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Ritenne il lavoro di restauratore più consono
al
suo essere , quello che poteva gratificarlo più dell' ideazione di un soggetto ; metter mano alle tavole e alle tele dipinte secoli fa da grandi Maestri lo esaltava , rafforzava le sue convinzioni sull' eternità del Bello .
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Ritenne il lavoro di restauratore più consono al suo essere , quello che poteva gratificarlo più dell' ideazione di un soggetto ; metter mano
alle
tavole e alle tele dipinte secoli fa da grandi Maestri lo esaltava , rafforzava le sue convinzioni sull' eternità del Bello .
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Ritenne il lavoro di restauratore più consono al suo essere , quello che poteva gratificarlo più dell' ideazione di un soggetto ; metter mano alle tavole e
alle
tele dipinte secoli fa da grandi Maestri lo esaltava , rafforzava le sue convinzioni sull' eternità del Bello .
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Gli studi approfonditi effettuati sul pittore da Susanna Ragionieri e Carlo Milic ( a loro si aggiunge una testimonianza della compagna Jeanne ) per la monografia della mostra edita da Skira-Milano , contribuiranno ad avvicinarci con ulteriori fondamentali delucidazioni
all'
opera di quest' artista che il destino volle giuliano passeggero .
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Intraprese gli studi classici , ma contemporaneamente la famiglia gli fece frequentare la scuola di pittura di Zangrando e di Grimani , pittori che gli diedero semplicemente qualche consiglio , ma che egli ebbe modo di vedere
all'
opera .
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Dopo l' efficace apprendistato con alcuni dei migliori rappresentanti della scuola triestina , la sua maturazione si realizzò in riva
all'
Arno .
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Gli ottimi risultati conseguiti
all'
Accademia gli consentirono di vincere una borsa di studio per un viaggio a Roma che compì nel 1917 ; nel suo ritorno in Toscana passò per Orvieto città nella quale soggiornava Croatto e non è escluso si recasse là proprio per incontrarlo .
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Si diplomò
all'
Accademia di Belle Arti e frequentò la Scuola Libera del Nudo ; gli furono presto riconosciuti i meriti ( D. Trentacoste lo considerò un talento !
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Dal 1916
al
1918 espose a Firenze , Forte dei Marmi , Viareggio , Milano e Bologna .
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L' attività del periodo toscano fu frenetica : a Siena ammirò l' importante Collezione Colucci e senza mai trascurare l' apprendimento dei classici , guardò con particolare attenzione
al
misticismo d' alcuni artisti belgi .
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Compì ripetuti vagabondaggi in questa regione , dipinse sui colli senesi , disegnò molto a San Giminiano e a Monteoliveto dove trascorse giorni d' austera solitudine in un convento ; mai pago dei risultati raggiunti , dedicò pure parecchio tempo
all'
incisione con il desiderio di approfondirne le varie tecniche .
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Nel 1920 fu vincitore del Concorso Stibbert con Il trittico del Calvario ; a Trieste tenne una mostra personale
alla
Galleria Michelazzi , espose alla Permanente ed ebbe pure una mostra di soli ritratti : fu il momento della XII Esposizione Internazionale di Venezia e Marchig portò un Trittico .
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Nel 1920 fu vincitore del Concorso Stibbert con Il trittico del Calvario ; a Trieste tenne una mostra personale alla Galleria Michelazzi , espose
alla
Permanente ed ebbe pure una mostra di soli ritratti : fu il momento della XII Esposizione Internazionale di Venezia e Marchig portò un Trittico .
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Espose
alla
Prima Biennale Nazionale di Napoli , ma si manifestò nel suo animo un profondo cambiamento interiore : gli interessi personali si orientarono all' uomo , alla commedia della vita .
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Espose alla Prima Biennale Nazionale di Napoli , ma si manifestò nel suo animo un profondo cambiamento interiore : gli interessi personali si orientarono
all'
uomo , alla commedia della vita .
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Espose alla Prima Biennale Nazionale di Napoli , ma si manifestò nel suo animo un profondo cambiamento interiore : gli interessi personali si orientarono all' uomo ,
alla
commedia della vita .
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Nel 1922 presentò
alla
XIII Biennale Veneziana La danzatrice orientale e fu scandalo , ma anche a Brera : oscillò fra ascetismo e sensualità alternando i due temi sulla tela .
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Partecipò
alla
Quadriennale di Torino e ritornò a Venezia ( XIV Biennale ) .
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Dal 1925
al
1939 lavorò nello studio di Lungarno Guicciardini che aveva sistemato nella navata di una chiesa sconsacrata : questo studio gli ispirò diverse tele espressive .
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Con Resurrezione di Lazzaro , opera di gran formato , riprese il tema religioso : ancora una volta lo alternò
ai
nudi femminili , ai ritratti , alle puntesecche .
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