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creat36 Era - quello - lo stridio subito smorzato di un animale alla catena , obbligato ad essere obbediente , a chinare il capo fin dall' inizio , da subito e forse per sempre .
creat36 era stata impartita da una madre sempre vestita di nero - o almeno lui la ricordava così - una madre che cominciava le sue orazioni quando l' alba non si era neppure preannunciata , ancora distesa nel letto , una figurina leggermente ingobbita in una sorta di palandrana bianca e grezza , e che - appoggiata pallida su dei doppi cuscini rialzati - iniziava le sue giornate con lunghi gesti ammonitori , e oranti , lei che pareva genuflessa e rassegnata perfino lì in quella posizione leggermente sollevata , su quel suo grande letto matrimoniale sormontato da quella che doveva essere una riproduzione a mò di scultura di un gigantesco rosario dalle gocce vetrose di color sberluccicante di lapizlazzolo , un rosario appoggiato di traverso con delle foglie di palma benedetta appuntate al di sopra di una magnifica fotografia di una sua figlioletta morta neonata .
creat36 Da allora lui però chiamava se stesso l' uomo dal cuore slombato , lui solo lo sapeva , era il suo geloso segreto , qualcosa che non poteva essere nominato in alcun modo , l' auto-confessione in articulo mortis fatta a se stesso .
creat36 Con se stesso si comportava quale cerbero , si autoimponeva cesure e censure , un po' masochista davvero , ma era solo l' effetto di una educazione asfitticamente coercitiva , gerarchica e punitiva , una educazione che una delle figlie - quella che sembrava essere più acculturata - definiva " vandeana " , con una smorfia di intellettualistico disprezzo sul volto , ed anche un po' di nascosta pietà per lui , dopotutto .
creat36 E lui la ricordava spesso quella sua madre , soprattutto di prima mattina ( e forse quei suoi ricordi mattuttini in cui lui passava in rassegna i familiari vivi e quelli defunti si sarebbero potuti considerare delle specie di litanie rituali fatte in silenzio ) quando gli veniva in mente con quella sua sequela di movimenti che volevano essere ieratici , e che in realtà risultavano ripetitivi ed anche un po' scomposti - talmente grande era il tremore materno al cospetto dell' Innominabile - da farla sembrare una ossuta sacerdotessa isterica , al modo delle prefiche pagate alle cerimonie funebri , una sacerdotessa pallida e dal colore di chi sta per diventare esanime entro breve , bianca sulle lenzuola e il copriletto bianchi , con delle occhiaie bluastre al di sotto degli occhi infossati , come se anche di notte fosse tormentata da domande che esigevano pratiche religiose e santificatrici sempre più pressanti .
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CorDIC
Corpora Didattici Italiani di Confronto