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Come abbiamo visto , sia in riferimento a grandezze numeriche , che economiche , tra i settori di attività risultati " maggiormente sensibili "
alle
problematiche di natura sociale e solidale spiccano quelli legati al comparto industriale e creditizio .
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L' unica regione del sud che , almeno per quanto riguarda il rapporto che intercorre tra società che effettuano erogazioni liberali e totale delle società presenti nel territorio , si accosta in termini percentuali
alle
regioni del nord Italia è la Basilicata con l ' 1,74 per cento delle sue imprese che sostengono tali oneri ( 18 su 1.034 ) , mentre le restanti regioni si attestano tutte sotto l' 1 per cento .
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Per quanto attiene quest' ultimo settore considerato , un' incidenza così alta è da attribuirsi anche al fatto che il campione da cui prende spunto il dato percentuale è relativo a sole 20 società su 183 e , pertanto , non può essere ritenuto della medesima attendibilità rispetto a quello relativo
alle
attività in precedenza indicate .
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Con riferimento
alle
singole regioni , il primato , per numero di società e influenza quantitativa di queste sul dato nazionale spetta alla Lombardia con 2.386 società e una percentuale del 35,80 per cento , seguita dall' Emilia Romagna ( 1.284 società per una percentuale del 19,26 per cento ) e dal Veneto ( 717 società per una percentuale del 10,76 per cento ) .
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Ancora indietro , rispetto
alle
altre macro aree , risulta essere il Sud Italia , che non arriva all' 1 per cento delle erogazioni liberali effettuate a livello nazionale ( 0,76 per cento , poco più di 1 milione di euro a fronte di un totale di quasi 140 milioni di euro ) .
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In particolare , il risultato emerso ci illustra come queste tematiche abbiano avuto un maggiore recepimento al Nord Italia rispetto che al Centro - Sud , come alcune categorie di attività sentono maggiormente le problematiche di natura sociale , tanto da effettuare erogazioni liberali con un' incidenza di gran lunga maggiore rispetto
alle
altre e come , non ultimo , risulti che l' ammontare di oneri di utilità sociale sostenuti dalle società di capitali segua in maniera direttamente proporzionale la classe di reddito imponibile e di volume d' affari conseguito .
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Dall' esame condotto , emerge , infatti , una differente sensibilità
alle
problematiche di carattere sociale in relazione a molteplici variabili , quali l' ubicazione territoriale , il conseguente grado di sviluppo economico dell' area , il settore di attività , il reddito imponibile e il volume d' affari conseguito .
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Se rivolgiamo lo sguardo
alle
regioni che sostengono maggiormente oneri di utilità sociale , troviamo ancora , in una posizione di preminenza , la Lombardia , forte del 39,10 per cento sul totale delle contribuzioni nazionali per un ammontare pari a 54.467.610 euro , seguita dal Piemonte ( 27.564.340 euro pari al 19,79 per cento ) e dal Veneto ( 16.241.540 euro pari all ' 11,66 per cento ) .
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