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stampa02 Dai lavori parlamentari emerge che con detto articolo 20 si è inteso evitare che alle morti o alle lesioni subite dal personale imbarcato su navigli militari e cagionate dal contatto con l' amianto , possano continuare ad applicarsi - come invece sta accadendo in procedimenti attualmente pendenti davanti ad autorità giudiziarie - le sanzioni penali stabilite dal DPR 19 marzo 1956 , n. 303 , che disciplina l' applicazione di tali sanzioni , escludendole unicamente nei casi di morti o lesioni subite da personale imbarcato su navi mercantili .
stampa02 Si ricorda altresì che in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro , oggi disciplinata dal decreto legislativo n. 81 del 2008 , sono previste sanzioni per la inosservanza delle norme in tema di protezione dai rischi per esposizione ad amianto in tutti i settori di attività , pubblici e privati , sia pure con i necessari adattamenti , con riguardo in particolare alle forze armate , peraltro non ancora definiti .
stampa02 La norma incide , inoltre , su una legge delega che ha già esaurito la sua funzione dopo l' adozione del DPR attuativo n. 303 del 1956 , senza invece intervenire su di esso , risultando di fatto inapplicabile e priva di effetti .
stampa02 Per conseguire in modo da un lato tecnicamente corretto ed efficace , e dall' altro non esposto a possibili censure di illegittimità costituzionale , le finalità che la disposizione in esame si propone , appare quindi necessario escludere la responsabilità penale attualmente prevista per i soggetti responsabili di alcune categorie di navigli , in linea del resto con gli adattamenti previsti dal citato testo unico n. 81 del 2008 , e prevedere , come già accade per altre infermità conseguenti ad attività di servizio , un autonomo titolo per la corresponsione di indennizzi per i danni arrecati alla salute dei lavoratori .
stampa03 Inoltre le somme non riscosse del condono tombale del 2002 potranno essere recuperate attraverso " un' azione coattiva " , con la maggiorazione degli interessi maturati , ma il fisco avrà un anno in più di tempo ( prima era stabilito il termine del 31 dicembre 2011 ) per recuperare le somme dovute e non versate ai fini dell' Iva da coloro che avevano aderito al condono previsto nella legge 27 dicembre 2002 , n. 289. Saltata la norma che imponeva di indicare nella dichiarazione dei redditi la banca presso cui si ha il conto , ma l' Agenzia delle Entrate potrà fare accertamenti sui conti correnti non solo in caso dell' apertura di una verifica ma anche in forma preventiva .
stampa10 17 / 3 / 1970 , n. 684 ) .
stampa10 29 / 10 / 1968 , n. 1738 ) .
stampa10 3 / 3 / 1990 , n. 1840 ) .
stampa10 Sempre la Cassazione ( sentenza n. 822 del 3 / 3 / 1970 ) ha precisato che devono ritenersi pericolosi per l' altrui incolumità non solo gli animali la cui ferocia è caratteristica naturale o istintiva , ma anche quelli che , sebbene domestici , possono divenire pericolosi in determinati casi e circostanze : si pensi a un cane rabbico .
stampa10 5 / 7 / 2006 , n. 30102 ) .
stampa10 La stessa Cassazione ( sentenza n. 43390 del 23 / 11 / 2007 ) ha confermato la condanna per lesioni colpose gravi nei confronti di un uomo che , nel parco , aveva lasciato il suo cane libero senza guinzaglio , con l' animale che , correndo , aveva fatto cadere rovinosamente un ragazzo provocandogli lesioni permanenti alla mano .
stampa10 15 / 4 / 2007 , n. 15061 ) .
stampa10 Verona 26 / 4 / 2010 , n. 854 ) .
stampa10 5 / 6 / 2007 , n. 21805 ) ; risponde pertanto di sevizie verso gli animali il padrone del cane che venga trascinato dall' auto perché il guinzaglio rimane impigliato nella portiera .
stampa10 7 / 1 / 2008 , n. 175 ) .
stampa10 28 / 6 / 2006 , n. 36084 ) nella condotta dell' imputato che , a distanza di tempo , si era lasciato andare ad una scomposta reazione verbale nei confronti del vicino che aveva lasciato il proprio cane libero di fare i suoi bisogni sul balcone , sporcando di conseguenza la sottostante biancheria ; è stata però riconosciuta all' imputato l' attenuante della provocazione .
stampa13 Nell' ordinamento italiano la cassa integrazione guadagni viene introdotta con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 12 agosto 1947 , n. 869 , poi divenuto , con modificazioni , legge n. 498 del 21 maggio 1951. Sarà poi la legge 20 maggio 1975 , n. 164 , ad intervenire di nuovo sul tema , specificandone i dettagli .
stampa13 Nell' ordinamento italiano la cassa integrazione guadagni viene introdotta con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 12 agosto 1947 , n. 869 , poi divenuto , con modificazioni , legge n. 498 del 21 maggio 1951. Sarà poi la legge 20 maggio 1975 , n. 164 , ad intervenire di nuovo sul tema , specificandone i dettagli .
stampa13 Nell' ordinamento italiano la cassa integrazione guadagni viene introdotta con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 12 agosto 1947 , n. 869 , poi divenuto , con modificazioni , legge n. 498 del 21 maggio 1951. Sarà poi la legge 20 maggio 1975 , n. 164 , ad intervenire di nuovo sul tema , specificandone i dettagli .
stampa13 La cassa integrazione guadagni ordinaria L' articolo 1 della suddetta legge n. 164 del 20 maggio 1975 introduce infatti la distinzione fra integrazione salariale ordinaria e straordinaria : " Agli operai dipendenti da imprese industriali che siano sospesi dal lavoro o effettuino prestazioni di lavoro a orario ridotto è dovuta l' integrazione salariale nei seguenti casi : 1 ) integrazione salariale ordinaria per contrazione o sospensione dell' attività produttiva : per situazioni aziendali dovute ad eventi transitori e non imputabili all' imprenditore o agli operai ovvero determinate da situazioni temporanee di mercato ; 2 ) integrazione salariale straordinaria : per crisi economiche settoriali o locali o per ristrutturazioni , riorganizzazioni o conversioni
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