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artci01 Mi sento molto vicino a quanti , suoi amici , oggi si adoperano perché la sua fine appaia sotto una luce non ignobile .
artci01 Pasolini sapeva bene che l' immagine ha una concretezza sconosciuta alla parola , e che il simbolismo del marchese De Sade , una volta portato sullo schermo , non avrebbe potuto serbare la sua carica di scandalo intellettuale , ma prodotto un disagio fisico e morale in cui il fascino del male sarebbe stato maggiore del suo orrore .
artci01 Se lo ha fatto , credo , è perché la nausea di sé , complice e vittima egli stesso del consumismo del sesso , lo induceva al più tetro " cupio dissolvi " che possa albergare in chi è costretto ad arrendersi dinanzi alla violenza corruttrice di quel potere che Pasolini considerava la negazione della storia e che invece è inerente alla sua stessa nozione .
artci01 Mi sembra certo invece che il cammino della sua ricerca espressiva , volta a stilizzare la degenerazione in una specie di sacra rappresentazione del laido con elementi di sinistra comicità , sia stata frenata da ingorghi personali , dalla quasi maniacale venerazione di riti troppo vissuti o sognati per potervi ironizzare senza straziarsi le carni .
artci01 Il distacco di Pasolini dalla sua terrificante materia essendo intermittente , il film ha nel contempo la sacralità d' un mistero blasfemo , narrato come un sogno mentale di assoluta coerenza , e la bassezza del cinema osceno che dell' accumulo di immondizie fa , a seconda della tollerabilità dello spettatore , un elemento stilistico o un fattore di tedio umiliante .
artci01 Il marchese De Sade si augurava , morendo , che la sua memoria scomparisse dallo spirito degli uomini .
artci01 Che Salò sia fedele alle Centoventi giornate , e che quindi non si debbano attribuire alla fantasia di Pasolini le sue infamie , importa poco .
artci01 Le sue intenzioni si conoscono .
artci01 Penso alla verità dell' arte , ma anche alla trappola in cui può essere caduto il povero Pasolini e che può contenere , o non contenere , il film : così ambiguo , così sconcertante a chi non sappia troppo giocare con le parole , e apportatore per tutti di malessere profondo , sembrandomi il suo ultimo modo di usare l' immagine del male per condannarlo .
artci01 Il suo film , voglio dire , avvalora il dubbio che negli ultimi mesi Pasolini non sapesse più guardarsi da quella forma di autodistruzione , di separazione dalla realtà , di fuga dalla storia , che si esprime da un lato nella frenetica predicazione di assetti sociali utopisticamente regrediti e dall' altro nell' anarchico rifiuto dell' idea di potere , tenuto esso stesso per trionfale espressione dell' anarchia .
artci01 Perché altrimenti Pasolini , col suo grande talento di artista , avrebbe scelto di ispirarsi , fra mille opere e mille esempi , a pagine della storia letteraria che per quanto possano essere interpretate come una rivolta metafisica non cessano perciò di restare un mito repellente , un rifiuto della ragione e dell' amore ?
artci01 Pasolini sapeva bene che l' immagine ha una concretezza sconosciuta alla parola , e che il simbolismo del marchese De Sade , una volta portato sullo schermo , non avrebbe potuto serbare la sua carica di scandalo intellettuale , ma prodotto un disagio fisico e morale in cui il fascino del male sarebbe stato maggiore del suo orrore .
artci01 Ciò che sgomenta è il ricatto di cui tutti siamo vittime dinanzi a un film sul quale è quasi impossibile esprimere un giudizio che in qualche modo prescinda dalla morte violenta del suo autore , e non lo correli alla provocazione , esplicitamente cercata , di un Pasolini prigioniero del proprio ruolo in una società che digerisce ogni scandalo .
artci01 Il suo pessimismo giunge a inglobare le vittime , non tutte spaurite dal satanismo dei padroni .
artci01 Forse Pasolini ha sperato che , avviato al suicidio universale , il nostro mondo traesse dal suo film il coraggio di buttarsi .
artci01 Mi sento molto vicino a quanti , suoi amici , oggi si adoperano perché la sua fine appaia sotto una luce non ignobile .
artci01 Doveva esserci una dissociazione tragica , risolta nel delirio letterario , in un Pasolini che mentre rimpiangeva " il tempo del pane " , tornando a contemplare il mondo qual è denunciava la vocazione dei suoi protagonisti subalterni , umili e casti , a essere con la loro passività complici delle aberrazioni dei potenti , sboccando così in un nichilismo nel quale forse si esprime l' impotenza di molta cultura contemporanea a reggere la difficoltà di vivere .
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