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econo18 Tale limite , si ricorda , è fissato in 2.840,51 euro .
econo18 Il lavoro autonomo abituale L' analisi sul concetto dell' abitualità delle prestazioni di lavoro autonomo per natura o in senso stretto , non può che essere condotta distinguendo la situazione di chi è iscritto in albi , elenchi , ruoli o registri professionali e imprenditoriali in genere , da quella dei non iscritti .
econo18 Al di fuori di tale situazione , e cioè in presenza di attività per le quali non sia prescritta l' iscrizione in albi o elenchi ufficiali , stabilire invece se l' attività sia o meno abituale diventa un problema di più difficile soluzione , in quanto non esistono regole o parametri quantitativi fiscali che consentono di individuare in maniera netta le differenza che distinguono le attività abituali da quelle occasionali .
econo18 È inoltre previsto che , in alternativa ai registri Iva , le registrazioni cumulative possano essere effettuate su appositi prospetti di cui ai decreti ministeriali dell' 11 e 12 febbraio 1997. Il regime supersemplificato agevola , tuttavia , solo sotto il profilo contabile , prevedendo per tutto il resto ( tassazione Irpef e regole di determinazione del reddito d' impresa o di lavoro autonomo e dell' Iva , compreso l' obbligo dei versamenti periodici Iva ) le stesse regole sostanziali del regime semplificato e , quindi , tassazione ordinaria Irpef e determinazione analitica del reddito e dell' Iva e cioè con spese e Iva assolta sulle
econo18 E infatti : 1. chi è in contabilità ordinaria compila il quadro RF del modello Unico ; si parte , cioè , dall' utile o perdita derivante dal bilancio di esercizio secondo le regole della ragioneria a cui si applicano le variazioni in aumento e in diminuzione , previste dalla normativa fiscale di cui agli articoli 56 e seguenti del Tuir , tramite appunto il predetto quadro RF del modello Unico .
econo18 Ciò significa , in buona sostanza , che anche i contributi previdenziali , pur ricollegabili allo svolgimento dell' attività imprenditoriale o di lavoro autonomo , non possono essere inclusi nei quadri RG o RE ; essi , infatti , sono da riferire alla sfera personale del contribuente e pertanto da indicare esclusivamente nel quadro RP dedicato agli oneri deducibili dal reddito complessivo ( si veda risoluzione n. 79 / E dell' 8 marzo 2002 ) .
econo18 Orbene , nonostante sul tema in esame ultimamente si sia innestato anche l' aspetto contributivo , sul piano fiscale nulla sembra essere cambiato ; rimangono pertanto valide le puntualizzazioni fino a ora effettuate dall' Amministrazione finanziaria a partire da quella , ribadita in più occasioni , che , essendo incerta la distinzione tra abitualità e occasionalità , la valutazione circa l' esistenza dell' uno o dell' altro elemento deve essere fatta caso per caso sulla base delle fattispecie concrete che di volta in volta vengono in considerazione , non esistendo cioè soluzioni a priori .
econo18 E infatti : 1. chi è in contabilità ordinaria compila il quadro RF del modello Unico ; si parte , cioè , dall' utile o perdita derivante dal bilancio di esercizio secondo le regole della ragioneria a cui si applicano le variazioni in aumento e in diminuzione , previste dalla normativa fiscale di cui agli articoli 56 e seguenti del Tuir , tramite appunto il predetto quadro RF del modello Unico .
econo18 Nulla vieta però di imputare nel conto economico i componenti positivi e negativi di reddito , seguendo direttamente le regole fiscali per ovviare appunto a queste variazioni in dichiarazione 2. chi è invece in contabilità semplificata effettua la predetta analitica differenza direttamente attraverso il quadro RG del modello Unico , applicando le regole specifiche contenute nell' articolo 66 del Tuir .
econo18 L' idea di fondo dei regimi speciali è invece la possibilità , per le piccole attività imprenditoriali e di lavoro autonomo , di fare i conti anche senza la contabilità , senza cioè essere obbligati a tenere scritture contabili in cui annotare i documenti uno per uno , così come previsto per i suddetti regimi " istituzionali " del semplificato e dell' ordinario .
