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artmu03 Nel 1675 ricoprì la carica di maestro di cappella nella cattedrale di Brescia , città in cui esordì come operista , ma nel 1690 , attratto dalla città lagunare , era di nuovo in San Marco a Venezia come secondo organista e , dal 1692 , come vice maestro della cappella .
artmu03 Nel 1675 ricoprì la carica di maestro di cappella nella cattedrale di Brescia , città in cui esordì come operista , ma nel 1690 , attratto dalla città lagunare , era di nuovo in San Marco a Venezia come secondo organista e , dal 1692 , come vice maestro della cappella .
artmu03 Fu pure direttore del coro nel Conservatorio degli Incurabili , almeno dal 1697 al 1718. Morì a Venezia nel 1723. Carlo fu uno dei fondamentali compositori veneziani , insieme con Sartorio , Legrenzi e altri posteriori a Cavalli e a Cesti , ma si distinse anche come uno dei più industriosi propagatori dell' opera veneziana di stampo prettamente eroicomico in ambito europeo , riuscendo ad ottenere una fama maggiore addirittura dello stesso Alessandro Scarlatti : infatti i suoi lavori teatrali , circa un' ottantina , si allestirono soprattutto a Venezia , nell' arco di tempo compreso fra il 1680 e il 1720 , ma anche in altre città italiane e nei centri
artmu03 Le arie vengono caratterizzate per lo più da un frequente ricorso all' unisono di canto e violini , senza un ulteriore accompagnamento : questa peculiarità è la concretizzazione del " moderno " in quell'epoca , detto stile tardo-veneziano e primo-napoletano : è possibile averne un esempio nell' aria cantata dalla supplice Termanzia a Onorio nell' atto I " Chi ben ama " , dove la voce si appoggia al sostegno degli interventi di appena 4 violini in luogo dei bassi .
artmu03 Un' altra aria , sempre tratta dall' opera ONORIO IN ROMA , cantata da Placidia nel secondo Atto , colpisce per l' ingegnosità della ben architettata disposizione strumentale , basata sul contrasto fra il " Concertino dentro la scena " ( si trattava probabilmente di 3 strumenti a fiato ) e del " Concerto grosso " davanti ad essa , esercitante funzione concertante e d' appoggio alla voce : questo gioco presenta piacevoli effetti d' eco , confermando che anche Carlo Pollarolo , assieme ad Alessandro Stradella , fu uno dei pionieri nell' impiantare nell' opera teatrale i principi del concerto grosso e del solistico nell' orchestra
artmu03 ONORIO IN ROMA presenta un' altra aria degna della maggior capacità creativa di Carlo Pollaiolo : Siamo nel Terzo Atto e il protagonista , afflitto dal lato sia politico per il vacillare dell' impero sia dal lato sentimentale per l' infedeltà di Termanzia , canta un' aria " da sonno " che si sostanzia in un accompagnamento meramente armonico a valori uniformi , ribattuti e molto ostinati , composto da 3 corde , prive di cembalo , in cui si inserisce il declamato lamentoso , affannosamente segmentato da pause ricorrenti .
artmu03 ONORIO IN ROMA presenta un' altra aria degna della maggior capacità creativa di Carlo Pollaiolo : Siamo nel Terzo Atto e il protagonista , afflitto dal lato sia politico per il vacillare dell' impero sia dal lato sentimentale per l' infedeltà di Termanzia , canta un' aria " da sonno " che si sostanzia in un accompagnamento meramente armonico a valori uniformi , ribattuti e molto ostinati , composto da 3 corde , prive di cembalo , in cui si inserisce il declamato lamentoso , affannosamente segmentato da pause ricorrenti .
artmu03 , lo stile francese , soprattutto di Lully , nell' opera ONORIO IN ROMA , ne sono esempio : il colore timbrico di un oboe che , in alternanza con gli archi , diffonde in un' altra aria di Onorio , celebrante la pace con i Goti ; la pacata spigliatezza di quella specie di vaudeville , su testo francese ( probabile eco di ciò che si cantava allora alla commédie italienne di Parigi ) , cui dà voce l' innamorata Termanzia contemplando Onorio addormentato ; il ballo in forma di ciaccona danzata e cantata alla fine del Terzo Atto dalla globalità degli 8 personaggi .
artmu03 FARAMONDO del 1699 che invece si distingue nella sua intonazione espressiva , dalla compresenza di elementi di enorme solennità da un lato e danzante galanteria dall' altro e , per quanto concerne il lato strumentale , da suggestivi Schleifer violinistici di conio francese e dall' ampia intervallistica e da accompagnamento unisoni .
artmu03 FARAMONDO del 1699 che invece si distingue nella sua intonazione espressiva , dalla compresenza di elementi di enorme solennità da un lato e danzante galanteria dall' altro e , per quanto concerne il lato strumentale , da suggestivi Schleifer violinistici di conio francese e dall' ampia intervallistica e da accompagnamento unisoni .
artmu03 FARAMONDO del 1699 che invece si distingue nella sua intonazione espressiva , dalla compresenza di elementi di enorme solennità da un lato e danzante galanteria dall' altro e , per quanto concerne il lato strumentale , da suggestivi Schleifer violinistici di conio francese e dall' ampia intervallistica e da accompagnamento unisoni .
artmu03 LUCIO VERO del 1700 , la cui fortuna fu decretata anche dall' armonico libretto di Zeno .
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