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buroc14 che può valutare se sussista la necessità della nomina di un AdS ; tale facoltà di scelta appare ribadita e rafforzata laddove si prevede , per i soggetti responsabili dei servizi sanitari e sociali impegnati nella cura e assistenza della persona , l' obbligo di proporre al giudice il ricorso ove a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l' apertura del procedimento di amministrazione di sostegno ( vds art. 406 cod civ , ) , laddove la valutazione dell' opportunità è certamente rimessa all' ambito della conoscenza , dei poteri e delle responsabilità proprie di ogni operatore ; si ritiene , in altri termini , che , l' avvio del procedimento non sia affatto previsto sempre e comunque , a fronte di ogni situazione di incapacità , ma imponga una articolata valutazione della situazione della persona in difficoltà , ( senza contare poi che l' allargamento a dismisura dell' ambito di concreta applicazione dell' istituto , rischierebbe di renderlo praticamente inefficace perché in concreto non gestibile nei tempi e modi previsti dal legislatore ) ; la protezione familiare e sociale di cui A. s già gode , in questa fase del suo sviluppo , rendono allo stato insussistenti , in
buroc15 Poiché , peraltro , su alcuni specifici aspetti procedurali esistono alcune differenze tra la legislazione nazionale e quella regionale , che meritano un opportuno approfondimento , nelle more della approvazione di specifiche modifiche alla legge regionale 40 / 1998 , si ritiene necessario emanare , ai sensi dell' articolo 3 , comma 1 , lettera e ) della l.r. 44 / 2000 , l' allegato atto di indirizzo e coordinamento volto a garantire una corretta gestione dei procedimenti amministrativi relativi alla valutazione di impatto ambientale .
buroc15 Poiché , peraltro , su alcuni specifici aspetti procedurali esistono alcune differenze tra la legislazione nazionale e quella regionale , che meritano un opportuno approfondimento , nelle more della approvazione di specifiche modifiche alla legge regionale 40 / 1998 , si ritiene necessario emanare , ai sensi dell' articolo 3 , comma 1 , lettera e ) della l.r. 44 / 2000 , il presente atto di indirizzo e coordinamento , volto a garantire una corretta gestione dei procedimenti amministrativi relativi alla valutazione di impatto ambientale .
buroc15 In merito al termine per la presentazione delle osservazioni da parte del pubblico , si ritiene debba farsi riferimento al termine di quarantacinque giorni previsto dal decreto legislativo , in considerazione del sotteso principio di salvaguardia dell' interesse ad una compiuta partecipazione del pubblico al procedimento .
buroc15 In merito , viceversa , al termine per la pronuncia dell' autorità competente , si ritiene debba essere mantenuto il termine di trenta giorni per la conclusione del procedimento , a decorrere dalla scadenza del termine previsto per la presentazione delle osservazioni , che risulta dalla lettura delle disposizioni regionali vigenti , limitando , quindi , a soli 15 giorni il prolungamento del termine complessivo di 60 giorni previsto dall' art .
buroc15 10 della l.r. 40 / 1998. La scelta di non prolungare ulteriormente i termini istruttori , si ritiene , infatti , maggiormente rispondente alla ratio di razionalizzazione e di semplificazione dei procedimenti amministrativi che informa l' indirizzo legislativo più recente , coerentemente , inoltre , con lo spirito delle direttive comunitarie in materia di VIA , che delineano un procedimento di verifica " minimale " , per incentrare nella fase di valutazione il procedimento per eccellenza .
buroc15 Relativamente alla pubblicazione dell' avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati , si ritiene compatibile con la normativa nazionale il mantenimento dell' adempimento in capo all' autorità competente che , oltre a provvedere nelle forme di pubblicità ordinaria da essa previste , come disposto dall' articolo 10 , comma 2 della l.r. 40 / 1998 , disporrà la pubblicazione di analogo avviso anche presso l' albo pretorio dei Comuni territorialmente interessati , come richiesto dall' articolo 20 , comma 2 del d. lgs .
buroc15 10 , comma 3 , della l.r. 40 / 1998 , laddove dispone che il progetto sia da ritenersi escluso dalla fase di valutazione , in assenza di pronuncia dell' autorità competente nei termini previsti .
buroc15 152 / 2006 prevede un termine di sessanta giorni per la presentazione delle osservazioni da parte del pubblico , a decorrere dalla pubblicazione dell' avviso di avvenuto deposito degli elaborati da parte del proponente , a fronte dei quarantacinque giorni disposti dall' articolo 14 , comma 1 della l.r. 40 / 1998. In merito , analogamente a quanto sopra indicato per la fase di verifica , si ritiene debba farsi riferimento al termine di sessanta giorni previsto dal decreto legislativo .
buroc15 152 / 2006 che recita : " In ogni caso tutta la documentazione istruttoria deve essere pubblica sul sito web dell' autorità competente " si ritiene che alla norma non possa essere attribuito altro significato se non quello relazionabile allo scopo che la stessa intende perseguire , ovvero la finalità di trasparenza e partecipazione procedimentale .