econo18 Per valutare , in definitiva , quale regime conviene scegliere quando si apre la partita Iva , si può fare l' esempio di un professionista che inizia l' attività il 1° gennaio 2006 con volume dì affari annuo di 6-mila euro , che ha diritto alla no tax area di 4.500 euro , non ha oneri deducibili o detraibili e non ha sostenuto alcuna spesa inerente l' attività professionale ( reddito = volume d' affari ) .
econo18 Nulla vieta però di imputare nel conto economico i componenti positivi e negativi di reddito , seguendo direttamente le regole fiscali per ovviare appunto a queste variazioni in dichiarazione 2. chi è invece in contabilità semplificata effettua la predetta analitica differenza direttamente attraverso il quadro RG del modello Unico , applicando le regole specifiche contenute nell' articolo 66 del Tuir .
econo18 La determinazione e rappresentazione in dichiarazione del reddito di lavoro autonomo o d' impresa , in particolare , avviene secondo le seguenti modalità : i lavoratori autonomi applicano sempre le regole di cui all' articolo 54 del Tuir , e , quindi , la differenza analitica tra compensi e spese effettive , salvo le componenti predeterminate forfetariamente , direttamente nel quadro RE del modello Unico anche per gli imprenditori rileva la predetta differenza analitica dei ricavi e costi effettivi , salvo le componenti predeterminate forfetariamente .
econo18 Ma la rappresentazione in dichiarazione è diversa .
econo18 E infatti : 1. chi è in contabilità ordinaria compila il quadro RF del modello Unico ; si parte , cioè , dall' utile o perdita derivante dal bilancio di esercizio secondo le regole della ragioneria a cui si applicano le variazioni in aumento e in diminuzione , previste dalla normativa fiscale di cui agli articoli 56 e seguenti del Tuir , tramite appunto il predetto quadro RF del modello Unico .
econo18 La possibilità infatti di scomputo successivo delle perdite in diminuzione del relativo reddito di categoria , ma non oltre il quinto periodo di imposta , è riconosciuta solo agli imprenditori in regime ordinario per scelta o per obbligo .
econo18 Per espressa previsione legislativa , il reddito in esame , pur non partecipando alla formazione del reddito complessivo , rileva tuttavia ai fini della determinazione del limite di reddito per considerare fiscalmente a carico il familiare imprenditore o lavoratore autonomo che si avvale del regime sostitutivo in questione .
econo18 Orbene , nonostante sul tema in esame ultimamente si sia innestato anche l' aspetto contributivo , sul piano fiscale nulla sembra essere cambiato ; rimangono pertanto valide le puntualizzazioni fino a ora effettuate dall' Amministrazione finanziaria a partire da quella , ribadita in più occasioni , che , essendo incerta la distinzione tra abitualità e occasionalità , la valutazione circa l' esistenza dell' uno o dell' altro elemento deve essere fatta caso per caso sulla base delle fattispecie concrete che di volta in volta vengono in considerazione , non esistendo cioè soluzioni a priori .
econo18 Ma tali prove devono essere concrete e non basarsi semplicemente sul numero limitato delle operazioni poste in essere , in quanto questo modo di argomentare spesso finisce per costituire un paravento all' evasione , nel senso che la prestazione qualificata dall' interessato come lavoro autonomo occasionale potrebbe in realtà essere l' unica non occultabile in mezzo a un gran numero di operazioni " in nero " .
econo18 Con ciò non si vuole certo dare un valore eccessivo a elementi di carattere formale : si vuol solo dire che l' effettuazione anche di una sola operazione , in presenza delle cennate iscrizioni , potrebbe integrare l' esercizio di una abituale attività economica , in quanto il soggetto , avendo richiesto l' iscrizione , sembra dimostrare , fino a prova contraria , di essere programmaticamente rivolto al lavoro in proprio , anche se non esclusivo , e di aver posto in essere un minimum di atti preparatori allo svolgimento di un' attività auto-organizzata e abituale .
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