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Arruolato nella Marina Imperiale , combatté nel Pacifico , provando sulla carne e nelle viscere che significa uccidere per non essere uccisi , aggredire per non subire , esercitare l' intelligenza contro
invece
che per , patire le ferite e il rischio d' amputazioni , imporsi di stare sveglio per non avere incubi , soffrire la sete e la fame , essere naufraghi e aspettarsi di diventare bersaglio del nemico o pasto per i pesci e , soprattutto , dover convivere giorno e notte con la paura , che toglie il fiato , sporca la divisa , priva d' ogni dignità .
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Erika e i suoi figli sopportarono
invece
le privazioni d' una città dove mancava quasi tutto e nella quale era possibile procurarsi qualcosa solo al mercato nero o al prezzo di estenuanti file a causa del razionamento .
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E ogni volta che l' allarme cessava ed erano tutti vivi , le lacrime rapprese finalmente traboccavano dalle ciglia e poteva piangere di sollievo , in silenzio , fino a casa Il bombardamento peggiore fu quello del 10 marzo 1945 , quando davvero temette il peggio :
invece
si salvarono , almeno loro , i più giovani .
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Invece
aveva pensato a sé , prima .
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Kyoto
invece
fu risparmiata e solo molto più tardi si seppe che in origine il bersaglio dell' atomica doveva essere lei , l' antica gloriosa capitale , a cui poi furono preferite Hiroshima e Nagasaki .
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Quando
invece
si ritrovarono , la prima impressione che provarono entrambi fu Che cambiamento !
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Non che l' avesse dimenticata , tutt' altro , ma i suoi versi ,
invece
di scriverli su un foglio di carta , l' aveva tracciati in qualche meandro spiegazzato del cuore , in attesa di recuperarli , un giorno , quando ne avesse avuto il tempo .
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Ora , sopravvissuto alla catastrofe bellica e atomica , approdato come un Ulisse ammaccato alla sua Itaca di affetti e di autentici valori , ormai quarantasettenne e con i primi capelli bianchi , aveva capito di doversi dedicare , con la stessa determinazione di una missione da compiere , a quello che da sempre aveva desiderato coltivare e che
invece
aveva trascurato , come un giardino prezioso lasciato invadere dalle erbacce , la poesia .
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