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594 c.p. con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a 516 euro ( reclusione fino a un anno o multa fino
a
1.032 euro se l' offesa consiste nell' attribuzione di un fatto determinato ) .
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727 c.p. punisce con l' arresto fino a un anno o con l' ammenda da 1.000
a
10.000 euro chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività .
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Il maltrattamento di animali viene punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000
a
15.000 euro .
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674 c.p. con l' arresto fino a un mese o con l' ammenda fino
a
206 euro : come nel caso delle esalazioni maleodoranti provenienti da numerosi cani che una persona deteneva in un terreno comune adiacente alla propria abitazione ( Cass .
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672 c.p. prevede l' illecito amministrativo di omessa custodia e malgoverno di animali , un tempo considerato reato , punendo con la sanzione amministrativa da 25
a
258 euro chi lascia liberi , o non custodisce con le debite cautele , animali pericolosi da lui posseduti , o ne affida la custodia a persona inesperta .
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659 c. p. con l' arresto fino a tre mesi o con l' ammenda fino
a
309 euro .
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594 c.p. con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino
a
516 euro ( reclusione fino a un anno o multa fino a 1.032 euro se l' offesa consiste nell' attribuzione di un fatto determinato ) .
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Lo stesso dicasi se si prende
a
calci un cane per futili motivi , anche se non si provocano lesioni : a realizzare il reato è pertanto sufficiente una sofferenza , in quanto la norma mira a tutelare gli animali quali esseri viventi capaci di percepire con dolore comportamenti non ispirati a simpatia , compassione e umanità .
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La stessa pena ( ma non l' aumento di cui sopra ) si applica
a
chi somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate , o li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla loro salute .
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Riportiamo le figure criminose che possono coinvolgere questo amico a quattro zampe ,
a
cominciare dalla violazione statisticamente più ricorrente : il disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone .
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Taluni comportamenti dell' animale , del tutto naturali ma tenuti nel luogo o nel momento sbagliato , possono scaldare gli animi delle persone e indurre
a
commettere il reato di cui sopra .
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Il maltrattamento di animali È imputabile di un vero e proprio reato , il maltrattamento di animali ( art. 544-ter c.p. ) , chi , per crudeltà o senza necessità , cagiona una lesione a un animale , o lo sottopone a sevizie o
a
comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche .
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A
configurare il reato non occorre , nel detentore dell' animale , l' intenzione di arrecare disturbo alla quiete pubblica .
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Imputabile della lesione causata a terzi dall' animale anche il proprietario che lo aveva affidato a persona inidonea
a
controllarlo ( Cass .
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La posizione di garanzia assunta dal proprietario di un cane gli impone l' obbligo di adottare le cautele necessarie a prevenire le prevedibili reazioni dell' animale ; pertanto egli risponde a titolo di colpa delle lesioni cagionate a terzi dallo stesso animale , qualora ne abbia affidato la custodia a persona inidonea
a
controllarlo .
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A maggior ragione la violazione può essere ravvisata nella detenzione impropria ( vale
a
dire senza il rispetto delle più elementari norme igienico-sanitarie ) di animali nella propria abitazione , specialmente nei mesi caldi , come nel caso delle deiezioni liquide di cani lasciati incustoditi su un balcone , che si erano riversate nel sottostante appartamento ( Cass .
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28 / 6 / 2006 , n. 36084 ) nella condotta dell' imputato che ,
a
distanza di tempo , si era lasciato andare ad una scomposta reazione verbale nei confronti del vicino che aveva lasciato il proprio cane libero di fare i suoi bisogni sul balcone , sporcando di conseguenza la sottostante biancheria ; è stata però riconosciuta all' imputato l' attenuante della provocazione .
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Il maltrattamento di animali È imputabile di un vero e proprio reato , il maltrattamento di animali ( art. 544-ter c.p. ) , chi , per crudeltà o senza necessità , cagiona una lesione a un animale , o lo sottopone a sevizie o a comportamenti o
a
fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche .
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Questi comportamenti , inopinatamente declassati da reato
a
illecito amministrativo , possono però sfociare nel reato di lesione colposa , come nel caso del proprietario di un cane di razza doberman che , violando le elementari regole di prudenza nella custodia dell' animale , lo aveva lasciato privo di museruola e di guinzaglio , pur conoscendone l' indole aggressiva , con l' animale che aveva provocato una lesione al proprietario di un cane di razza più piccola , mordendolo mentre cercava di salvaguardare il proprio animale aggredito dall' altro ( Cass .
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L' esistenza del reato dev'essere accertata , caso per caso , da una perizia fonometrica finalizzata a misurare l' intensità e la durata dei rumori , e in ogni caso , parlando di guaiti prolungati o di latrati notturni di cani , è necessario che essi siano idonei ad arrecare , almeno potenzialmente , disturbo ad un numero indeterminato di persone e non ai soli vicini di casa del soggetto cui gli animali appartengono ( Cassazione 9 / 12 / 1999 ) ; questo anche se
a
lamentarsi sia stata una sola persona ( Cass .
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