creat34 |
Ti guardo ad occhi sbarrati e
mi
rimandi gli stessi occhi , ma non vedo fiamme dentro i tuoi , vedo acqua , grosse gocce d' acqua che corrono sulla tua bella faccia e cercano le mie fiamme per domarle .
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creat34 |
Ecco il campanello gridi , il campanello , e
mi
scrolli forte per le spalle , ma io non sento .
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creat34 |
Torno a letto e
mi
sdraio con lentezza al tuo fianco .
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creat34 |
Non rispondo ma ti ascolto e lo spero con tutto me stesso , e prego di arrivarci a domani , perché ho tanta paura addosso , perché non riesco nella cosa più semplice che un uomo può fare , perché respirare
mi
sembra un tormento , una prova insormontabile , e vorrei chiederti aiuto , amore mio , aiutami e fammi respirare con la tua bocca e i tuoi polmoni , e faccio uno strano suono mentre provo a dirtelo .
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creat34 |
Riesci a darmi la forza per tentare ancora , e respiro , per due volte respiro , ma
mi
sembrano rantoli , poi non so .
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creat34 |
Invece non ho avuto il coraggio , amore , neppure di guardarti ho avuto coraggio , mentre prendevi le mie difese , e non ho detto niente , sono stato zitto , perchè provo vergogna di quello che faccio , perché a volte
mi
sento un delinquente , perché ormai ci sono dentro fino al collo in questo gioco più grande di me , di Duvia , dei politici , dei camorristi e delle loro logiche di potere , e voglio continuare a proteggerti e tenerti lontana da tutta questa merda , perchè se un giorno venisse scoperto qualcosa , i primi ad affondare sarebbero quelli che contano meno .
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creat34 |
Di scatto ti metti in ginocchio e
mi
sollevi il busto gemendo nello sforzo , metti il tuo cuscino sotto la mia schiena per aiutarmi a respirare , poi mi strofini la faccia con mani fredde e sudate , mi tocchi le braccia e il petto , mi chiami per nome .
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creat34 |
Per la prima volta mi hai chiesto cosa era successo al lavoro , ma non ti ho risposto e
mi
sono infilato dentro la doccia , perché volevo che l' acqua portasse via ogni traccia .
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creat34 |
Quando il signor Duvia è venuto a sapere della cosa , si è precipitato in discarica e mi ha chiesto se volevo andare a casa , ma io sono forte e non mi ci è voluto molto per riprendermi , così , per far vedere che stavo bene ,
mi
sono messo a lavare accuratamente la ruspa e , senza che me lo chiedesse , ho finito di interrare i fusti e nascosto le prove di quello che era accaduto .
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creat34 |
Elena me l' aveva detto , togliti da quel posto zio , rischi la vita , e mi ha parlato della silicosi e dei suoi danni , ma io ho voluto fare il cinico e le ho risposto che avrei avuto diritto a una bella pensione e
mi
sono messo a ridere come uno stupido eroe invincibile , ed ho continuato a occultare rifiuti di ogni tipo , scavato , riempito , frantumato roccia , livellato terreno , e sollevato chilometri di polvere , metricubi di polvere , cieli interi di polvere , che mi ha seguito in tutte le giornate di questi otto anni , e l' ho respirata questa merda , l' ho respirata senza paura , perché pensavo che se facevo del male sarebbe stata la mia personale punizione , ma ero convinto che non mi avrebbe fatto proprio un bel niente .
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creat34 |
Non
mi
sono sentito di risponderle niente , ma l' ha fatto suo padre per me .
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creat34 |
Non ti muovi , spero che ti sia appisolata finalmente , che è tutta la notte che non dormi e
mi
sorvegli , ma già la tua mano mi cerca e stringe forte la mia .
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creat34 |
Ti sento piangere come una bimba , amore , mentre scendi dal letto e corri al telefono e gridi il nostro indirizzo , poi sento i tuoi piedi nudi che tornano in camera e sei di nuovo vicino a me ,
mi
stringi la mano e mi accarezzi il viso , mi dici di resistere , di respirare .
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creat34 |
Di scatto ti metti in ginocchio e mi sollevi il busto gemendo nello sforzo , metti il tuo cuscino sotto la mia schiena per aiutarmi a respirare , poi
mi
strofini la faccia con mani fredde e sudate , mi tocchi le braccia e il petto , mi chiami per nome .
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creat34 |
Tossisco che quasi sputo via i polmoni , smetto solo quando sento la tua mano che
mi
tocca la spalla e mi chiedi ancora come sto .
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creat34 |
Di scatto ti metti in ginocchio e mi sollevi il busto gemendo nello sforzo , metti il tuo cuscino sotto la mia schiena per aiutarmi a respirare , poi mi strofini la faccia con mani fredde e sudate ,
mi
tocchi le braccia e il petto , mi chiami per nome .
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creat34 |
Mammamia , brucia che non ce la faccio più e
mi
viene da piangere , ma faccio finta di niente per non spaventarti , per non sentirti dire ancora di chiamare l' ambulanza e di andare all' ospedale , perché nessuno deve mettere il naso in questa cosa .
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creat34 |
Qualche goccia scivola dal mento e mi bagna il petto nudo , e
mi
viene voglia di ficcarmi le unghie nella carne e squartarlo , aprirlo per bene e versarci tutta l' acqua che serve per riuscire a spegnere il fuoco che mi divora .
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creat34 |
L' esplosione mi ha violentato , mi ha tolto la voglia di mangiare - a cena ho provato ma
mi
è venuta subito la nausea , allora ti ho detto che non avevo fame - l' incendio sta ancora bruciando nei polmoni e nel respiro , dentro la bocca e nel petto , vampate incontrollabili che non mi danno tregua , e solo bevendo mi pare di stare meglio , ma subito il martirio riprende più intenso di prima , come se l' acqua fosse benzina che alimenta e rigenera la mia sofferenza .
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