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Corpus: scritto
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creat34	suo padre per me . Ha detto che quando	la	discarica era mia ci finiva solo materiale
creat34	benzina e olio bruciato , allora apro	la	bocca a dismisura perché mi manca l' aria
creat34	della pelle e non mi agevola per niente	la	respirazione . Sono le cinque della mattina
creat34	avrei chiesto alla mia famiglia e a tutta	la	città , invece sono rimasto sempre al
creat34	ho risposto e mi sono infilato dentro	la	doccia , perché volevo che l' acqua portasse
creat34	divora . Mammamia , brucia che non ce	la	faccio più e mi viene da piangere , ma
creat34	pericolo , che moriremo tutti . Tutta	la	famiglia la guardava sgomenta , solo io
creat34	quando sento la tua mano che mi tocca	la	spalla e mi chiedi ancora come sto . Ti
creat34	chiudere gli occhi . Giuseppe Stretti muore	la	mattina presto del 18 luglio 1984. In
creat34	sponda del letto , tossisco , allungo	la	mano sul comodino e prendo la bottiglia
creat34	verso di lui per intuito , come verso	la	salvezza . Ci ho messo un po' a raggiungerlo
creat34	i piedi dei bambini , otto anni sai ,	la	discarica non aveva ancora i permessi
creat34	sistemato sul lato destro della fossa ,	la	ruspa pronta a spostare la terra . Seguivo
creat34	allungo la mano sul comodino e prendo	la	bottiglia dell' acqua , mi ci attacco
creat34	essere riconoscibile , tanto tutto fa	la	stessa fine , sotto un mare di terra e
creat34	esplosione mi ha violentato , mi ha tolto	la	voglia di mangiare - a cena ho provato
creat34	e si è messo a guardare . Io ho mosso	la	ruspa come so , veloce e preciso , certo
creat34	pensavo che se facevo del male sarebbe stata	la	mia personale punizione , ma ero convinto
creat34	polvere , amore - perché questa volta	la	pasticca non mi ha tolto l' irritazione
creat34	leggeva Meda e su altri Seveso , e che	la	diossina , da allora , dorme dieci metri