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econo05 A seguire troviamo le attività " immobiliari , noleggio , informatica " con 773 società e una percentuale pari all ' 11,60 per cento e , con percentuali che non arrivano all' 8 per cento , l' attività di " fabbricazione e manutenzione di macchine ed apparecchiature meccaniche " ( 526 società ) , quella di " produzione e fabbricazione di metalli " ( 514 società ) e , staccata di due punti percentuali , quella di " costruzioni " ( 408 società , per un' incidenza del 6,12 per cento ) .
econo05 A seguire troviamo le attività " immobiliari , noleggio , informatica " con 773 società e una percentuale pari all ' 11,60 per cento e , con percentuali che non arrivano all' 8 per cento , l' attività di " fabbricazione e manutenzione di macchine ed apparecchiature meccaniche " ( 526 società ) , quella di " produzione e fabbricazione di metalli " ( 514 società ) e , staccata di due punti percentuali , quella di " costruzioni " ( 408 società , per un' incidenza del 6,12 per cento ) .
econo05 Nello specifico , dall' esame condotto , viene evidenziata la distribuzione delle frequenze e degli ammontari delle variabili che formano il reddito d' impresa per attività , ovvero il numero di società che sostengono tali oneri e l' ammontare economico derivante con riferimento non più all' ubicazione geografica delle società , bensì a un' altra variabile presa in considerazione , quale quella dell' attività economica esercitata .
econo05 A seguire troviamo le attività " immobiliari , noleggio , informatica " con 773 società e una percentuale pari all ' 11,60 per cento e , con percentuali che non arrivano all' 8 per cento , l' attività di " fabbricazione e manutenzione di macchine ed apparecchiature meccaniche " ( 526 società ) , quella di " produzione e fabbricazione di metalli " ( 514 società ) e , staccata di due punti percentuali , quella di " costruzioni " ( 408 società , per un' incidenza del 6,12 per cento ) .
econo05 Considerando il rapporto che intercorre tra le società all' interno del singolo territorio regionale , il Trentino Alto Adige ottiene una preminenza in termini percentuali con il 5,19 per cento delle sue imprese che elargiscono contribuzioni ( 209 su un totale regionale di 4.028 ) , seguito dall' Emilia Romagna con il 4,73 per cento ( 1.284 su 27.170 ) e la Lombardia con il 3,14 per cento ( 2.386 su 75.930 ) .
econo05 Se poi , entrando ancora nello specifico , misuriamo l' incidenza delle erogazioni liberali effettuate da questa classe di volume d' affari sull' utile economico conseguito dalle società appartenenti a essa , si rileva una percentuale pari allo 0,19 per cento ( 56 milioni di euro di erogazioni liberali effettuate a fronte di un utile economico pari a quasi 30 miliardi di euro ) .
econo05 Se però effettuiamo un confronto tra questi dati e quelli nazionali , emerge che le società appartenenti a questa classe che sostengono oneri di utilità sociale rappresentano solo il 2,28 per cento del totale ( 152 su 6.665 ) , ma incidono economicamente sul dato nazionale per il 40,77 per cento .
econo05 Infatti , la preminenza di questa classe sulle altre viene confermata anche , sia dal più elevato numero di società appartenenti che sostengono oneri sociali ( 987 ) , sia dalla maggiore incidenza di queste rispetto al totale delle imprese presenti nella classe di riferimento ( 25,55 per cento ) .
econo05 L' unica regione del sud che , almeno per quanto riguarda il rapporto che intercorre tra società che effettuano erogazioni liberali e totale delle società presenti nel territorio , si accosta in termini percentuali alle regioni del nord Italia è la Basilicata con l ' 1,74 per cento delle sue imprese che sostengono tali oneri ( 18 su 1.034 ) , mentre le restanti regioni si attestano tutte sotto l' 1 per cento .
