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econo05 Con riferimento alle singole regioni , il primato , per numero di società e influenza quantitativa di queste sul dato nazionale spetta alla Lombardia con 2.386 società e una percentuale del 35,80 per cento , seguita dall' Emilia Romagna ( 1.284 società per una percentuale del 19,26 per cento ) e dal Veneto ( 717 società per una percentuale del 10,76 per cento ) .
econo05 L' unico altro settore ad attestarsi su una percentuale economica di erogazioni liberali sopra il 10 per cento è quello relativo alla " fabbricazione di prodotti chimici , fibre sintetiche e artificiali " , con l ' 11,74 per cento di società operanti che effettuano liberalità ( per un totale di oltre 16 milioni di euro ) .
econo05 Su tutte , spiccano le attività di " intermediazione monetaria e finanziaria " con 450 società che effettuano liberalità su 4.001 , per una percentuale pari all ' 11,25 per cento , di " fabbricazione di prodotti chimici , fibre sintetiche e artificiali " con 205 società su 2.142 ( il 9,62 per cento ) e di " assicurazione e fondi pensione " con 20 società su 183 ( il 10,93 per cento ) .
econo05 Distribuzione delle erogazioni liberali per regione Considerando l' incidenza delle erogazioni liberali nelle società di capitali in relazione alla loro ubicazione geografica ( tabella n. 1 ) e suddividendo il nostro Paese nelle tre macroaree tradizionali ( nord , centro e sud ) , ci accorgiamo che 5.373 società di capitali del nord Italia ( su un totale nazionale di 6.665 ) effettuano erogazioni liberali , per una percentuale dell ' 80,63 per cento .
econo05 distribuzione delle frequenze e degli ammontari delle variabili che formano il reddito d' impresa ci permette di verificare , a prescindere dalla variabile considerata , qual è il reale contributo economico che le società di capitali elargiscono sotto forma di liberalità e di giungere alla conclusione che è ancora troppo tenue l' incidenza delle stesse a fronte dell' utile economico conseguito : infatti , il totale delle erogazioni liberali effettuate in Italia per l' anno 2000 ammontava a poco più di 139 milioni di euro , ovvero solo allo 0,18 per cento dell' utile economico conseguito a livello nazionale dalle società di capitali ( 78 miliardi di euro ) .
econo05 Date queste due grandezze si è così riusciti a stabilire l' incidenza numerica delle società che effettuano erogazioni liberali sul totale di quelle operanti nell' ambito della categoria e inoltre l' influenza quantitativa di queste sul totale delle società operanti in Italia .
econo05 In particolare , il risultato emerso ci illustra come queste tematiche abbiano avuto un maggiore recepimento al Nord Italia rispetto che al Centro - Sud , come alcune categorie di attività sentono maggiormente le problematiche di natura sociale , tanto da effettuare erogazioni liberali con un' incidenza di gran lunga maggiore rispetto alle altre e come , non ultimo , risulti che l' ammontare di oneri di utilità sociale sostenuti dalle società di capitali segua in maniera direttamente proporzionale la classe di reddito imponibile e di volume d' affari conseguito .
econo05 A seguire troviamo le attività " immobiliari , noleggio , informatica " con 773 società e una percentuale pari all ' 11,60 per cento e , con percentuali che non arrivano all' 8 per cento , l' attività di " fabbricazione e manutenzione di macchine ed apparecchiature meccaniche " ( 526 società ) , quella di " produzione e fabbricazione di metalli " ( 514 società ) e , staccata di due punti percentuali , quella di " costruzioni " ( 408 società , per un' incidenza del 6,12 per cento ) .
econo05 Passando alla disamina dei dati riguardanti il centro Italia , la Toscana , il Lazio e le Marche sono le uniche regioni appartenenti a questa macro area che hanno un' influenza sul totale delle società che effettuano erogazioni liberali superiore al 3 per cento e quindi in linea con i dati scaturenti dall' analisi effettuata per il Nord Italia : mentre nelle Marche , infatti , sono ubicate il 3,26 per cento delle società italiane che sostengono questi oneri , nel Lazio la percentuale sale al 4,14 per cento e in Toscana si arriva addirittura al 5,93 per cento .
