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Tutti i suoi mosaici dipinti nascono invece da porzioni di materia segnata , vergata , incisa
dall'
andamento inquieto dei segmenti , che ora sono fili , ora vibrazioni lineari , ora parallele incerte , ora quadrettature esitanti , ora sequenze di punti .
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I paesaggi di Pericoli , allora , sono paesaggi abitati : non
dall'
uomo , ma dal tempo .
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Infatti la fo tografia non ferma mai l' opera in un' ottica standardizzata ma uti lizza uno sguardo nomade e dinamico , rallentato e statico , a se conda del ritmo interno e della diversa connotazione dati
dall'
ar tista alla propria situazione estetica .
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Significa ricomporre la frattura che segna di sé e separa il mondo
dall'
arte .
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In questo senso la fotografia è un esercizio linguistico , in quanto determina un oscuramento delle parti non messe a fuoco
dall'
obiettivo e lasciate fuori dall' immagine e il conseguente abbagliamento del dettaglio privilegiato .
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In questo senso la fotografia è un esercizio linguistico , in quanto determina un oscuramento delle parti non messe a fuoco dall' obiettivo e lasciate fuori
dall'
immagine e il conseguente abbagliamento del dettaglio privilegiato .
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Perché egli non può non tener conto di ciò che lascia fuori
dall'
inquadratura .
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Infatti le fotografie di Fontana lasciano sem pre intravedere ai bordi ritagli di realtà sezionate e lasciate fuori
dall'
inquadrature , che pure premono con qualche dettaglio ai confini esterni dell' immagine .
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Allora Howtan piazza il proprio modello lungo una coordinata per cui esso viene colto
dall'
obbiettivo fotografico soltanto alla fine di una serie di rimbalzi speculari , nell' alveo splendente di un corpo nudo in piscina o avvolto dalle fiamme , oppure segnato dal rosso del sangue che quasi diventa un colore .
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D' altronde Howtan opera attraverso la messa a punto di momen ti operativi molteplici , secondo il progetto di una scena che va pri ma costruita e poi fermata
dall'
occhio fotografico .
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Proprio dagli Schollian molti pittori e scultori giuliani furono riconosciuti tali ed elogiati pubblicamente soprattutto dai colleghi più anziani ; negli angoli polverosi dei rispettivi negozi d' arte , tra cornici e cavalletti , poche " croste " e qualche capolavoro proveniente da Venezia o
dall'
Europa centrale , si erano succedute generazioni intere d' artisti ( fino al 1906 in verità anche se l' ultimo scorcio dell' Ottocento fu anche l' ultimo d' egemonia delle bottegucce ) .
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Non era un caso , rilevò poi Stefan Zweig che la società austriaca fosse allora preoccupata , profondamente preoccupata
dall'
idea del sesso .
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Egli passava generalmente dal disegno alle gouaches , che servivano da un lato ad individuare la composizione del dipinto e
dall'
altro a provare le gamme cromatiche .
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Del resto Chinese si guarda bene dal cedere alle suggestioni di un' affabulazione fantascientifica o di farsi prendere
dall'
insidie di una magmatica pulsionalità onirica , al contrario egli analizza e medita con coerenza e rigore sulle eventuali quanto improbabili analogie formali tra rilevazioni oggettivate dalla fisica sperimentale e presaghe esplorazioni dell' immaginario artistico .
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Forse , per questo , egli non può condividere pienamente il radicalismo concettuale di Fontana , ma evita altresì di farsi fagocitare
dall'
oggettualismo dell' arte " ambientale " , dalle onnivore strategie installative propugnate dalle estetiche di una nuova e più straripante dizione di " realismo " in chiave di ostentato mimetico esercizio sul versnte della bio-antropologia o di bricolage prevalentemente ludico e funzionalmente spettacolare .
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Ma , soprattutto tramitano su tele o sui compensati i colori della sua terra - ora dolci , quasi evanescenti , ora accesi , fortemente marcati - dipinti che appaiono magari ostentare i segni inferti
dall'
artista , potenti allusioni alle insidiose fenditure carsiche , e che mostrano per l' appunto improvvise rotture del piano e sovrastrutture estranee , contaminazioni di ibridate fisicità , disorientanti assemblaggi , asprezze e soavità , contrastanti innesti plastici e rifluente corsiva liricità .
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M. boschini , La carta del navegar pitoresco , 1660 Alcuni hanno creduto che il maggior merito di Gian Bellino , non
dall'
originale miglioramento delle vecchie maniere provenisse ; ma unicamente dall' aver veduto le belle opere di Gior-gione , e pensarono che il discepolo avesse aperto gli occhi al maestro ; ma non posero mente all' ordine de ' tempi , e non hanno considerato , che varie belle opere di Giovanni fatte furono nella puerizia di Giorgione , in tempo forse ch'egli cominciava ad apprendere i primi insegnamenti di esso Giovanni .
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M. boschini , La carta del navegar pitoresco , 1660 Alcuni hanno creduto che il maggior merito di Gian Bellino , non dall' originale miglioramento delle vecchie maniere provenisse ; ma unicamente
dall'
aver veduto le belle opere di Gior-gione , e pensarono che il discepolo avesse aperto gli occhi al maestro ; ma non posero mente all' ordine de ' tempi , e non hanno considerato , che varie belle opere di Giovanni fatte furono nella puerizia di Giorgione , in tempo forse ch'egli cominciava ad apprendere i primi insegnamenti di esso Giovanni .
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Non può negarsi
dall'
altra parte , che in fine il discepolo fatto già adulto non dasse maggior coraggio al maestro nel colorire e nell' ombreg-giare ; ma di tutto ciò nell' esame d' ogni sua opera si parlerà .
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Ideò allora più novamente , e diede più rotondila alle figure , riscaldò le tinte , passò con più naturalezza
dall'
una all' altra , più scelto divenne il nudo , più grandioso il vestito ; e se avesse avuta una perfetta morbidezza , e tenerezza di contorni , a cui mai non giunse , si potrebbe proporre come compito esemplare dello stile moderno .
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