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In alcuni casi , segnalati da Frederic Debuyst , in particolare , la ricerca della semplicità e della sobrietà " familiare "
è
stata sviluppata in modo omogeneo e coerente a tutti i livelli .
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Autore di articoli pubblicati su riviste specializzate nel settore " arte , architettura e liturgia , beni culturali e musei "
è
promotore di ricerche , pubblicazioni , corsi di formazione e convegni a livello nazionale e internazionale sulla progettazione e l' adeguamento liturgico di chiese .
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L' adozione del concorso , uno strumento che consente una ricerca trasparente e consapevole di progetti di qualità , stenta ancora ad affermarsi ,
è
cosa rara in Italia .
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Inoltre occorre segnalare che in questo periodo accanto a edifici religiosi voluti dalle istituzioni religioni e dalle confessioni tradizionalmente presenti in Europa , cristiani delle diverse confessioni ed ebrei ,
sono
state costruite anche moschee e templi per altre religioni .
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Attualmente , di fatto ,
è
in corso una rivalutazione complessiva delle intuizioni di Lercaro .
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Ma forse ,
è
lo stesso sogno civile di costruire la città che è venuto meno , lasciando spazio alla frammentarietà priva di disegno .
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Nei tempi brevi , cioè negli anni 70 l' eredità di Lercaro , infatti ,
è
stata raccolta con moderazione e in misura assai modesta .
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A proposito dell' esperienza europea , che conosco meno rispetto a quella italiana ,
sono
in grado di formulare una valutazione molto schematica .
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In entrambe , valutando le vicende degli ultimi 40 anni in prospettiva storica , la risposta , a mio parere ,
è
nel complesso positiva .
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Giancarlo Santi , laureato in architettura e licenziato in teologia ,
è
ordinato sacerdote della Diocesi di Milano nel 1972. Dal 1979 al 1994 è direttore dell' Ufficio beni culturali e arte sacra della Curia di Milano e dal 1995 al 2005 è direttore dell' Ufficio nazionale dei beni culturali ecclesiastici della C.E.I. Membro della Pontificia Commissione dei beni culturali della Chiesa dal 2000 al 2009 , presidente dell' Associazione Musei Ecclesiastici Italiani dal 2001 al 2005 , e dal 2010 : è docente a contratto presso l' Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dall' anno accademico 2005-2006 .
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Come regola , infatti , le più significative innovazioni avvengono nell' ambito delle architetture religiose speciali ( esemplari , da questo punto di vista ,
sono
la chiesa di Ronchamp di Le Corbusier , che non a caso è un santuario e , in Italia , la chiesa dell' autostrada di Michelucci che è di committenza pubblica , non ecclesiastica , si avvicina alla tipologia del santuario ; comunque non è una chiesa parrocchiale ) mentre le architetture più comuni e diffuse , come i complessi parrocchiali , sembrano meno sensibili al cambiamento e risentono delle innovazioni a seguito di scambi inevitabili che andrebbero analizzati attentamente .
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Era
un vescovo educatore di giovani .
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È
penetrata a fondo e , come un seme buono , ha saputo dare frutti in tempi medi e lunghi ; non subito , però .
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È
successivo alla conclusione della esperienza di Giacomo Lercaro ( 1891 - 1976 ) a Bologna , città della quale fu arcivescovo dal 1952 al 1968. Come è noto il cardinale animò da protagonista una fase splendida ma breve nel dialogo tra Chiesa e architettura contemporanea in Italia e in Europa a cavallo del Concilio Vaticano II .
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Nella storia e nella cronaca della Chiesa cattolica non risulta che il 1970
sia
considerata una data particolarmente significativa .
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Giancarlo Santi , laureato in architettura e licenziato in teologia , è ordinato sacerdote della Diocesi di Milano nel 1972. Dal 1979 al 1994
è
direttore dell' Ufficio beni culturali e arte sacra della Curia di Milano e dal 1995 al 2005 è direttore dell' Ufficio nazionale dei beni culturali ecclesiastici della C.E.I. Membro della Pontificia Commissione dei beni culturali della Chiesa dal 2000 al 2009 , presidente dell' Associazione Musei Ecclesiastici Italiani dal 2001 al 2005 , e dal 2010 : è docente a contratto presso l' Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dall' anno accademico 2005-2006 .
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Giancarlo Santi , laureato in architettura e licenziato in teologia , è ordinato sacerdote della Diocesi di Milano nel 1972. Dal 1979 al 1994 è direttore dell' Ufficio beni culturali e arte sacra della Curia di Milano e dal 1995 al 2005
è
direttore dell' Ufficio nazionale dei beni culturali ecclesiastici della C.E.I. Membro della Pontificia Commissione dei beni culturali della Chiesa dal 2000 al 2009 , presidente dell' Associazione Musei Ecclesiastici Italiani dal 2001 al 2005 , e dal 2010 : è docente a contratto presso l' Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dall' anno accademico 2005-2006 .
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Giancarlo Santi , laureato in architettura e licenziato in teologia , è ordinato sacerdote della Diocesi di Milano nel 1972. Dal 1979 al 1994 è direttore dell' Ufficio beni culturali e arte sacra della Curia di Milano e dal 1995 al 2005 è direttore dell' Ufficio nazionale dei beni culturali ecclesiastici della C.E.I. Membro della Pontificia Commissione dei beni culturali della Chiesa dal 2000 al 2009 , presidente dell' Associazione Musei Ecclesiastici Italiani dal 2001 al 2005 , e dal 2010 :
è
docente a contratto presso l' Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dall' anno accademico 2005-2006 .
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Nel complesso la linea seguita è quella " media " ;
è
stata abbandonata la via del monumento urbano a favore di una presenza nell' ambito delle città e dei piccoli centri decisamente non trionfalista ; sono stati evitati gli eccessi tecnologici e formalisti ; dopo una breve sperimentazione è stata abbandonata la scelta dell' edificio multiuso ; viene esclusa la linea dell' anonimato .
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Nel complesso la linea seguita è quella " media " ; è stata abbandonata la via del monumento urbano a favore di una presenza nell' ambito delle città e dei piccoli centri decisamente non trionfalista ;
sono
stati evitati gli eccessi tecnologici e formalisti ; dopo una breve sperimentazione è stata abbandonata la scelta dell' edificio multiuso ; viene esclusa la linea dell' anonimato .
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