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Con se stesso si comportava quale cerbero , si autoimponeva cesure e censure , un po' masochista davvero , ma era solo l' effetto di una educazione asfitticamente coercitiva , gerarchica e punitiva , una educazione che una delle figlie - quella che sembrava essere
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acculturata - definiva " vandeana " , con una smorfia di intellettualistico disprezzo sul volto , ed anche un po' di nascosta pietà per lui , dopotutto .
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Riprese
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volte fiato durante l' opera di ricomposizione - forse si poteva benissimo rimettere a posto con poco , avrebbe applicato quella colla speciale che teneva nel mobiletto dove era appoggiato il telefono fisso - paziente e paziente , con le sue mani dalla pelle già secca e tagliuzzata per via dei geloni del freddo inverno montano , non sentiva nessun dolore per via delle minuscole scheggiature procurate dal contatto con quei pezzettini di vetro , nella sua vita - in quella sua vita dove i sentimenti erano recintati ferreamente come nei piccoli recinti domestici degli allevamenti terricoli - nulla gli
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L' uomo dormiva naturalmente in quello
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stretto e lungo , dalla sovracoperta verdognola , un letto da scapolo , o da asceta .
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pensieri , gli sembrava ancora lì con lui , davanti a lui , aveva indosso un elegante vestito a fiorellini - certo le tonalità erano quelle del verde oliva , e del rosa screziato , era sicuro di ricordare perfettamente - e con una scollatura ovale con al di sotto una specie di guarnizione geometrica di materiale diverso dal resto del vestito - certo il vestito l' aveva disegnato lei in proprio , e aveva poi messo quell'applicazione a ingentilire il tutto , a rendere il modello più stiloso , faceva spesso tagliare e poi fare i modelli dei vestiti
più
eleganti da una sua sarta molto brava nel taglio - se ne era rimasto lì più del solito , quasi in contemplazione , ma alla fine e con fatica si era scosso , doveva fare anche dell' altro , non poteva starsene lì quanto avrebbe voluto .
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Si trovava in una cameretta con due lettini singoli , uno un po'
più
grande dell' altro .
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Anzi quell'uomo camminava quasi nello stesso punto , continuamente , in cerchi concentrici sempre
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piccoli - uno dentro l' altro , un' orbita dentro un' orbita , fino a toccare con i piedi piatti un punto millimetrico dove pareva sostare un attimo solo , e completamente esausto , per poi maniacalmente riprendere finchè le ausuiliare se lo venivano a riportare nella sala in comune - simile ad un derviscio rotante impazzito , quel vecchio era lì , era fermo lì a scanalare la pietra , a rendere scabra la superficie del pavimento con millimetrici passettini ebbri di non si sa quale morbo consumante , e a lui pareva perfino di assomigliare ormai a quell'uomo
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durante l' opera di ricomposizione - forse si poteva benissimo rimettere a posto con poco , avrebbe applicato quella colla speciale che teneva nel mobiletto dove era appoggiato il telefono fisso - paziente e paziente , con le sue mani dalla pelle già secca e tagliuzzata per via dei geloni del freddo inverno montano , non sentiva nessun dolore per via delle minuscole scheggiature procurate dal contatto con quei pezzettini di vetro , nella sua vita - in quella sua vita dove i sentimenti erano recintati ferreamente come nei piccoli recinti domestici degli allevamenti terricoli - nulla gli poteva fare
più
male .
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Ed ora tendeva anche a un leggerissimo rattrapimento - no , la parola rattrapimento non era poi quella giusta , dimostrava molto meno dei suoi anni effettivi - all' ulteriore involuzione scheletrica del suo guscio molle , sempre
più
giù , sempre più verso il basso .
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era appartenuta a delle sue zie vecchissime - con la testa piena di pensieri , gli sembrava ancora lì con lui , davanti a lui , aveva indosso un elegante vestito a fiorellini - certo le tonalità erano quelle del verde oliva , e del rosa screziato , era sicuro di ricordare perfettamente - e con una scollatura ovale con al di sotto una specie di guarnizione geometrica di materiale diverso dal resto del vestito - certo il vestito l' aveva disegnato lei in proprio , e aveva poi messo quell'applicazione a ingentilire il tutto , a rendere il modello
più
stiloso , faceva spesso tagliare e poi fare i modelli dei vestiti più eleganti da una sua sarta molto brava nel taglio - se ne era rimasto lì più del solito , quasi in contemplazione , ma alla fine e con fatica si era scosso , doveva fare anche dell' altro , non poteva starsene lì quanto avrebbe voluto .
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elegante vestito a fiorellini - certo le tonalità erano quelle del verde oliva , e del rosa screziato , era sicuro di ricordare perfettamente - e con una scollatura ovale con al di sotto una specie di guarnizione geometrica di materiale diverso dal resto del vestito - certo il vestito l' aveva disegnato lei in proprio , e aveva poi messo quell'applicazione a ingentilire il tutto , a rendere il modello più stiloso , faceva spesso tagliare e poi fare i modelli dei vestiti più eleganti da una sua sarta molto brava nel taglio - se ne era rimasto lì
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del solito , quasi in contemplazione , ma alla fine e con fatica si era scosso , doveva fare anche dell' altro , non poteva starsene lì quanto avrebbe voluto .
