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buroc21 Ancora , con l' articolo 600-quater , il legislatore ha punito con pena alternativa ( reclusione fino a tre anni o multa non inferiore a tre milioni di lire ) chiunque , fuori delle ipotesi previste dall' articolo precedente ( cioè sfruttamento di minori per la realizzazione e produzione di materiale pornografico minorile ; commercio di materiale pornografico minorile ; distribuzione o pubblicizzazione dello stesso materiale pornografico ; cessione dello stesso materiale pornografico ) , si procura o dispone , vale a dire detiene , materiale pornografico minorile .
buroc21 Del tutto diversa è la fattispecie di cui all' articolo 609-quater , che esclude espressamente le ipotesi di cui all' articolo 609-bis : essa è infatti integrata da atti sessuali compiuti , senza costrizione , con un minorenne , il cui consenso è però " viziato " dalla circostanza che il minore non ha compiuto quattordici anni ovvero non ha compiuto gli anni sedici quando il colpevole sia l' ascendente , l' educatore , l' istruttore ecc .
buroc21 Infine , con l' articolo 600-quinquies , il legislatore ha punito con pena grave ( reclusione da sei a dodici anni e multa da trenta a trecento milioni di lire ) chiunque organizza o propaganda viaggi finalizzati alla fruizione di attività di prostituzione minorile o comunque comprendenti tale attività .
buroc21 Inoltre , con norma assolutamente innovativa , ha introdotto la punibilità del " cliente " della prostituzione minorile , quando la persona che si prostituisce abbia un' età compresa tra i 14 e i 16 anni ( comma 2 ) .
buroc21 In particolare , con l' articolo 600-bis , il legislatore ha trasformato la prostituzione minorile da circostanza aggravante ( qual era ex articolo 4 n. 2 della legge 75 / 1958 ) in reato autonomo , punendo la induzione , il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione dei minori degli anni diciotto ( comma 1 ) .
buroc21 Suprema Corte di Cassazione , Sezioni Unite Penali , sentenza n. 13 / 2000 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE 1. Con ordinanza del 1.3.1999 il G.I.P. del Tribunale di Biella disponeva misura carceraria a carico di A.B. , indagato per i seguenti reati : a ) articoli 81 c.p.v. , 609-bis e 609-ter n. 1 c.p. ( perché , con abuso dell' autorità di insegnante di sostegno , aveva costretto il minore di anni tredici ( omissis ) a subire atti sessuali e a compiere atti sessuali [ 1 ] sulla sua persona ) , b ) articoli 600-ter , comma 1 , e 600-sexies , commi 1 e 2 , c.p. ( perché aveva sfruttato il predetto minorenne al fine di realizzare e produrre materiale pornografico ) .
buroc21 Il tribunale del riesame , con motivazione insindacabile in questa sede , ha accertato in fatto che non era intervenuta alcuna costrizione fisica tra il B. e il minore ( circostanza questa non contestata neppure dal pubblico ministero ricorrente ) ; ed ha aggiunto in linea di diritto che non ricorreva abuso d' autorità tra l' insegnante privato ( che impartiva lezioni di latino e aiutava il minore nello svolgimento dei compiti scolastici ) e il minore stesso , ma piuttosto intercorreva solo un rapporto di educazione e istruzione , sicché era integrato non il reato contestato nell' ordinanza custodiale , ma il reato di cui
buroc21 La dottrina , invece , ritiene , con orientamento nettamente maggioritario , che per l' integrazione del reato sia necessaria l' utilizzazione di più minori con finalità lucrativa o commerciale , o comunque con ricaduta economica , sicché esula il reato se la condotta mira solo al soddisfacimento della lussuria privata dell' agente ovvero se sia utilizzato un solo minore .
buroc21 2. Su istanza dell' indagato , il tribunale per il riesame di Torino , con ordinanza del 19-23.3.1999 , ritenuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di cui agli articoli 81 c.p.v. , 609-quater , comma 1 , n. 2 e 609-septies , commi 1 e 4 , n. 2 , così riqualificato il fatto sub a ) , e ritenuta esistente l' esigenza cautelare di cui all' articolo 274 lett. c ) c.p.p. ( esclusa invece quella di cui alla lettera a ) dello stesso articolo 274 ) , disponeva la sostituzione della misura carceraria con quella degli arresti domiciliari .
buroc21 Invero , il delitto di violenza sessuale introdotto dall' articolo 609-bis consiste in uno o più atti sessuali compiuti senza il consenso della vittima , con violenza , minaccia o abuso d' autorità da parte dell' agente ( primo comma ) .
