artci07 |
Ci congratuliamo con Haroun e ci diamo appuntamento per la mattina dopo , in albergo , dove abbiamo modo , tra
una
tazzina di caffè e qualche telefonata di amici , di parlare a lungo del suo film , ma anche del suo cinema .
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artci07 |
La domanda che mi sono posto , e che mi ha spinto a fare questo film , è stata piuttosto come poter vivere insieme , come condividere lo stesso spazio dopo
una
tragedia immane , dopo i crimini e la barbarie vissuti , come continuare a vivere tra i fantasmi e i cadaveri ...
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artci07 |
La possibilità del perdono può dare nuove prospettive , può creare la possibilità di
una
utopia , ed è quello che succede ad Atim e Nassara : il film non avrebbe senso senza la scena finale ...
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artci07 |
A proposito della guerra civile in Ciad , nel film viene citata
una
amnistia generale , dichiarata da parte della Commissione Giustizia e Verità .
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artci07 |
C'è stata veramente oppure è
una
sorta di tua proiezione ?
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artci07 |
Diciamo che ho elaborato attraverso la finzione un dato reale , che è
una
sorta di impunità di fatto di tutti coloro che si sono macchiati di reati , nell' una o nell' altra fazione : con l' alternarsi al potere dei vari schieramenti , gli assassini di oggi possono essere i politici di domani , e viceversa .
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artci07 |
Diciamo che ho elaborato attraverso la finzione un dato reale , che è una sorta di impunità di fatto di tutti coloro che si sono macchiati di reati , nell'
una
o nell' altra fazione : con l' alternarsi al potere dei vari schieramenti , gli assassini di oggi possono essere i politici di domani , e viceversa .
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artci07 |
D' altra parte , questa è
una
situazione comune a molti paesi africani che sono stati sconvolti da guerre civili , basti pensare all' Algeria , al Sudafrica o al Rwanda .
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artci07 |
Rispetto ai tuoi primi film , con Daratt ci sembri giunto a
una
forma di scrittura molto più classica , con un racconto strutturato e circolare , e insieme più complessa , dove sono possibili molteplici livelli di lettura .
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artci07 |
Un filo rosso che lega i tuoi film - Bye Bye Africa , Abouna e Daratt - è anche la ricerca del padre , pensiamo si possa parlare di
una
sorta di trilogia della paternità .
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artci07 |
Sì , ho cercato di rendere tutta questa complessità nel rapporto tra Atim e Nassara , creando
una
sorta di filo rosso che li lega , ma senza troppi discorsi , senza fare della psicologia : preferisco esprimere queste cose attraverso i corpi , i gesti , gli sguardi , i movimenti , attraverso il tempo , appunto .
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artci07 |
In fondo Atim è
una
sorta di Amleto moderno , o meglio quello che sarebbe potuto diventare Amleto se avesse conosciuto il cinema !
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artci07 |
In molti film africani degli anni '70 e '80 , ad esempio , c'è
una
messa in valore del legame tra nonni e nipoti , mentre i padri sono in qualche modo tagliati fuori , o condannati per le loro responsabilità .
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artci07 |
Nel tuo film , al contrario , sembra che sia la figura paterna ad essere salvata , anche se assente o da reinventare : il vecchio nonno , cieco , rappresenta
una
generazione chiusa in sé a cui è persino inutile cercare di spiegare , perché non può comprendere , resta con i propri valori ...
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artci07 |
Però , proprio per questo motivo , perché vive solo nella vendetta , il vecchio si condanna a
una
non esistenza .
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artci07 |
Nassara ha problemi alla voce e può parlare solo con l' aiuto di
una
macchinetta .
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artci07 |
Eppure indica
una
via possibile per un avvenire migliore .
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artci07 |
Il gesto di Atim si può leggere anche come
una
metafora delle potenzialità del cinema africano in rapporto alla realtà contemporanea ?
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artci07 |
Ad esempio , in alcune regioni francesi , d' autunno si sentono i lamenti dei maiali , che vengono sgozzati per fare il prosciutto : questa è
una
tradizione , non è cultura .
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artci07 |
La tradizione si può modificare con il tempo e a contatto con le cose , mentre la cultura è più solida , è
una
visione del mondo , una filosofia di vita che ti dà la forza di andare avanti .
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