buroc15 Si ritiene , inoltre , che i diritti partecipativi degli interessati debbano essere contemperati con le norme a tutela della riservatezza commerciale : a tal fine , si ritiene necessario che le autorità intraprendano specifiche azioni volte a rendere edotti i privati proponenti delle facoltà concesse dall' articolo 5 comma 4 della l.r. 40 / 1998 , riprese dall' articolo 9 , comma 4 del d. lgs .
buroc15 Si ritiene , inoltre , che i diritti partecipativi degli interessati debbano essere contemperati con le norme a tutela della riservatezza commerciale : a tal fine , si ritiene necessario che le autorità intraprendano specifiche azioni volte a rendere edotti i privati proponenti delle facoltà concesse dall' articolo 5 comma 4 della l.r. 40 / 1998 , riprese dall' articolo 9 , comma 4 del d. lgs .
buroc15 152 / 2006 , inerente l' annullabilità per violazione di legge dei provvedimenti di autorizzazione o approvazione adottati senza la previa valutazione di impatto ambientale , poiché la materia pare riservata alla legislazione statale esclusiva e quindi non pare residuare sul punto la possibilità di disporre diversamente da parte del legislatore regionale , si ritiene opportuno precisare che , allo stato attuale , la nullità prevista dall' articolo 21 , comma 1 della l.r. 40 / 1998 per gli atti adottati in violazione delle disposizioni concernenti la procedura di VIA debba ritenersi superata dalla sopravvenuta normativa statale e quindi inapplicabile .
buroc15 152 / 2006 , inerente l' annullabilità per violazione di legge dei provvedimenti di autorizzazione o approvazione adottati senza la previa valutazione di impatto ambientale , poiché la materia pare riservata alla legislazione statale esclusiva e quindi non pare residuare sul punto la possibilità di disporre diversamente da parte del legislatore regionale , si ritiene opportuno precisare che , allo stato attuale , la nullità prevista dall' articolo 21 , comma 1 della l.r. 40 / 1998 per gli atti adottati in violazione delle disposizioni concernenti la procedura di VIA debba ritenersi superata dalla sopravvenuta normativa statale e quindi inapplicabile .
buroc15 Per lo stesso motivo , si ritiene non applicabile l' articolo 21 , comma 2 della l.r. 40 / 1998 per la parte in cui è previsto in capo all' autorità competente l' obbligo di disporre la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale a cura e spese del responsabile , nei casi di interventi ed opere realizzati senza l' effettuazione della procedura di VIA .
buroc16 diritto di esaminare , direttamente o tramite il predetto difensore , gli atti della procedura e di estrarne copia ; - qualora la violazione risulti accertata , trasmette al Direttore Generale o , nel caso in cui il medesimo non sia nominato , al Segretario Generale , il verbale della convocazione unitamente agli altri atti della procedura ai fini dell' adozione del recesso unilaterale dell' Ente o delle diverse misure previste a fronte di responsabilità dirigenziale ; Se , dall' esame del rapporto , il Dirigente dell' ambito Sviluppo organizzativo , direzione e sviluppo risorse umane e sistema informativo , ritiene che la violazione di cui trattasi non sia di gravità tale da poter costituire giusta causa di recesso ed il dipendente non riveste qualifica dirigenziale , provvede ad attivare le ordinarie procedure disciplinari previste per il personale del comparto dagli artt .
buroc17 Per tali ragioni , quindi , consegue che le eccezioni preliminari attinenti la richiesta di inammissibilità delle richieste costituzioni delle parti civili va respinta atteso che non sussiste alcuna ragione che legittima la regressione del procedimento ex art. 447 c.p.p. e che le costituzioni di parte civile depositate all' udienza tenutasi avanti a diverso giudice nell' ambito del procedimento portante debbano ritenersi depositate in entrambi i procedimenti contenendo tutti gli atti in questione il riferimento al numero di iscrizione del P.M. e la specifica indicazione degli imputati nei cui confronti le costituzioni sono state presentate .
buroc17 Ritiene il Giudice che le pur pregevoli argomentazioni dei difensori degli imputati così come esposte nell' ambito della odierna udienza circa l' invocata declaratoria di esclusione delle parti civili non possano essere accolte : oggetto della decisione oggi sottoposta al giudicante non è certamente la fondatezza della domanda di risarcimento avanzata dalle altre parti processuali ma unicamente la legittimazione delle parti istanti a costituirsi parti civili .
buroc17 78 c.p.p. e , sul punto , vanno richiamati per relationem le imputazioni di cui alla richiesta di rinvio a giudizio presentata dal P.M. A parere di questo Giudice i commissari straordinari sono legittimati a costituirsi parte civile anche per reati non concorsuali atteso che il reato di associazione per delinquere comunque finalizzato ai delitti di bancarotta fraudolenta , truffa ai danni dei creditori , false comunicazioni sociali nonché fatture per operazioni inesistenti , è comunque in grado di provocare danni anche a soggetti , persone fisiche o giuridiche , singolarmente individuati né si può ritenere una mancanza di legitimatio ad causam da parte del curatore o dei commissari straordinari .
buroc17 Sulla base di tale opzione ermeneutica che prende le mosse dall' in sé del reato associativo e dalle condotte che esteriorizzano il reato di pericolo , si può agevolmente ritenere che l' art .
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