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La Corte Costituzionale , con sentenza n. 205 del 29 / 12 / 1972 ,
ha
dichiarato l' illegittimità di questa disposizione nella parte in cui esclude che la presunzione di uguale concorso dei conducenti operi anche se uno dei veicoli non ha riportato danni .
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La Corte Costituzionale , con sentenza n. 205 del 29 / 12 / 1972 , ha dichiarato l' illegittimità di questa disposizione nella parte in cui esclude che la presunzione di uguale concorso dei conducenti operi anche se uno dei veicoli non
ha
riportato danni .
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Sì ; la Cassazione , infatti ( sentenza del 15 / 10 / 1984 ) ,
ha
fra l' altro stabilito che , in caso d' incidente stradale prodotto dalla circolazione in area privata , qualora dallo stesso derivi la morte di una persona , risponde di omicidio colposo chi non osservi le norme di prudenza e diligenza che il codice della strada prescrive per la circolazione su aree pubbliche o di fatto soggette all' uso pubblico , poiché è identica la situazione materiale di pericolo derivante dalla predetta circolazione ; di conseguenza gli utenti dell' area privata hanno il diritto di attendersi dai conducenti dei veicoli a motore un comportamento di osservanza delle norme del codice
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L' utente della strada , in caso d' incidente comunque ricollegabile al suo comportamento ,
ha
l' obbligo di fermarsi e prestare soccorso a coloro che abbiano eventualmente subìto danni alla persona ( art. 189 , comma 1 ) : ciò anche allo scopo di consentire la pronta identificazione delle persone coinvolte nell' incidente e l' esatta ricostruzione della dinamica del sinistro , anche attraverso l' esame delle tracce lasciate sul veicolo e dal veicolo ( Cass .
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Se poi vi sono dei testimoni che hanno assistito al fatto , è bene prendere generalità e indirizzo , anche perché in un' eventuale causa di risarcimento , qualora vi fosse discordanza fra la ricostruzione del sinistro effettuata dall' Autorità intervenuta sul posto e quella operata dai testimoni , prevarrebbe quest' ultima , in quanto proveniente da chi
ha
assistito al fatto e non , come quella , frutto di deduzioni ( Trib .
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L' assicurato , infine , entro 3 giorni da quello in cui il sinistro si è verificato o ne
ha
avuto conoscenza , deve denunciare il sinistro al proprio assicuratore ( art. 1913 , comma 1 , c.c. ) , servendosi del cosiddetto modulo blu , così chiamato dal colore ( la denominazione tecnica è " Constatazione amichevole di incidente - Denuncia di sinistro " ) .
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La Cassazione ( sentenza del 2 / 12 / 1994 )
ha
però stabilito che il reato di omissione di soccorso in caso d' investimento non sussiste allorché l' investito non riporti alcuna lesione o quando la necessaria assistenza sia stata prestata da altri , oppure l' investitore ne deleghi ad altri il compito ; poiché , però , tali fatti devono essere accertati prima che l' investitore si allontani dal luogo dell' incidente , la contravvenzione è configurabile tutte le volte che questi non si fermi e si dia alla fuga , a nulla rilevando che in concreto l' assistenza sia stata prestata da altri , se l' investitore ignora la
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Anche in questo caso è opportuno far intervenire sul luogo del sinistro Polizia o Carabinieri , o quanto meno prendere generalità e indirizzo di eventuali testimoni che hanno assistito all' incidente ; infatti , specialmente se non vi sono testimoni , la persona che
ha
provocato l' incidente potrebbe ritrattare la dichiarazione , anche se messa per iscritto , e siccome quella che conta è la ricostruzione della dinamica del sinistro , si rischia di rimettere in discussione tutto , con la conseguenza di doversi accollare il proprio 50 % di responsabilità , come previsto dal secondo comma dell' art .
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Se il testimone non vi rinuncia il giudice gli deve liquidare un' indennità , a carico della parte che
ha
chiesto la testimonianza .
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Diciamo dovrebbe perché la Cassazione ( sentenza n. 19144 del 29 / 9 / 2005 )
ha
stabilito che la presunzione di responsabilità del conducente del veicolo , ex primo comma art. 2054 c.c. , si applica anche nell' ipotesi in cui la vittima sia un passeggero trasportato a titolo di cortesia , per cui è il conducente che , se vuole esimersi dal risarcire il danno , deve provare di aver fatto tutto il possibile per evitarlo .
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Se un lavoratore subisce un incidente stradale a causa dello stress lavorativo
ha
diritto al risarcimento del danno da parte del datore di lavoro ?
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Il proprietario del veicolo , che se non avesse questa qualifica avrebbe diritto all' intero risarcimento , con conducente e terzo responsabili solidalmente nei suoi confronti , in tale ipotesi
ha
diritto soltanto alla quota di risarcimento riconducibile alla responsabilità del terzo , poiché del danno derivante dal comportamento del conducente del veicolo di cui è proprietario è lui a rispondere ( Cass .
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indebolimento permanente di un senso o di un organo ) ; la lesione lieve , invece , si
ha
quando la durata della malattia supera i 20 giorni ma non i 40. La lesione grave si ha quando la malattia supera i 40 giorni o si verifica taluna delle circostanze aggravanti previste dalla legge : per es .
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indebolimento permanente di un senso o di un organo ) ; la lesione lieve , invece , si ha quando la durata della malattia supera i 20 giorni ma non i 40. La lesione grave si
ha
quando la malattia supera i 40 giorni o si verifica taluna delle circostanze aggravanti previste dalla legge : per es .
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La lesione gravissima , infine , si
ha
quando si verifica taluna delle altre circostanze aggravanti previste dalla legge : per es .
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Si
ha
recidiva reiterata specifica quando una persona , già dichiarata recidiva per aver nuovamente violato la legge penale dopo una prima condanna , commette un altro reato del tipo per il quale era stato condannato in precedenza .
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