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Ogni versetto è trattato
nel
suo insieme , ma non è quasi sviluppato nel senso che le parole sono relativamente poco ripetute , e si lega al seguente versetto senza una vera interruzione , cosa che cambia invece a partire da Delalande dove i versetti saranno tutte parti distinte , peculiarità che sarà mantenuta anche da Bach .
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Ogni versetto è trattato nel suo insieme , ma non è quasi sviluppato
nel
senso che le parole sono relativamente poco ripetute , e si lega al seguente versetto senza una vera interruzione , cosa che cambia invece a partire da Delalande dove i versetti saranno tutte parti distinte , peculiarità che sarà mantenuta anche da Bach .
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L. de La Laurencie ha sottolineato
nei
balletti del 1669 il disinteresse totale di Lully per la scrittura intricata e la sua musica sacra testimonia un' evoluzione simile .
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Inoltre , l' orchestra interviene abitualmente
nel
grande insieme , e il più delle volte finisce per sostituire le voci ; i soli invece si esprimono generalmente col semplice sostegno del continuo .
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Secondo la tradizione imitativa in vigore , la traduzione musicale delle parole è minuziosa e raggiunge talvolta un tono profondamente patetico
nei
versetti d' implorazione o di penitenza .
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Fra gli 11 Grandi Mottetti di Lully conservati , 6 sono stati stampati
nel
1684 per ordine del Re Sole in una raccolta collettiva ( gli altri mottetti sono di Dumont e Robert ) per poter esser utilizzati nel repertorio della Cappella di Versailles : il più antico dei Grandi Mottetti sembra essere il celebre MISERERE ( 1664 ) che Madame de Sévigné ammirava particolarmente .
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Fra gli 11 Grandi Mottetti di Lully conservati , 6 sono stati stampati nel 1684 per ordine del Re Sole in una raccolta collettiva ( gli altri mottetti sono di Dumont e Robert ) per poter esser utilizzati
nel
repertorio della Cappella di Versailles : il più antico dei Grandi Mottetti sembra essere il celebre MISERERE ( 1664 ) che Madame de Sévigné ammirava particolarmente .
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Essi sono composti per 3 voci soliste e continuo ( e in più , per OMNES GENTES e O SAPIENTIA , un violino di accompagnamento ) : sono caratterizzati da una sobrietà espressiva che contrasta con la magniloquenza che è squisitamente presente
nei
grandi complessi di Lully .
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Nei
Piccolo Mottetti il contrappunto è spesso abilissimo , l' equilibrio e l' individualità delle voci perfetti , e certi passaggi , come l' invocazione finale del SALVE REGINA ( " O pia ...
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Come
nei
Grandi Mottetti , è presente il tema del canto fermo , che serve frequentemente da punto di partenza melodico , ma è raramente mantenuto oltre la fase di " intonazione " .
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Per quanto concerne i DIVERTIMENTI , BALLETTI e PASTORALI , si osservare che quando Lully giunse a corte
nel
1652 , erano di moda i divertimenti a carattere misto , dove si mescolavano commedia , canti e danze .
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La svolta sarà data da Lully con l' introduzione delle ballerine professioniste
nel
1680 : infatti prima gli elementi dell' intermezzo danzato erano : ballerini professionisti , ruoli femminili erano impersonati da uomini travestiti .
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Si impose praticamente la moda dell ' " Italianismo " dopo il devastante successo che conseguì
nel
1647 l' ORFEO di Luigi Rossi : si pensi che il fenomeno si era così radicato che le compagnie italiane della " commedia dell' arte " , Gelosi o Fedeli , riconquistavano periodicamente i palcoscenici , nonostante il fatto che fossero regolarmente espulse dalla Francia dopo breve tempo .
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È in questa situazione che Lully intraprese i primi passi
nel
vero senso della parola : lo ritroviamo in un primo tempo come ballerino e violinista , dal momento che in Francia era cosa soleta che i violinisti suonassero danzando ; poi iniziò una collaborazione per la realizzazione di diversi balletti o divertimenti , di cui va ricordato il carattere collettivo di composizione .
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Fra i balletti figura
nel
1656 , PSYCHE di cui Lully riprenderà per 2 volte il soggetto .
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A partire dal 1658 , Lully si impone lentamente sempre più come autore principale , non disdegnando comunque altre collaborazioni : si contano 19 balletti di questo tipo , di cui solamente due succesivi al 1672 : il testo è quasi sempre firmato per lo più da Benserade , ma vi si trova anche il nome di Corneille con gli intermezzi di OEDIPE del 1664 e anche ,
negli
ultimi , quello di Molière e di Quinault .
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Lully ha scritto in tal modo gli intermezzi di 12 commedie o pastorali , tutte , salvo una , anteriori al 1672 ( l' eccezione essendo
nel
1685 l' IDYLLE DE LA PAIX a Sceaux in collaborazione con Racine ) , tutte , salvo una , in collaborazioni con Molière ( e l' eccezione è LA GROTTE DE VERSAILLES del 1668 con Pellisson o Quinault ) .
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L' ultimo lavoro in comune di Lully e Molière fu ,
nel
1671 , PSYCHE , alla quale collaborarono anche Quinault , La Fontaine e Corneille .
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Nel
1672 la faccenda del privilegio per l' opera non doveva solo mutare l' orientamento artistico del musicista , ma anche opporre in maniera marcata Lully e Molière , mettendo i due uomini in urto fra di loro : fu così che Molière si rivolse a Marc-Antoine Charpentier , rifiutano la collaborazione di Lully , e quest' ultimo , fermo nella sua popsizione iniziò a percorrere una nuova vita .
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Nel 1672 la faccenda del privilegio per l' opera non doveva solo mutare l' orientamento artistico del musicista , ma anche opporre in maniera marcata Lully e Molière , mettendo i due uomini in urto fra di loro : fu così che Molière si rivolse a Marc-Antoine Charpentier , rifiutano la collaborazione di Lully , e quest' ultimo , fermo
nella
sua popsizione iniziò a percorrere una nuova vita .
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