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La facoltà di produzione di documenti non
può
essere esercitata all' udienza di trattazione , perché in questo modo si lederebbe il diritto alla difesa della controparte , la quale si troverebbe , per la prima volta , a dover conoscere di tali nuovi elementi , a dover prendere posizione su di essi tardivamente .
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In effetti , il confine tra prova nuova e documento nuovo
può
apparire assai labile e di difficile interpretazione .
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A ciò si deve aggiungere che , a differenza di quanto disposto dall' articolo 345 u.c.c.p.c. , come modificato dall' articolo 53 della legge 535 / 90 , secondo cui " non sono ammessi nuovi mezzi di prova , salvo che il collegio non li ritenga indispensabili ai fini della decisione della causa ovvero che la parte dimostri di non aver
potuto
proporli nel giudizio di primo grado per causa ad essa non imputabile " , l' articolo 58 del Dlgs 546 / 92 non prevede tale limitazione e , di conseguenza , estende al massimo la facoltà di produzione documentale nuova in secondo grado .
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Inutilizzabilità dei documenti in ipotesi di accertamento a seguito di invio di questionario ( invito ) Il principio dell' inutilizzabilità dei documenti in ipotesi di accertamento a seguito di invio di questionario trae origine normativa dall' articolo 32 del Dpr 600 / 73 relativo ai
poteri
degli uffici finanziari .
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I commi aggiunti sono i seguenti : comma 3 " le notizie ed i dati non addotti e gli atti , i documenti , i libri ed i registri non esibiti o non trasmessi in risposta agli inviti dell' ufficio non
possono
essere presi in considerazione a favore del contribuente , ai fini dell' accertamento in sede amministrativa e contenziosa .
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Di ciò l' ufficio deve informare il contribuente in sede amministrativa contestualmente alla richiesta " comma 4 " le cause di inutilizzabilità previste dal terzo comma non operano nei confronti del contribuente che depositi in allegato all' atto introduttivo del giudizio di primo grado in sede contenziosa le notizie , i dati , i documenti , i libri ed i registri , dichiarando comunque contestualmente di non aver
potuto
adempiere alle richieste degli uffici per causa a lui non imputabile " .
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La portata innovativa della disposizione è evidente : in ipotesi di attività preventiva e preparatoria all' accertamento da parte dell' ufficio , il contribuente ha la facoltà di provare le sue ragioni e depositare documenti , istanze e quant'altro
possa
essere utile per giustificare la propria posizione verso le richieste del fisco .
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Tale attività deve svolgersi in contraddittorio con l' Amministrazione e ha lo scopo di evitare all' Amministrazione finanziaria di porre in essere avvisi di accertamento quando essi
potrebbero
essere infondati e difficilmente difendibili in eventuali sedi giurisdizionali , e di consentire al contribuente di predisporre in tempo utile tutte le sue difese .
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Da tale impostazione discende che l' avviso di accertamento ha natura di provocatio ad opponendum e che non vi
possano
essere preclusioni , connesse a norme sostanziali , al diritto alla difesa .
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32 e 33 del detto decreto , né
potendosi
estendere all' accertamento delle imposte sui redditi la preclusione , posta in materia di IVA dall' art .
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In definitiva , la suprema Corte ha ritenuto non operante la decadenza di produzione probatoria in sede contenziosa ( senza , tuttavia specificare , se tale produzione
possa
avvenire anche in secondo grado ) .
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argomenta ex articolo 7 del Dlgs 546 / 92 , ritenendo che le commissioni tributarie
possono
chiedere informazioni , chiarimenti e produzione di documenti al fine di conoscere meglio i fatti rilevanti .
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Considerazioni conclusive In definitiva si
possono
trarre le seguenti conclusioni : il principio di cui all' articolo 58 del Dlgs 546 / 92 è norma di carattere generale e trova applicazione in combinato disposto con l' articolo 7 del medesimo decreto legislativo il principio di cui all' articolo 32 del Dpr 600 / 73 , come modificato dall' articolo 25 della legge 28 / 99 , introduce un meccanismo nuovo , alla luce del quale il contribuente , prima di ricevere l' eventuale avviso di accertamento , ha facoltà di instaurare un contraddittorio con l' Agenzia delle Entrate tale contraddittorio introduce nel nostro sistema un termine
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con l' articolo 7 del medesimo decreto legislativo il principio di cui all' articolo 32 del Dpr 600 / 73 , come modificato dall' articolo 25 della legge 28 / 99 , introduce un meccanismo nuovo , alla luce del quale il contribuente , prima di ricevere l' eventuale avviso di accertamento , ha facoltà di instaurare un contraddittorio con l' Agenzia delle Entrate tale contraddittorio introduce nel nostro sistema un termine ambivalente che ha natura decadenziale ( opera fino alla presentazione del ricorso in primo grado ) la norma di cui all' articolo 32 del Dpr 600 / 73
può
essere considerata una deroga al criterio generale di cui all' articolo 58 del Dlgs 546 / 92 in questo modo viene garantito il diritto alla difesa del contribuente e , contestualmente , l' Amministrazione può esercitare in modo più corretto il ricorso al metodo induttivo sulla base del preventivo contraddittorio con la parte con questo criterio non sarebbero più consentite ai contribuenti " tattiche dilatorie " a danno dell' erario .
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nuovo , alla luce del quale il contribuente , prima di ricevere l' eventuale avviso di accertamento , ha facoltà di instaurare un contraddittorio con l' Agenzia delle Entrate tale contraddittorio introduce nel nostro sistema un termine ambivalente che ha natura decadenziale ( opera fino alla presentazione del ricorso in primo grado ) la norma di cui all' articolo 32 del Dpr 600 / 73 può essere considerata una deroga al criterio generale di cui all' articolo 58 del Dlgs 546 / 92 in questo modo viene garantito il diritto alla difesa del contribuente e , contestualmente , l' Amministrazione
può
esercitare in modo più corretto il ricorso al metodo induttivo sulla base del preventivo contraddittorio con la parte con questo criterio non sarebbero più consentite ai contribuenti " tattiche dilatorie " a danno dell' erario .
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