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artmu03 Fu pure direttore del coro nel Conservatorio degli Incurabili , almeno dal 1697 al 1718. Morì a Venezia nel 1723. Carlo fu uno dei fondamentali compositori veneziani , insieme con Sartorio , Legrenzi e altri posteriori a Cavalli e a Cesti , ma si distinse anche come uno dei più industriosi propagatori dell' opera veneziana di stampo prettamente eroicomico in ambito europeo , riuscendo ad ottenere una fama maggiore addirittura dello stesso Alessandro Scarlatti : infatti i suoi lavori teatrali , circa un' ottantina , si allestirono soprattutto a Venezia , nell' arco di tempo compreso fra il 1680 e il 1720 , ma anche in altre città italiane e nei centri di Austria e Germania più sensibili all' apprezzamento della scuola veneziana , tanto che già nella nota al lettore nel libro de LA COSTANZA GELOSA NEGL'AMORI DI CEFALO E PROCRI , data in rappresentazione a Verona nel 1688 , si legge che " la virtù del Signor Carlo Francesco Pollarolo in questo istesso teatro , oltre tant'altri dell' Europa , ha destato le acclamazioni e gli applausi " .
artmu03 ONORIO IN ROMA presenta un' altra aria degna della maggior capacità creativa di Carlo Pollaiolo : Siamo nel Terzo Atto e il protagonista , afflitto dal lato sia politico per il vacillare dell' impero sia dal lato sentimentale per l' infedeltà di Termanzia , canta un' aria " da sonno " che si sostanzia in un accompagnamento meramente armonico a valori uniformi , ribattuti e molto ostinati , composto da 3 corde , prive di cembalo , in cui si inserisce il declamato lamentoso , affannosamente segmentato da pause ricorrenti .
artmu03 ONORIO IN ROMA presenta un' altra aria degna della maggior capacità creativa di Carlo Pollaiolo : Siamo nel Terzo Atto e il protagonista , afflitto dal lato sia politico per il vacillare dell' impero sia dal lato sentimentale per l' infedeltà di Termanzia , canta un' aria " da sonno " che si sostanzia in un accompagnamento meramente armonico a valori uniformi , ribattuti e molto ostinati , composto da 3 corde , prive di cembalo , in cui si inserisce il declamato lamentoso , affannosamente segmentato da pause ricorrenti .
artmu03 In sostanza regna , lo stile francese , soprattutto di Lully , nell' opera ONORIO IN ROMA , ne sono esempio : il colore timbrico di un oboe che , in alternanza con gli archi , diffonde in un' altra aria di Onorio , celebrante la pace con i Goti ; la pacata spigliatezza di quella specie di vaudeville , su testo francese ( probabile eco di ciò che si cantava allora alla commédie italienne di Parigi ) , cui dà voce l' innamorata Termanzia contemplando Onorio addormentato ; il ballo in forma di ciaccona danzata e cantata alla fine del Terzo Atto dalla globalità degli 8 personaggi .
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CorDIC
Corpora Didattici Italiani di Confronto