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Il parere del Comitato consultivo conferma l' orientamento giurisprudenziale consolidato e il parere reso dall' Agenzia
delle
entrate in prima istanza nel ribadire che le operazioni societarie di scissione , anche non proporzionale , sono operazioni fiscalmente neutrali e si caratterizzano come operazioni di riorganizzazione aziendale , a condizione che non vengano strumentalmente utilizzate per conseguire indebiti vantaggi tributari .
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Da ciò discende che la suddetta operazione sembra presentare aspetti di elusività , in quanto priva di valide ragioni economiche e diretta a conseguire un vantaggio tributario da considerare indebito poiché realizzato attraverso l' aggiramento
delle
norme di cui al comma 1 , lettera c ) , e comma 3 dell' articolo 86 del Tuir .
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Decisivi per la pronuncia l' assenza di valide ragioni economiche e l' aggiramento
delle
norme tributarie Censura di elusività per un' operazione di scissione parziale non proporzionale in quanto riconosciuta dal Comitato consultivo per l' applicazione delle norme antielusive " non supportata da valide ragioni economiche e finalizzata a conseguire un indebito vantaggio fiscale , rinvenibile nel rinviare sine die a tassazione della plusvalenza che si genererebbe in caso di assegnazione di beni ai soci , attraverso l' aggiramento dell' obbligo previsto dall' art .
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Decisivi per la pronuncia l' assenza di valide ragioni economiche e l' aggiramento delle norme tributarie Censura di elusività per un' operazione di scissione parziale non proporzionale in quanto riconosciuta dal Comitato consultivo per l' applicazione
delle
norme antielusive " non supportata da valide ragioni economiche e finalizzata a conseguire un indebito vantaggio fiscale , rinvenibile nel rinviare sine die a tassazione della plusvalenza che si genererebbe in caso di assegnazione di beni ai soci , attraverso l' aggiramento dell' obbligo previsto dall' art .
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Per analoghe fattispecie , il Comitato consultivo per l' applicazione
delle
norme antielusive ( parere n. 14 / 2002 ) ha icasticamente chiarito che : " L' operazione di scissione [ ...
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Considerando che il Comitato consultivo per l' applicazione
delle
norme antielusive , in più di un parere - ex multis i pareri n. 4 / 1999 , n. 29 / 1999 e n. 4 / 2000 - ha sostenuto che " la scissione [ ...
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] non proporzionale , di una società volta esclusivamente a consentire la divisione in regime di neutralità fiscale ( per la società e i relativi soci ) di un' azienda in due complessi autonomi funzionanti , non presenta profili di elusività , non essendo preordinata né alla successiva liquidazione della società beneficiaria , né alla dismissione
delle
relative partecipazioni , né alla vendita dei relativi beni immobili ed in generale all' effettuazione di altri fatti , atti o negozi volti ad un più ampio disegno elusivo " .
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In base alle dichiarazioni rese dalla società istante : il trasferimento degli immobili in favore
delle
società di nuova costituzione non comporta la sottrazione degli stessi al regime di impresa la suddivisione dei complessi patrimoniali attualmente posseduti dalla società istante in due complessi giuridicamente e autonomamente distinti trova valide ragioni economiche nella necessità di " non compromettere la funzionalità delle aziende , che sarebbero fortemente penalizzate sotto il profilo finanziario e fiscale nel caso di liquidazione di quote sociali o di assegnazione di beni ai soci recedenti " .
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Nell' istanza , infatti , si sostiene che : " Si tratta quindi di operare una ristrutturazione aziendale che non comprometta la funzionalità
delle
aziende gestite , che sarebbero fortemente penalizzate sotto il profilo finanziario e fiscale nel caso di liquidazione di quote sociali o assegnazione di beni ai soci recedenti " .
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In base alle dichiarazioni rese dalla società istante : il trasferimento degli immobili in favore delle società di nuova costituzione non comporta la sottrazione degli stessi al regime di impresa la suddivisione dei complessi patrimoniali attualmente posseduti dalla società istante in due complessi giuridicamente e autonomamente distinti trova valide ragioni economiche nella necessità di " non compromettere la funzionalità
delle
aziende , che sarebbero fortemente penalizzate sotto il profilo finanziario e fiscale nel caso di liquidazione di quote sociali o di assegnazione di beni ai soci recedenti " .
