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I viaggi sono stati sempre una ricerca di conferme di zone del pensiero , come quando vado a Napoli , lì trovo una conferma , mi sento
bene
, mi dilato , sto tranquillo .
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Se viene uno e ti dice : " fammi una casa , tutt' intorno ci sono uccelli , e poi ho tre bambini , e poi c'è la galleria e quindi devo tenere in esposizione i quadri per i clienti " , ti preoccupi di fargli una casa dove viva
bene
, i bambini li ho messi in una casetta separata , gli uccelli pure , poi lui è un po' megalomane e ha esagerato le dimensioni , però la casa quando tu viaggi quasi non la vedi , perché è dentro i boschi .
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Non so se è
bene
o male , ma è così .
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Noi siamo agli antipodi , va
bene
, non si ferma niente , ma dentro una nuova cultura si possono esaminare nuovi atteggiamenti , non è detto che si debba accettare tutto .
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Tu vivi ma sai già che puoi anche morire , non so
bene
, c'è sempre questo duplice pensiero che porta a immaginare che tutto è instabile ; non c'è niente di definitivo , neanche l' acciaio inossidabile , niente niente niente niente , la vita è instabilità , e io tengo conto di questo nel disegnare .
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Il committente deve essere uno che conosci
bene
, e lui deve conoscere te .
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È talmente vasta questa cultura indiana , questa civiltà , questo modo di essere , questo teatro indiano e uno dice : ci può essere un altro modo , ci può essere un mondo di colori , qui non c'è , lì c'è , quindi ci può essere ; ci può essere , mettiamo , un altro modo di trattare i fiori , certo qui si mettono in un vaso e lì si buttano per terra o nel fiume , o un altro modo di morire , un altro modo di nascere , non so
bene
, ma ci possono essere altri modi di vivere .
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artar05 |
si vede da come erano disegnati o trattati ,
bene
lì c'è una conferma che un' intera civiltà è esistita considerando con molta cura e con molta concentrazione il disegno e la presenza degli oggetti , pochi ma importanti .
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