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buroc26 La Città di Torino ha garantito fin dal 1926 l' uguaglianza dei torinesi nell' accesso all' acqua potabile , grazie alla proprietà e gestione pubblica dell' acquedotto comunale , tanto da celebrare il suo completamento con una sobria pubblicazione [ Municipio di Torino , L' Acquedotto Municipale , Cenni sugli impianti e sull' esercizio , Arti Grafiche L. Giachino , Torino 1926 ] nella quale si legge che " ...
buroc26 il Comune ha sempre ritenuto che l' acqua non debba formare oggetto di speculazione , e quindi ha ragguagliato le sue tariffe di vendita al prezzo di costo , tenendo giusto conto degli interessi sul capitale investito ed accantonando inoltre rilevanti ammortamenti " .
buroc26 Le istituzioni economiche , finanziarie e politiche che per decenni hanno incoraggiato il consumo ed il degrado delle risorse naturali e l' impoverimento idrico di migliaia di comunità umane oggi dicono che l' acqua è un bene prezioso e raro e che solo il suo valore economico può regolarne e legittimarne la distribuzione .
buroc26 Sono solo alcuni degli esempi che confermano come solo una proprietà pubblica ed un governo pubblico e partecipato dalle comunità locali possano garantire la tutela della risorsa , il diritto e l' accesso all' acqua per tutti e la sua conservazione per le generazioni future .
buroc26 Si propone infatti di inserire nello Statuto della Città un articolo apposito a tutela della risorsa acqua , a garanzia della sua proprietà e gestione pubblica , come premessa ad un potenziale modello gestionale di diritto pubblico e basato sulla democrazia partecipativa .
buroc26 Si tratta quindi di una svolta radicale rispetto alle politiche , trasversalmente condivise negli ultimi vent'anni , che hanno considerato l' acqua una merce e fatto del mercato il punto di riferimento per la sua gestione .
buroc26 Da parte sua il CNEL , nel documento " Tutela delle risorse idriche " approvato nell' Assemblea plenaria del 5 giugno 2008 , afferma nell' introduzione che : " L' acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri , bensì un patrimonio che va protetto , difeso e trattato come tale " e più specificamente al capitolo 3.12 .
buroc26 In presenza di questi tentativi di privatizzare un bene essenziale come l' acqua , la Città di Torino può dichiarare formalmente nella sua Carta fondamentale che tale bene , essenziale per la vita e perciò di inestimabile valore per gli esseri umani , la natura e l' ambiente , non è una merce e non è soggetto alle regole del mercato .
buroc26 Il terzo comma , infine , muove da un concetto cardine della proposta di legge popolare nazionale : l' acqua potabile , per la sua natura peculiare di bene essenziale alla vita , deve differire dalle altre forniture " a rete " come gas , energia elettrica , telefonia .
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