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Vista la molteplicità e la complessità della materia , la legge 183 / 89
ha
previsto una certa gradualità nella formazione del piano stesso e la facoltà di elaborare strumenti intermedi più agili , più facilmente adattabili alle specifiche esigenze dei diversi ambiti territoriali e più efficaci nei confronti di problemi urgenti e prioritari o in assenza di precedenti regolamentazioni .
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Tale strumento consolida e unifica la pianifica27 del 11 maggio 1999 , relativo alla tutela delle acque dall' inquinamento ,
ha
introdotto il PTA quale strumento di protezione della risorsa riconoscendogli la natura di stralcio territoriale e di settore del Piano di Bacino di cui alla legge 183 / 89. Come tale il PTA si pone nella gerarchia delle pianificazioni del territorio come atto sovraordinato , cui devono coordinarsi e conformarsi i piani ed i programmi nazionali , regionali e locali in materia di sviluppo economico , uso del suolo e tutela ambientale .
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La Direttiva 2000 / 60 / CE rappresenta il " contesto di riferimento " metodologico e di orientamento strategico nell' ambito del quale è stato messo a punto il Piano di Tutela delle Acque ( PTA ) della Regione Piemonte approvato dal Consiglio Regionale con Deliberazione n. 117-107331 del 13 marzo 2007. La complessa fase di adozione del PTA della Regione Piemonte
ha
seguito una procedura disciplinata fondamentalmente dai disposti combinati della legge n. 183 / 1989 e del D.Lgs .
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La Giunta Regionale , con D.G.R. n. 53-11975 del 4 agosto 2009 ,
ha
adottato il Piano Paesaggistico Regionale elaborato ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ( D.Lgs .
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Il Piano d' Area del Po nasce , nella sua articolazione , dal Progetto Territoriale Operativo del Po ( PTO Po ) dal quale
ha
tratto l' impianto normativo di base , adeguandolo ed aggiornandolo .
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Come previsto dalla Direttiva 2000 / 60 / CE , l' Autorità di Bacino del Fiume Po
ha
predisposto il Piano di Gestione del distretto idrografico del Fiume Po , adottato con Delibera n. 1 / 2010 del 24 febbraio 2010 del Comitato Istituzionale dell' Autorità di Bacino del Fiume Po , nel quale sono confluiti i Piani di Tutela delle Acque delle Regioni del Bacino del Po .
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Il percorso istituzionale e partecipato , iniziato nel 2004 ,
ha
visto il coinvolgimento delle seguenti Amministrazioni : l' Autorità di bacino del Po , in qualità di promotore e coordinatore , le Regioni Piemonte , Lombardia , Emilia-Romagna Veneto e le Province rivierasche ( Cuneo , Torino , Alessandria , Vercelli Lodi , Pavia , Cremona , Mantova , Piacenza , Parma , Reggio Emilia , Ferrara , Rovigo ) e i Parchi fluviali dell' asta fluviale e del delta Po .
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Tale processo
ha
portato alla definizione di un Master Plan condiviso per il fiume Po contenente : 1. uno Scenario strategico del Sistema Po , quale riferimento e prefigurazione del futuro assetto territoriale del Po ; 2. un Programma di Azioni " Un futuro sostenibile per il Po - Schema di Programma di azioni per la valorizzazione del capitale umano , naturale e culturale delle terre del Po " che propone una messa a sistema gnati da esperti per garantire la " qualità " dei prodotti e degli interventi tra cui verranno individuati quelli meritevoli di essere finanziati con queste prime risorse .
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