creat36 |
E adesso , proprio sulla parete dirimpetto al suo lettuccio ,
quella
illuminata da una finestra esposta a ovest , gli sorridevano , da differenti pose , ben sette nipotini , sembravano guardarlo da un' infinita distanza , chiusi sotto vetro , come degli animaletti da eposizione al di là di una teca di cristallo .
|
creat36 |
Con se stesso si comportava quale cerbero , si autoimponeva cesure e censure , un po' masochista davvero , ma era solo l' effetto di una educazione asfitticamente coercitiva , gerarchica e punitiva , una educazione che una delle figlie -
quella
che sembrava essere più acculturata - definiva " vandeana " , con una smorfia di intellettualistico disprezzo sul volto , ed anche un po' di nascosta pietà per lui , dopotutto .
|
creat36 |
Un ' educazione che gli era stata impartita da una madre sempre vestita di nero - o almeno lui la ricordava così - una madre che cominciava le sue orazioni quando l' alba non si era neppure preannunciata , ancora distesa nel letto , una figurina leggermente ingobbita in una sorta di palandrana bianca e grezza , e che - appoggiata pallida su dei doppi cuscini rialzati - iniziava le sue giornate con lunghi gesti ammonitori , e oranti , lei che pareva genuflessa e rassegnata perfino lì in
quella
posizione leggermente sollevata , su quel suo grande letto matrimoniale sormontato da quella che doveva essere una riproduzione a mò di scultura di un gigantesco rosario dalle gocce vetrose di color sberluccicante di lapizlazzolo , un rosario appoggiato di traverso con delle foglie di palma benedetta appuntate al di sopra di una magnifica fotografia di una sua figlioletta morta neonata .
|
creat36 |
educazione che gli era stata impartita da una madre sempre vestita di nero - o almeno lui la ricordava così - una madre che cominciava le sue orazioni quando l' alba non si era neppure preannunciata , ancora distesa nel letto , una figurina leggermente ingobbita in una sorta di palandrana bianca e grezza , e che - appoggiata pallida su dei doppi cuscini rialzati - iniziava le sue giornate con lunghi gesti ammonitori , e oranti , lei che pareva genuflessa e rassegnata perfino lì in quella posizione leggermente sollevata , su quel suo grande letto matrimoniale sormontato da
quella
che doveva essere una riproduzione a mò di scultura di un gigantesco rosario dalle gocce vetrose di color sberluccicante di lapizlazzolo , un rosario appoggiato di traverso con delle foglie di palma benedetta appuntate al di sopra di una magnifica fotografia di una sua figlioletta morta neonata .
|
creat36 |
E lui la ricordava spesso
quella
sua madre , soprattutto di prima mattina ( e forse quei suoi ricordi mattuttini in cui lui passava in rassegna i familiari vivi e quelli defunti si sarebbero potuti considerare delle specie di litanie rituali fatte in silenzio ) quando gli veniva in mente con quella sua sequela di movimenti che volevano essere ieratici , e che in realtà risultavano ripetitivi ed anche un po' scomposti - talmente grande era il tremore materno al cospetto dell' Innominabile - da farla sembrare una ossuta sacerdotessa isterica , al modo delle prefiche pagate alle cerimonie funebri , una sacerdotessa pallida e dal
|
creat36 |
E lui la ricordava spesso quella sua madre , soprattutto di prima mattina ( e forse quei suoi ricordi mattuttini in cui lui passava in rassegna i familiari vivi e quelli defunti si sarebbero potuti considerare delle specie di litanie rituali fatte in silenzio ) quando gli veniva in mente con
quella
sua sequela di movimenti che volevano essere ieratici , e che in realtà risultavano ripetitivi ed anche un po' scomposti - talmente grande era il tremore materno al cospetto dell' Innominabile - da farla sembrare una ossuta sacerdotessa isterica , al modo delle prefiche pagate alle cerimonie funebri , una sacerdotessa pallida e dal colore di chi sta per diventare esanime entro breve , bianca sulle lenzuola e il copriletto bianchi , con delle occhiaie bluastre al di sotto degli occhi infossati , come se anche di notte fosse tormentata da domande che esigevano pratiche religiose e santificatrici sempre più
|
creat36 |
colori vivaci su una tavoletta di legno : i personaggi erano disegnati in modo semplice , quasi infantile , gli sembrava un tentativo di riproduzione stilistica di vecchie icone bizantine , e lui l' aveva messa sul comodino , vicino alla lampada , e ai suoi occhiali da presbite di misura standard comperati a basso prezzo in farmacia , era una immagine che lo riportava all' infanzia , gli dava un senso di serenità se per caso si svegliava di colpo come per spezzare un incubo e doveva allora accendere la lucetta , in quelle occasioni guardava per un po'
quella
immagine posta in verticale su di una base e subito dopo tornava a dormire , non era successo niente di grave , un sogno , tutto era stato solo un brutto sogno .
|
creat36 |
Ed ora tendeva anche a un leggerissimo rattrapimento - no , la parola rattrapimento non era poi
quella
giusta , dimostrava molto meno dei suoi anni effettivi - all' ulteriore involuzione scheletrica del suo guscio molle , sempre più giù , sempre più verso il basso .
|
creat36 |
Prima del trauma cranico in seguito a una caduta accidentale da un gradino che era un ' unica lastra di ghiaccio , godeva di una salute integra , quasi intatta : un terricolo terragno , ecco l' affermazione che meglio lo definiva , perfino il colore della sua pelle era polveroso , dell' identico colore del deserto , quello della materia inerte , simile a
quella
friabile e incoerente di cui è fatta la crosta terrestre , forse perchè era per la maggior parte della giornata all' aria aperta .