econo05 Di contro , la maglia nera spetta al sud Italia con un totale di 276 società di capitali che effettuano erogazioni liberali su un totale di 6.665 ( il 4,15 per cento ) .
econo05 Se invece , esaminando i dati in esame da un differente angolo prospettico , consideriamo il rapporto che intercorre tra le società operanti in un settore e quelle che , fra queste , effettuano liberalità , ci si accorge di uno stravolgimento delle informazioni precedentemente fornite , in relazione ai diversi settori economici .
econo05 Considerando il rapporto che intercorre tra le società all' interno del singolo territorio regionale , il Trentino Alto Adige ottiene una preminenza in termini percentuali con il 5,19 per cento delle sue imprese che elargiscono contribuzioni ( 209 su un totale regionale di 4.028 ) , seguito dall' Emilia Romagna con il 4,73 per cento ( 1.284 su 27.170 ) e la Lombardia con il 3,14 per cento ( 2.386 su 75.930 ) .
econo05 Con riferimento alle singole regioni , il primato , per numero di società e influenza quantitativa di queste sul dato nazionale spetta alla Lombardia con 2.386 società e una percentuale del 35,80 per cento , seguita dall' Emilia Romagna ( 1.284 società per una percentuale del 19,26 per cento ) e dal Veneto ( 717 società per una percentuale del 10,76 per cento ) .
econo05 Nello specifico , dall' esame condotto , viene evidenziata la distribuzione delle frequenze e degli ammontari delle variabili che formano il reddito d' impresa per attività , ovvero il numero di società che sostengono tali oneri e l' ammontare economico derivante con riferimento non più all' ubicazione geografica delle società , bensì a un' altra variabile presa in considerazione , quale quella dell' attività economica esercitata .
econo05 La regione che detiene invece la migliore incidenza nella corresponsione di oneri di utilità sociale , rispetto all' utile economico delle società presenti nel territorio , è il Veneto con lo 0,36 per cento ( 16 milioni di euro a fronte di un utile pari a 4 miliardi e mezzo ) , seguito dalla Toscana con lo 0,24 per cento ( 6 milioni e mezzo di euro con 2 miliardi e 700 milioni di euro di utile ) e dall' Emilia Romagna e dalle Marche con lo 0,23 per cento ( rispettivamente quasi 13 milioni di euro con 5 miliardi e mezzo di euro utile e 1 milione e 800-mila euro con 763 milioni di utile ) .
econo05 L' unica regione del sud che , almeno per quanto riguarda il rapporto che intercorre tra società che effettuano erogazioni liberali e totale delle società presenti nel territorio , si accosta in termini percentuali alle regioni del nord Italia è la Basilicata con l ' 1,74 per cento delle sue imprese che sostengono tali oneri ( 18 su 1.034 ) , mentre le restanti regioni si attestano tutte sotto l' 1 per cento .
econo05 Dall' esame dei dati raccolti , emerge che è il settore del " commercio all' ingrosso di auto e moto " a possedere in termini assoluti il maggior numero di società di capitali ( 983 ) che sostengono oneri di utilità sociale con una percentuale di incidenza del 14,75 per cento rispetto al totale delle società operanti in Italia ( 6.665 ) .
econo05 Se da un lato l' attività in questione può contare su 33.566 società di capitali ( terza attività in Italia per numero di società operanti ) , dall' altro ha solamente 408 imprese che sostengono oneri sociali , per una contribuzione pari a poco più di 1 milione di euro ( lo 0,73 per cento su base nazionale ) .
econo05 Nello specifico , dall' esame condotto , viene evidenziata la distribuzione delle frequenze e degli ammontari delle variabili che formano il reddito d' impresa per attività , ovvero il numero di società che sostengono tali oneri e l' ammontare economico derivante con riferimento non più all' ubicazione geografica delle società , bensì a un' altra variabile presa in considerazione , quale quella dell' attività economica esercitata .
econo05 Infatti , nel 2000 , in Italia , il totale delle società di capitali in utile civilistico con reddito imponibile positivo erano pari a 284.129 , mentre quelle con reddito imponibile negativo 65.221 .
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