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ducale di San Marco . Nel 1675 ricoprì | la | carica di maestro di cappella nella cattedrale |
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rappresentazione a Verona nel 1688 , si legge che " | la | virtù del Signor Carlo Francesco Pollarolo |
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esattamente come lo si può affermare per | la | vastissima produzione musicale di Telemann |
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secchi . A tale riguardo già può fare testo | la | prima opera di Pollarolo LA ROSINDA del |
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accompagnamento : questa peculiarità è | la | concretizzazione del " moderno " in quell'epoca |
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Onorio nell' atto I " Chi ben ama " , dove | la | voce si appoggia al sostegno degli interventi |
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nell' aria " Usignoli che cantate " : qui | la | natura viene rappresentata attraverso il |
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leggiadri lulliani , cosa che in tutta | la | produzione di Pollarolo è frequentissima |
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tipicamente settecentesca per rappresentare | la | natura . Un' altra aria , sempre tratta |
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sul contrasto fra il " Concertino dentro | la | scena " ( si trattava probabilmente di |
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in un' altra aria di Onorio , celebrante | la | pace con i Goti ; la pacata spigliatezza |
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Onorio , celebrante la pace con i Goti ; | la | pacata spigliatezza di quella specie di |
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accompagnamento unisoni . LUCIO VERO del 1700 , | la | cui fortuna fu decretata anche dall' armonico |
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CANTA del 1719 , libretto di F. Passarini , | la | cui particolarità di divertimento drammatico |