|
creat36 |
Dopo
quella
sua caduta , e la lunga riabilitazione , ogni tanto per camminare usava un bastone , il cui ticchettio morboso riempiva i vuoti dei suoi lunghi pomeriggi solitari di quando non poteva andarsene a passeggiare nei boschi lì attorno , il ticchettio del bastone a segnare un tempo ormai in caduta libera , in risucchio .
|
creat36 |
Nello strascichio sfibrato - altalenante - delle ciabatte , venivano disegnate rotte sempre uguali a se stesse , lungo i corridoi e per ogni stanza di
quella
sua bella abitazione , lui ormai camminava dove aveva già camminato , i suoi tragitti assomigliavano a quelli del vecchio esponente della Legione straniera nella guerra d' Algeria , il vecchio beone dalle mille screziature violacee su di volto che pareva gommoso ( sembrava la reincarnazione del mitico Popoye dei fumetti , un Popoye invecchiato malamente ) quel vecchio relitto dal giaccone di pelle rivoltato e non della sua misura , che mendicava a chiunque entrasse qualcosa da fumare nella Casa Protetta , là dove lui si recava per la solita medicazione di una piaga da decubito al tallone sinistro
|
creat36 |
reincarnazione del mitico Popoye dei fumetti , un Popoye invecchiato malamente ) quel vecchio relitto dal giaccone di pelle rivoltato e non della sua misura , che mendicava a chiunque entrasse qualcosa da fumare nella Casa Protetta , là dove lui si recava per la solita medicazione di una piaga da decubito al tallone sinistro ( dovuta alla forzata immobilità dopo la caduta e il conseguente trauma cranico ) : il legionario camminava sempre nella stessa zona - esattamente in prossimità alla macchina produttrice di bevande per gli avventizi e gli ospiti - in quello spazio circoscritto nell' atrio di
quella
casa di riposo che aveva uno spazio in comune con l' entrata di un servizio ambulatoriale aperto all' intera popolazione di quel paesotto .
|
creat36 |
Quella mattina si era fermato a lungo a guardarla , era così affascinante ai suoi occhi in
quella
bella fotografia in bianco e nero , lui se ne era rimasto lì in piedi - vicino alla cassapanca che era appartenuta a delle sue zie vecchissime - con la testa piena di pensieri , gli sembrava ancora lì con lui , davanti a lui , aveva indosso un elegante vestito a fiorellini - certo le tonalità erano quelle del verde oliva , e del rosa screziato , era sicuro di ricordare perfettamente - e con una scollatura ovale con al di sotto una specie di guarnizione geometrica di materiale diverso dal resto del vestito - certo il vestito l'
|
creat36 |
Riprese più volte fiato durante l' opera di ricomposizione - forse si poteva benissimo rimettere a posto con poco , avrebbe applicato
quella
colla speciale che teneva nel mobiletto dove era appoggiato il telefono fisso - paziente e paziente , con le sue mani dalla pelle già secca e tagliuzzata per via dei geloni del freddo inverno montano , non sentiva nessun dolore per via delle minuscole scheggiature procurate dal contatto con quei pezzettini di vetro , nella sua vita - in quella sua vita dove i sentimenti erano recintati ferreamente come nei piccoli recinti domestici degli allevamenti terricoli - nulla gli poteva fare più male .
|
creat36 |
Riprese più volte fiato durante l' opera di ricomposizione - forse si poteva benissimo rimettere a posto con poco , avrebbe applicato quella colla speciale che teneva nel mobiletto dove era appoggiato il telefono fisso - paziente e paziente , con le sue mani dalla pelle già secca e tagliuzzata per via dei geloni del freddo inverno montano , non sentiva nessun dolore per via delle minuscole scheggiature procurate dal contatto con quei pezzettini di vetro , nella sua vita - in
quella
sua vita dove i sentimenti erano recintati ferreamente come nei piccoli recinti domestici degli allevamenti terricoli - nulla gli poteva fare più male .
|
creat36 |
Il dolore , il grande Dolore - quello che schianta e buca fino al midollo vivo - lo conosceva bene , lo aveva esperito quando la sua adorata moglie che sorrideva proprio a lui da
quella
bella foto allegra , gli aveva autoritariamente imposto di dormire per sempre in un lettuccio nella camera da letto delle figlie , un letto che lei aveva posizionato vicino alla porta così che lui , uscendo presto al mattino per andare a lavorare non potesse svegliare le bambine - un lettuccio da scapolo , o da asceta , non voleva più altri figli dopo avere avuto il maschio e anche un aborto , e nemmeno voleva più lui , e non c'era modo che lui riuscisse a cambiare la sua decisione .
|
creat36 |
Quella sera , il vecchio tornò a stendersi sul suo lettuccio da scapolo , o da asceta - era lo stesso lettuccio da adolescente trasportato dopo mille traslochi in
quella
sua casa di campagna-e come sempre come al solito gli sembrò di salire su di un catafalco , o sul ripiano irto di chiodi di un fachiro intento nei suoi esercizi ascetici al limite della crudeltà più sofisticata , esercizi spirituali di espiazione silenziosa fatti notte dopo notte con nelle mani stanche gli invisibili grani levigati dall' uso di quel rosario antico che ancora troneggiava desueto al disopra del grande letto matrimoniale della casa genitoriale in via di restaurazione .
|