econo05 Passando alla disamina dei dati riguardanti il centro Italia , la Toscana , il Lazio e le Marche sono le uniche regioni appartenenti a questa macro area che hanno un' influenza sul totale delle società che effettuano erogazioni liberali superiore al 3 per cento e quindi in linea con i dati scaturenti dall' analisi effettuata per il Nord Italia : mentre nelle Marche , infatti , sono ubicate il 3,26 per cento delle società italiane che sostengono questi oneri , nel Lazio la percentuale sale al 4,14 per cento e in Toscana si arriva addirittura al 5,93 per cento .
econo05 L' Emilia Romagna , che nella tabella precedente ricopriva la seconda posizione in termini di società che effettuano erogazioni liberali , in questo caso occupa il quarto posto con 12.995.600 euro di oneri corrisposti per una incidenza sul dato nazionale pari al 9,33 per cento .
econo05 Il parallelismo tra i dati numerici e quelli economici ci permette di evidenziare , ad esempio , come l' Emilia Romagna abbia sì un considerevole numero di società che effettuano erogazioni liberali , ma queste ultime hanno un' influenza economica minore sui bilanci delle società stesse , ovvero , a confronto con le altre regioni leader nel segmento contributivo , come ad esempio la Lombardia , le imprese emiliane corrispondono , mediamente ciascuna , un ammontare in termini economici di minore entità .
econo05 Date queste due grandezze si è così riusciti a stabilire l' incidenza numerica delle società che effettuano erogazioni liberali sul totale di quelle operanti nell' ambito della categoria e inoltre l' influenza quantitativa di queste sul totale delle società operanti in Italia .
econo05 Su tutte , spiccano le attività di " intermediazione monetaria e finanziaria " con 450 società che effettuano liberalità su 4.001 , per una percentuale pari all ' 11,25 per cento , di " fabbricazione di prodotti chimici , fibre sintetiche e artificiali " con 205 società su 2.142 ( il 9,62 per cento ) e di " assicurazione e fondi pensione " con 20 società su 183 ( il 10,93 per cento ) .
econo05 Se , infatti , con le precedenti considerazioni si è cercato di sottolineare l' incidenza in termini numerici delle erogazioni liberali ( ovvero la suddivisione per regione delle società che sostengono tali oneri ) , con l' analisi in questione si attua un confronto tra le regioni in relazione a grandezze non più numeriche , bensì economiche , effettuando un paragone tra l' utile economico e l' ammontare delle erogazioni su base regionale .
econo05 Nello specifico , dall' esame condotto , viene evidenziata la distribuzione delle frequenze e degli ammontari delle variabili che formano il reddito d' impresa per attività , ovvero il numero di società che sostengono tali oneri e l' ammontare economico derivante con riferimento non più all' ubicazione geografica delle società , bensì a un' altra variabile presa in considerazione , quale quella dell' attività economica esercitata .
econo05 Quello che emerge è un quadro d' assieme che vede le società con un reddito imponibile superiore ai 2.582.280 euro contribuire maggiormente al sistema delle erogazioni liberali con un apporto in termini economici di 122.158.580 euro su un totale nazionale di 139.287.910 euro , per una incidenza dell ' 87,70 per cento .
econo05 Le società con un volume d' affari di oltre 258 milioni di euro sono quelle che contribuiscono maggiormente al sistema delle erogazioni liberali con un apporto in termini quantitativi del 40,21 per cento ( 152 società su 378 ) ed economici per un importo di oltre 56 milioni di euro .
econo05 Dall' esame dei dati raccolti , emerge che è il settore del " commercio all' ingrosso di auto e moto " a possedere in termini assoluti il maggior numero di società di capitali ( 983 ) che sostengono oneri di utilità sociale con una percentuale di incidenza del 14,75 per cento rispetto al totale delle società operanti in Italia ( 6.665 ) .
econo05 Se da un lato l' attività in questione può contare su 33.566 società di capitali ( terza attività in Italia per numero di società operanti ) , dall' altro ha solamente 408 imprese che sostengono oneri sociali , per una contribuzione pari a poco più di 1 milione di euro ( lo 0,73 per cento su base nazionale ) .
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