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quella sua sequela di movimenti che volevano essere ieratici , e che in realtà risultavano ripetitivi ed anche un po' scomposti - talmente grande era il tremore materno al cospetto dell' Innominabile - da farla sembrare una ossuta sacerdotessa isterica , al modo delle prefiche pagate alle cerimonie funebri , una sacerdotessa pallida e dal colore di chi sta per diventare esanime entro breve , bianca sulle lenzuola e il copriletto bianchi , con delle occhiaie bluastre al di sotto degli occhi infossati , come se anche di notte fosse tormentata da domande che esigevano pratiche religiose e santificatrici sempre
più
pressanti .
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Anche una sua sorella , non sposata , un sergente mancato , una sorta di suora ridotta allo stato laicale , aveva contribuito a normare le sue pulsioni , e la sua vita , coartandola , o
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simbolicamente recintandola , " uguale uguale al recinto dei polli " - pensava spesso lui , iriverentemente , ma con malcelato piccolo dolore , lui in fondo ne aveva visti di piccoli allevamenti di galline , se ne intendeva di mondo rurale e di bestie che convivevano con gli uomini .
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Lui quando lei glielo aveva detto se ne era rimasto in silenzio , aveva ingoiato tutto senza parole , come se ogni singola parola che avesse mai potuto pronunciare allora potesse ferirlo , e lacerarlo , ancora di
più
, ogni parola possibile trasformata in una minuscola scheggia arcuata di vetro ( quelle della fotografia gli incidevano ora piccole incisioni superficiali sulle mani nodose ) lui al pari dei i polli di allevamento o dei maiali da ingrasso che ingoiano frenetici qualsiasi pappone gli diano , fosse pure indigesto .
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Ed ora tendeva anche a un leggerissimo rattrapimento - no , la parola rattrapimento non era poi quella giusta , dimostrava molto meno dei suoi anni effettivi - all' ulteriore involuzione scheletrica del suo guscio molle , sempre più giù , sempre
più
verso il basso .
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fino al midollo vivo - lo conosceva bene , lo aveva esperito quando la sua adorata moglie che sorrideva proprio a lui da quella bella foto allegra , gli aveva autoritariamente imposto di dormire per sempre in un lettuccio nella camera da letto delle figlie , un letto che lei aveva posizionato vicino alla porta così che lui , uscendo presto al mattino per andare a lavorare non potesse svegliare le bambine - un lettuccio da scapolo , o da asceta , non voleva più altri figli dopo avere avuto il maschio e anche un aborto , e nemmeno voleva
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lui , e non c'era modo che lui riuscisse a cambiare la sua decisione .
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Man mano che il tempo passava , il naso si faceva sempre
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adunco nella sua parte finale , dandogli l' aspetto di un uccello grifagno con una certa bellezza particolare , e le sue mani dalla pelle sottilissima lasciavano intravedere ristagni di sangue , e a volte si gonfiavano , per via di una forma di artrite intermittente che lo faceva perfino urlare quando sentiva fitte parossistiche che gli antidolorifici non riuscivano a eliminare .
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Il dolore , il grande Dolore - quello che schianta e buca fino al midollo vivo - lo conosceva bene , lo aveva esperito quando la sua adorata moglie che sorrideva proprio a lui da quella bella foto allegra , gli aveva autoritariamente imposto di dormire per sempre in un lettuccio nella camera da letto delle figlie , un letto che lei aveva posizionato vicino alla porta così che lui , uscendo presto al mattino per andare a lavorare non potesse svegliare le bambine - un lettuccio da scapolo , o da asceta , non voleva
più
altri figli dopo avere avuto il maschio e anche un aborto , e nemmeno voleva più lui , e non c'era modo che lui riuscisse a cambiare la sua decisione .
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Quella sera , il vecchio tornò a stendersi sul suo lettuccio da scapolo , o da asceta - era lo stesso lettuccio da adolescente trasportato dopo mille traslochi in quella sua casa di campagna-e come sempre come al solito gli sembrò di salire su di un catafalco , o sul ripiano irto di chiodi di un fachiro intento nei suoi esercizi ascetici al limite della crudeltà
più
sofisticata , esercizi spirituali di espiazione silenziosa fatti notte dopo notte con nelle mani stanche gli invisibili grani levigati dall' uso di quel rosario antico che ancora troneggiava desueto al disopra del grande letto matrimoniale della casa genitoriale in via di restaurazione .
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Ripulita dai pezzi di vetro , la moglie gli tornò a sorridere enigmatica dalla fotografia , con un volto dalla bellezza sapiente , invitante : e il marito tornò a desiderarla nascostamente , arreso e impotente , ancor
più
ora che lei lo aspettava in una distanza siderale , magneticamente lontana come poi era sempre stata durante la loro vita coniugale , almeno per un lungo periodo , certo per troppo .
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Strascinava lento i suoi passi lungo una precisa linea di demarcazione , un passo dopo l' altro , pedissequamente , e quando il suo sterilizzato equilibrio veniva messo a dura prova , si limitava ad alzare la sua voce fino alle note
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acute solo per un lunghissimo istante , e iniziava discorsi colpevolizzanti , quasi lagnosi , senza però mai terminarli , stremato dalla stessa vana inconcludenza di qualsivoglia tentativo di reazione possibile come se mai qualcosa di stonato potesse poi crepare il suo omogeneo quieto vivere .
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