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L' analisi dei dati forniti dal Sistan nel rapporto sulle
società
di capitali ed enti commerciali per l' anno 2000 ci permette di svolgere alcune considerazioni sulla diversa tendenza al sostenimento di oneri di utilità sociale da parte dei soggetti Ires .
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Tra le diverse tipologie esaminate dal Sistan , si è scelto di prendere in considerazione , le
società
di capitali ed enti commerciali in utile civilistico con reddito imponibile positivo , nella considerazione della loro maggiore attendibilità con riferimento al campione statistico considerato .
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Infatti , nel 2000 , in Italia , il totale delle
società
di capitali in utile civilistico con reddito imponibile positivo erano pari a 284.129 , mentre quelle con reddito imponibile negativo 65.221 .
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Finalità dell' indagine non è quella di dar luogo a una classifica di buoni o cattivi , ma quella , tendenzialmente , di delineare analogie , differenze e distorsioni nel meccanismo di contribuzione e di fornire quindi un quadro riassuntivo che chiarisca la condotta delle
società
di fronte a una tematica al giorno d' oggi più che mai sentita .
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In particolare , il risultato emerso ci illustra come queste tematiche abbiano avuto un maggiore recepimento al Nord Italia rispetto che al Centro - Sud , come alcune categorie di attività sentono maggiormente le problematiche di natura sociale , tanto da effettuare erogazioni liberali con un' incidenza di gran lunga maggiore rispetto alle altre e come , non ultimo , risulti che l' ammontare di oneri di utilità sociale sostenuti dalle
società
di capitali segua in maniera direttamente proporzionale la classe di reddito imponibile e di volume d' affari conseguito .
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Distribuzione delle erogazioni liberali per regione Considerando l' incidenza delle erogazioni liberali nelle
società
di capitali in relazione alla loro ubicazione geografica ( tabella n. 1 ) e suddividendo il nostro Paese nelle tre macroaree tradizionali ( nord , centro e sud ) , ci accorgiamo che 5.373 società di capitali del nord Italia ( su un totale nazionale di 6.665 ) effettuano erogazioni liberali , per una percentuale dell ' 80,63 per cento .
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Distribuzione delle erogazioni liberali per regione Considerando l' incidenza delle erogazioni liberali nelle società di capitali in relazione alla loro ubicazione geografica ( tabella n. 1 ) e suddividendo il nostro Paese nelle tre macroaree tradizionali ( nord , centro e sud ) , ci accorgiamo che 5.373
società
di capitali del nord Italia ( su un totale nazionale di 6.665 ) effettuano erogazioni liberali , per una percentuale dell ' 80,63 per cento .
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Con riferimento alle singole regioni , il primato , per numero di
società
e influenza quantitativa di queste sul dato nazionale spetta alla Lombardia con 2.386 società e una percentuale del 35,80 per cento , seguita dall' Emilia Romagna ( 1.284 società per una percentuale del 19,26 per cento ) e dal Veneto ( 717 società per una percentuale del 10,76 per cento ) .
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Con riferimento alle singole regioni , il primato , per numero di società e influenza quantitativa di queste sul dato nazionale spetta alla Lombardia con 2.386
società
e una percentuale del 35,80 per cento , seguita dall' Emilia Romagna ( 1.284 società per una percentuale del 19,26 per cento ) e dal Veneto ( 717 società per una percentuale del 10,76 per cento ) .
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Con riferimento alle singole regioni , il primato , per numero di società e influenza quantitativa di queste sul dato nazionale spetta alla Lombardia con 2.386 società e una percentuale del 35,80 per cento , seguita dall' Emilia Romagna ( 1.284
società
per una percentuale del 19,26 per cento ) e dal Veneto ( 717 società per una percentuale del 10,76 per cento ) .
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Con riferimento alle singole regioni , il primato , per numero di società e influenza quantitativa di queste sul dato nazionale spetta alla Lombardia con 2.386 società e una percentuale del 35,80 per cento , seguita dall' Emilia Romagna ( 1.284 società per una percentuale del 19,26 per cento ) e dal Veneto ( 717
società
per una percentuale del 10,76 per cento ) .
