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La famiglia cecoslovacca , originaria dei Sudeti , si trasferì
da
Leitomir a Trieste verso il 1820. A Trieste Giuseppe Hermann junior sposò Anne Lucy Lamb , donna bellissima figlia di Annie Sanders e di Thomas Ayan Lamb un ufficiale di marina inglese .
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Proprio dagli Schollian molti pittori e scultori giuliani furono riconosciuti tali ed elogiati pubblicamente soprattutto dai colleghi più anziani ; negli angoli polverosi dei rispettivi negozi d' arte , tra cornici e cavalletti , poche " croste " e qualche capolavoro proveniente
da
Venezia o dall' Europa centrale , si erano succedute generazioni intere d' artisti ( fino al 1906 in verità anche se l' ultimo scorcio dell' Ottocento fu anche l' ultimo d' egemonia delle bottegucce ) .
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Nella loro modesta " galleria " tra il 1870 e il 1880 esposero vivaci giovanotti di talento ( Scomparini , Lonza , Barison , Garzolini , Beda , Pogna per esempio ) ,
da
loro s'erano accesi , dieci anni dopo , i primi dibattiti del pubblico alla comparsa inattesa degli iniziali sprazzi emancipati di tarda matrice francese di Veruda .
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Uno dei suoi primi quadri esposti
da
Schollian fu l' olio su tela intitolato " Fonditori " conosciuto anche con il titolo " Operai della ferriera " .
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Tre operai osservano attentamente
da
qualche metro di distanza il vivido fuoco e lo alimentano introducendo una lunga pala nel forno .
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Sembrano lavorare in coppia ; Lamb coglie la luce che illumina gli uomini , mette in risalto l' incandescenza di un ferro piegato ad angolo e l' indispensabile gancio di una poderosa gru che scende
da
una trabeazione dell' officina .
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Fu dagli Schollian che il ragazzo firmò le proprie opere giovanili , i suoi quadri , con entrambi i cognomi quello paterno Hermann e quello materno Lamb : sembra che così fece ( e non è
da
escludere che ciò gli fosse suggerito nella tana del " gatto e della volpe " !
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) , per distinguersi
da
un artista austriaco omonimo o più verosimilmente dallo scultore Herman Lambert .
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In questa città Hermann Lamb si trovò subito a proprio agio e si stabilì al numero 14 in Kolschitzkygasse dove allestì uno studio ; non c'è
da
stupirsi se rimase quantomeno esterrefatto per non dire confuso dai vari movimenti che si stavano rapidamente innescando e fu tentennante nelle scelte artistiche .
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I giovani pittori all' ombra dell' Hofburg o del Belvedere intendevano liberarsi dell' autorità dell' Accademia e il bersaglio più diretto
da
colpire fu la pittura trionfalistica di Hans Makart ; Gustav Klimt dominava la scena !
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L' associazione ufficiale dei pittori viennesi diretta
da
Eugen Felix aveva la sua sede nella Künsterhaus e accanto agli esponenti di questo gruppo poco omogeneo , il triestino incominciò confusamente e timidamente a presentare i propri lavori .
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Forse anche Lamb lo fu mentre dipingeva le sue modelle e le osservava nello studio : spesso n'aveva davanti due o tre seminude
da
mettere in posa !
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La concezione della femminilità di Lamb ha pure contatti con le idee di Carl Dallago per il quale " l' essenza emotiva non è solo lasciva e nichilista ; piuttosto una tenera fantasia che funziona
da
origine inconscia di tutto ciò che ha valore nell' esperienza umana ed è il luogo dove risiede la fonte d' ogni ispirazione creativa " .
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Talvolta quei corpi dipinti
da
Lamb sono stranamente immaturi , trasmettono amarezza , presentimenti occulti , sogni travagliati .
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Il clima estetico che espresse fu libero
da
vincoli morali ed egli rimase legato a comportamenti ed espressioni molto colti .
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