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Quella
del vecchio era una faccia conosciuta , uno di quartiere , anche se Tommaso per la prima volta lo vedeva uscire dal portone di quello che doveva essere il palazzo in cui abitava .
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E così ,
quella
notte , Giulia aveva pensato che forse c'era qualcosa che avrebbe potuto fare .
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Quel
pensiero , all' inizio , le era sembrato assurdo perché per lei le preghiere erano come i compiti , qualcosa che bisognava fare perché qualcuno ti diceva di farlo e controllava che lo facessi .
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Non le sarebbe mai venuto in mente di fare un esercizio di matematica in più , per quanto
quella
materia le piacesse , oltre a quelli che la professoressa assegnava come compito a casa .
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Non le sarebbe mai venuto in mente di fare un esercizio di matematica in più , per quanto quella materia le piacesse , oltre a
quelli
che la professoressa assegnava come compito a casa .
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Fu
quella
notte che Gesù , per Giulia , smise di essere una cosa da studiare e diventò una persona .
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In
quel
breve dialogo Giulia aveva esaurito tutto quello che sentiva di dire , ma era stato sufficiente a tranquillizzarla e ritrovò la pace .
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Quando oggi Giulia ripensa a
quella
sua prima preghiera compiuta senza che nessuno gliela imponesse la associa sempre alla geometria dei solidi .
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Nella prima parte di
quella
notte Giulia non era che una bambina disperata che si sentiva schiacciata su due dimensioni , una superficie piatta incapace di alzarsi .
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Una terza dimensione di cui , fino a
quel
giorno , ignorava l' esistenza .
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Astrid ride , fa cadere la testa in avanti tra le mani chiuse come in preghiera , poi rialza il volto davanti all' uomo ,
quel
sorriso che ora è solo un taglio di luce , non più il grande terrore della notte prima .
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Nessuna ragazza riesce a resistere alla visione di
quel
bagno .
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creat11 |
" Uno di loro mi ha chiesto se volevo entrare anch'io in
quella
cosa .
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