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Considerando il rapporto che intercorre tra le
società
all' interno del singolo territorio regionale , il Trentino Alto Adige ottiene una preminenza in termini percentuali con il 5,19 per cento delle sue imprese che elargiscono contribuzioni ( 209 su un totale regionale di 4.028 ) , seguito dall' Emilia Romagna con il 4,73 per cento ( 1.284 su 27.170 ) e la Lombardia con il 3,14 per cento ( 2.386 su 75.930 ) .
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Di contro , la maglia nera spetta al sud Italia con un totale di 276
società
di capitali che effettuano erogazioni liberali su un totale di 6.665 ( il 4,15 per cento ) .
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L' unica regione del sud che , almeno per quanto riguarda il rapporto che intercorre tra
società
che effettuano erogazioni liberali e totale delle società presenti nel territorio , si accosta in termini percentuali alle regioni del nord Italia è la Basilicata con l ' 1,74 per cento delle sue imprese che sostengono tali oneri ( 18 su 1.034 ) , mentre le restanti regioni si attestano tutte sotto l' 1 per cento .
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L' unica regione del sud che , almeno per quanto riguarda il rapporto che intercorre tra società che effettuano erogazioni liberali e totale delle
società
presenti nel territorio , si accosta in termini percentuali alle regioni del nord Italia è la Basilicata con l ' 1,74 per cento delle sue imprese che sostengono tali oneri ( 18 su 1.034 ) , mentre le restanti regioni si attestano tutte sotto l' 1 per cento .
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Passando alla disamina dei dati riguardanti il centro Italia , la Toscana , il Lazio e le Marche sono le uniche regioni appartenenti a questa macro area che hanno un' influenza sul totale delle
società
che effettuano erogazioni liberali superiore al 3 per cento e quindi in linea con i dati scaturenti dall' analisi effettuata per il Nord Italia : mentre nelle Marche , infatti , sono ubicate il 3,26 per cento delle società italiane che sostengono questi oneri , nel Lazio la percentuale sale al 4,14 per cento e in Toscana si arriva addirittura al 5,93 per cento .
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Passando alla disamina dei dati riguardanti il centro Italia , la Toscana , il Lazio e le Marche sono le uniche regioni appartenenti a questa macro area che hanno un' influenza sul totale delle società che effettuano erogazioni liberali superiore al 3 per cento e quindi in linea con i dati scaturenti dall' analisi effettuata per il Nord Italia : mentre nelle Marche , infatti , sono ubicate il 3,26 per cento delle
società
italiane che sostengono questi oneri , nel Lazio la percentuale sale al 4,14 per cento e in Toscana si arriva addirittura al 5,93 per cento .
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Se , infatti , con le precedenti considerazioni si è cercato di sottolineare l' incidenza in termini numerici delle erogazioni liberali ( ovvero la suddivisione per regione delle
società
che sostengono tali oneri ) , con l' analisi in questione si attua un confronto tra le regioni in relazione a grandezze non più numeriche , bensì economiche , effettuando un paragone tra l' utile economico e l' ammontare delle erogazioni su base regionale .
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L' Emilia Romagna , che nella tabella precedente ricopriva la seconda posizione in termini di
società
che effettuano erogazioni liberali , in questo caso occupa il quarto posto con 12.995.600 euro di oneri corrisposti per una incidenza sul dato nazionale pari al 9,33 per cento .
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Il parallelismo tra i dati numerici e quelli economici ci permette di evidenziare , ad esempio , come l' Emilia Romagna abbia sì un considerevole numero di
società
che effettuano erogazioni liberali , ma queste ultime hanno un' influenza economica minore sui bilanci delle società stesse , ovvero , a confronto con le altre regioni leader nel segmento contributivo , come ad esempio la Lombardia , le imprese emiliane corrispondono , mediamente ciascuna , un ammontare in termini economici di minore entità .
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