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Chinese posto ormai di fronte al bivio di un' altrettanto clamorosa uscita dal quadro tenta di aggirare l' ostacolo preferendo aggregare in una non aleatoria combinazione materiali eterogenei , da asservire pur sempre ai motivi e ai significati dell' ideazine pittorica , di un progetto d' elaborazione figurativa che nella pittura sa di trovare la vera ragione d' essere ,
quella
appunto misteriosamente sorgiva di mondi pèossibili , di " visioni " che non potrebbero diversamente manifestarsi .
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1877-78 Molti dei lavori tardi del Bellini hanno già questo carattere : essi sono pieni di
quella
sottile , raffinata poesia che si può esprimere solo in forma e colore .
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B. berenson , Venetian Paintings in America , 1916 Giovanni Bellini non sentì soltanto la poesia realistica dell' anima umana ma bensì
quella
della natura , come forse nessun altro prima di lui .
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Il Giambellino resta invece in
quella
fase platonica del Quattrocento in cui miracolosamente si conciliarono le antitesi del mondo cristiano e pagano .
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Lo scopo di
quella
collocazione mi sembra chiaro : i curatori vogliono farci capire che , dopo aver raccontato 170 anni di fotografia , quella storia finisce e improvvisamente ne comincia un' altra , misteriosa e ancora tutta da scrivere .
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Lo scopo di quella collocazione mi sembra chiaro : i curatori vogliono farci capire che , dopo aver raccontato 170 anni di fotografia ,
quella
storia finisce e improvvisamente ne comincia un' altra , misteriosa e ancora tutta da scrivere .
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E per poco che andate a cercare , troverete decine se non centinaia di libri e articoli e siti Internet che vi spiegano come e perché la fotografia sia stata ormai travolta e stravolta con il passaggio dalla cattura analogica dell' immagine sui granulini di sali d' argento a
quella
digitale attraverso i numerini : " smaterializzazione " , " salto da impronta a codice " , " rottura del legame referenziale " , " disancoramento dalla realtà " , l' immagine che si fa scrittura astratta , mappa senza territorio , immagine senza referente , analogo solo di se stessa , finestra aperta su una finestra aperta ...
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Ci sono ormai 43 miliardi di fotografie in
quella
nuvola , solo calcolando i siti di condivisione .
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Qui non voglio certamente riannodare questi fili sparsi in
quella
zona oscura e affascinante , spesso fertile di emozioni e di immaginazione , che sta tra leggenda e realtà , ma provare a concentrarmi sugli aspetti squisitamente musicali del capolavoro mozartiano e per farlo userò come guida l' interpretazione del Requiem nella lettura intensa e assolutamente personale di un gigante della bacchetta e dell' evoluzione del pensiero musicale quale fu Sergiu Celibidache .
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Quindi Handel non aveva la necessità di ricercare nelle sue composizioni quelle " perfezioni formali " ,
quella
" perizia musicale " , che tanto vengono apprezzate nell' arte bachiana dai musicisti e musicologi attuali .
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Per queste ragioni è poco significativo mettere a confronto le composizioni meno rappresentative di Handel , vale a dire i suoi due unici lavori basati sui testi della Passione secondo Giovanni , la Brockes Passion del 1719 , e l' altra ,
quella
che il Chrysander fa risalire al 1704 , ma che per i biografi moderni sarebbe spuria , forse di Georg Bohm o Mattheson , con uno dei lavori più riusciti di Bach , la Johannespassion .
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artmu02 |
Anche nelle melodie di danza si può osservare il contrasto fra la concezione melodica di Bach e
quella
di Handel .
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L' antitesi fra Bach e Handel può essere in ultima analisi spiegata come
quella
di due grandi individualità dall' atteggiamento psicologico fondamentalmente diverso .
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In sostanza regna , lo stile francese , soprattutto di Lully , nell' opera ONORIO IN ROMA , ne sono esempio : il colore timbrico di un oboe che , in alternanza con gli archi , diffonde in un' altra aria di Onorio , celebrante la pace con i Goti ; la pacata spigliatezza di
quella
specie di vaudeville , su testo francese ( probabile eco di ciò che si cantava allora alla commédie italienne di Parigi ) , cui dà voce l' innamorata Termanzia contemplando Onorio addormentato ; il ballo in forma di ciaccona danzata e cantata alla fine del Terzo Atto dalla globalità degli 8 personaggi .
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Il recitativo era stato scritto con abilità non minore di
quella
con cui era stato eseguito : l' aria era un andante armonicamente molto ricco , un pÒ nello stile delle migliori arie d' opera composte da Handel ai suoi tempi .
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artmu05 |
Dopo aver passeggiato con le due star del momento in suolo Bavarese , Guadagni e Rauzzini , Burney potè assistere
quella
sera ad un concerto da camera , dove dopo l' esibizione di Maria Antonia - di cui sopra i commenti - fu la volta di un brano per viola da gamba , suonato dal Principe Massimiliano , e a ruota fu il turno sia di Guadagni che di Rauzzini .
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Il banco era tenuto dal titolare del teatro che finiva per guadagnare di più con questa attività che con
quella
propria del teatro , allestendo opere e balletti .
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Fino al 1672 , la sua carriera è soprattutto
quella
di un giullare , violinista in soprappiù e bouffon di corte .
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artmu06 |
Con la regolarità del funzionario quale era divenuto , Lully compose dal 1673 sino alla sua morte un' opera l' anno (
quella
del 1672 , LES FESTES DE L' AMOUR ET DE BACCHUS , non fu che un arrangiamento , scritto rapidamente , per fissare una data nell' assunzione del privilegio ) .
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Sebbene gli argomenti fossero essenzialmente religiosi , i suoi oratori non erano inondati di quel tono pietistico che avrebbe richiesto l' austerità delle chiese , ma venivano rappresentati in profane sale da concerto , nei teatri stessi delle sue opere , con tutto quel colore musicale e
quella
enfasi drammatica tipica dell' opera ; con la differenza sostanziale che rispetto all' opera , l' asse portante dello spettacolo si spostò dai pezzi solistici , le arie , a quelli corali .
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