buroc21 Sarà il giudice ad accertare di volta in volta se ricorre il concreto pericolo di diffusione del materiale pornografico , facendo ricorso a elementi sintomatici della condotta , quali : l' esistenza di una struttura organizzativa anche rudimentale , atta a corrispondere alle esigenze del mercato dei pedofili ; il concreto collegamento dell' agente con soggetti pedofili , potenziali destinatari del materiale pornografico ; la disponibilità materiale di strumenti tecnici ( di riproduzione e / o di trasmissione , anche telematica ) idonei a diffondere il materiale pornografico in cerchie più o meno vaste di destinatari ; l' utilizzo , contemporaneo o differito nel tempo , di più minori per la produzione del materiale pornografico ( in questo senso la pluralità di minori impiegati non è elemento costitutivo del reato , ma indice sintomatico della pericolosità concreta della condotta ) ; i precedenti penali , la condotta antecedente e le qualità soggettive del reo ,
buroc21 2. Su istanza dell' indagato , il tribunale per il riesame di Torino , con ordinanza del 19-23.3.1999 , ritenuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di cui agli articoli 81 c.p.v. , 609-quater , comma 1 , n. 2 e 609-septies , commi 1 e 4 , n. 2 , così riqualificato il fatto sub a ) , e ritenuta esistente l' esigenza cautelare di cui all' articolo 274 lett. c ) c.p.p. ( esclusa invece quella di cui alla lettera a ) dello stesso articolo 274 ) , disponeva la sostituzione della misura carceraria con quella degli arresti domiciliari .
buroc21 Se si considera che la fattispecie di cui al primo comma ha sostituito quella prevista dagli abrogati articoli 519 , primo comma , e 520 ( nonché dall' articolo 521 ) , se ne deve concludere che l' abuso d' autorità previsto dalla norma vigente coincide con l' abuso della qualità di pubblico ufficiale di cui all' articolo 520 , e comunque presuppone una posizione autoritativa di tipo formale e pubblicistico .
buroc21 Da questa sommaria ricognizione risulta evidente che , per contrastare il fenomeno sempre più allarmante dell' abuso e dello sfruttamento sessuale in danno di minori , il legislatore del 1998 ha voluto punire , oltre alle attività sessuali compiute con i minori ( di quattordici o sedici anni ) o alla presenza di minori , di cui agli articoli 609-quater e 609-quinquies c.p. , anche tutte le attività che in qualche modo sono prodromiche e strumentali alla pratica preoccupante della pedofilia , come l' incitamento della prostituzione minorile , la diffusione della pornografia minorile e la promozione del così detto turismo sessuale relativo a minori .
buroc21 A questa fattispecie è equiparata quella in cui gli atti sessuali sono compiuti con consenso della vittima , che però il legislatore considera " viziato " perché l' agente ha abusato della sua condizione di inferiorità fisica o psichica ovvero ha tratto in inganno la vittima sostituendosi ad altra persona ( secondo comma ) .
buroc21 La dottrina , invece , ritiene , con orientamento nettamente maggioritario , che per l' integrazione del reato sia necessaria l' utilizzazione di più minori con finalità lucrativa o commerciale , o comunque con ricaduta economica , sicché esula il reato se la condotta mira solo al soddisfacimento della lussuria privata dell' agente ovvero se sia utilizzato un solo minore .
buroc21 Il giudice del riesame aggiungeva inoltre che esulava il reato di pornografia minorile ( articolo 600-ter , comma 1 ) , posto che le fotografie pornografiche raffiguranti il minore nudo e con il pene in erezione , sostanzialmente ammesse dallo stesso indagato , erano state pacificamente realizzate non per fine di lucro , ma per ragioni affettive o libidinose , mentre la norma incriminatrice richiede uno sfruttamento del minore per fine di lucro o comunque con ricaduta economica .
buroc21 Infatti da una parte l' abuso delle condizioni di inferiorità non è stato mai contestato all' imputato , e dall' altra esso non può essere confuso con l' abuso di autorità di cui al comma primo dell' articolo 609-bis .
buroc21 Più esattamente , nel primo comma ha punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da cinquanta a cinquecento milioni di lire " chiunque sfrutta minori degli anni diciotto al fine di realizzare esibizioni pornografiche o di produrre materiale pornografico " ; nel secondo comma ha punito con la stessa pena chi fa commercio del materiale pornografico suddetto ; nel terzo comma ha punito con pena meno grave ( reclusione da uno a cinque anni e multa da cinque a cento milioni di lire ) chiunque , al di fuori della produzione e del commercio del materiale pornografico minorile , distribuisce , divulga o pubblicizza con qualsiasi mezzo ( anche telematico ) tale
buroc21 Il giudice del riesame aggiungeva inoltre che esulava il reato di pornografia minorile ( articolo 600-ter , comma 1 ) , posto che le fotografie pornografiche raffiguranti il minore nudo e con il pene in erezione , sostanzialmente ammesse dallo stesso indagato , erano state pacificamente realizzate non per fine di lucro , ma per ragioni affettive o libidinose , mentre la norma incriminatrice richiede uno sfruttamento del minore per fine di lucro o comunque con ricaduta economica .
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