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86 , comma 1 , lett. c ) e comma 3 , del Tuir " , nel caso in esame i fattori di criticità rilevati depongono per la condanna della soluzione addotta come non elusiva in quanto le ragioni addotte a sostegno dell' operazione prospettata evidenziano come il reale intento dell' operazione stessa sia quello di evitare la liquidazione
delle
quote sociali perché troppo onerosa .
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2 ) L' amministrazione finanziaria disconosce i vantaggi tributari conseguiti mediante gli atti , i fatti e i negozi di cui al comma 1 , applicando le imposte determinate in base alle disposizioni eluse , al netto
delle
imposte dovute per effetto del comportamento in opponibile all' amministrazione .
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Il parere che si commenta è stato reso nella seduta del 9 maggio scorso in risposta a un' istanza di interpello avanzata da una società ( Y sas ) che riferisce di svolgere attività alberghiera e di ristorazione in due complessi immobiliari di proprietà ( rappresentati da un albergo , recentemente ristrutturato e ampliato , e una struttura di affitta camere ) e di possedere terreni adibiti a parcheggi
delle
due strutture alberghiere .
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In relazione al requisito
delle
valide ragioni economiche , il Comitato consultivo ha più volte chiarito ( pareri nn .
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] non proporzionale , di una società volta esclusivamente a consentire la divisione , in regime di neutralità fiscale , di un complesso aziendale in due sistemi economici , ciascuno dei quali proporzionalmente idoneo a svolgere attività imprenditoriale , non presenta profili di elusività , non essendo preordinata né alla successiva rivendita
delle
quote societarie da parte dei soci persone fisiche , al mero scopo di spostare la tassazione dei beni di primo grado ( immobile ) , normalmente più onerosa , ai beni di secondo grado ( quote di partecipazione ) , soggetta al più mite regime del capital gain , né al compimento di altri fatti , atti o negozi volti ad un più ampio disegno elusivo " .
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La circostanza , poi , che la scissione parziale vena effettuata in modo non proporzionale e il cambio di partecipazioni originariamente detenute nella scissa non avvenga con una mera sostituzione , bensì con la percezione di un conguaglio in danaro ( il quale viene riconosciuto a causa del peso minore attribuito alla nuova partecipazione rispetto a quella originariamente detenuta nella società scissa ) legittima la considerazione che la scissione non sia semplicemente preordinata alla separazione
delle
attività , come rappresentato dall' istante .
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In questa ipotesi , infatti , qualora anche una delle società risultanti dalla scissione venisse privata di operatività , risultando un mero " contenitore " dei beni trasferiti , il risparmio fiscale sarebbe rinvenibile nello spostamento sine die della tassazione
delle
plusvalenze sui beni stessi , prevista sulla base del valore normale dei medesimi cespiti , ai sensi dell' art .
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8 / 99 , 32 / 2005 , 45 / 2005 ) , come valida ragione economica di una scissione , la necessità di uno snellimento della struttura patrimoniale e di trasparenza
delle
attività di gestione .
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In questa ipotesi , infatti , qualora anche una
delle
società risultanti dalla scissione venisse privata di operatività , risultando un mero " contenitore " dei beni trasferiti , il risparmio fiscale sarebbe rinvenibile nello spostamento sine die della tassazione delle plusvalenze sui beni stessi , prevista sulla base del valore normale dei medesimi cespiti , ai sensi dell' art .
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In sostanza , l' elusività dell' operazione di scissione totale non proporzionale deve essere limitata a quelle ipotesi contrarie alla ratio del legislatore e , dunque , allorquando : la scissione sia volta a creare dei " meri contenitori " di beni sotto forma di società beneficiarie che non svolgono alcuna attività d' impresa , al fine di celare un' assegnazione ai soci la scissione sia volta alla successiva vendita
delle
partecipazioni da parte dei soci persone fisiche , al fine di evitare la tassazione in capo alla società della plusvalenza sui beni ( o del ricavo derivante dall' alienazione del bene stesso , se questo costituisce bene merce ) , beneficiando della meno onerosa imposizione sul capital gain .
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