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La sensibilità dell' arte tende a riportare il lavoro fuori da ogni omologazione internazionale a favore di una ricerca individuale e
non
di gruppo .
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Infatti la fo tografia
non
ferma mai l' opera in un' ottica standardizzata ma uti lizza uno sguardo nomade e dinamico , rallentato e statico , a se conda del ritmo interno e della diversa connotazione dati dall' ar tista alla propria situazione estetica .
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L' occhio meccanico e obiettivo della macchina fotografica
non
ha alcun automatismo che lo obbliga a coniugare la stessa ottica , ma è aperto a molti stimoli e memorie che gli consentono ormai variazioni e sposta menti .
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Egli si mette nella posizione del duello , nella frontalità istituzionale del fotografo di fronte al dato , ma
non
lascia scattare il dito sulla macchina precipitosamente , bensì promuove una serie di relazioni e di rispecchiamenti , per cui arriva all' immagine mediante un ral lentamento mentale e l' assunzione di una posizione di lateralità rispetto al proprio mezzo .
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Una lingua che naturalmente
non
manca di memoria , il riferimento alla realtà di partenza , ma che ha la qualità di trasfe rirla dentro la lampante istantaneità di un alfabeto che parla anzi tutto se stesso e si muove secondo regole interne .
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In questo senso la fotografia è un esercizio linguistico , in quanto determina un oscuramento delle parti
non
messe a fuoco dall' obiettivo e lasciate fuori dall' immagine e il conseguente abbagliamento del dettaglio privilegiato .
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Egli ha capito che il linguaggio dell' immagine fotografica non si discosta da quello di altre arti , che l' arte in generale è sempre pratica splendente di una ambiguità senza soste , che il linguaggio dell' arte
non
parla mai direttamente e frontalmente del mondo ma lo coniuga sempre obliquamente e trasversalmente .
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Questo dimostra che l' arte degli ultimi anni
non
privi legia mai un unico punto di vista in quanto non privilegia mai una creatività chiusa su di un' unica ossessione o poetica .
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Questo dimostra che l' arte degli ultimi anni non privi legia mai un unico punto di vista in quanto
non
privilegia mai una creatività chiusa su di un' unica ossessione o poetica .
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Per questo la fotografia
non
può adoperare un occhio statistico e neutrale ma deve assediare l' opera per tra sferirne la ragione interna , per portare sulla superficie splendente dell' immagine bidimensionale ciò che cova e fermenta dentro il tessuto dell' arte .
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Perché egli
non
può non tener conto di ciò che lascia fuori dall' inquadratura .
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La fotografia ormai ha varcato il guado e
non
può più essere considerata un linguaggio subalterno dell' arte .
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L' anamorfosi qui è ri gorosamente costruita come organizzazione spaziale , come evento reale e
non
realizzata direttamente mediante il freddo uso degli attrezzi fotografici che , volendo , possono produrre mille giochi di deformazione mediante il grand'angolo .
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Howtan ha compreso che la fotografia lavora nella direzione del ready-made , dell' oggetto bello e fatto , che comunque
non
resta mai tale dopo il suo spostamento sulla pelle della pellicola .
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L' arte tiene comunque aperte e mobili le relazioni , così come è mobile il mondo : i corpi sono assemblati ma
non
saldati in nessi troppo stretti .
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Egli ha capito che il linguaggio dell' immagine fotografica
non
si discosta da quello di altre arti , che l' arte in generale è sempre pratica splendente di una ambiguità senza soste , che il linguaggio dell' arte non parla mai direttamente e frontalmente del mondo ma lo coniuga sempre obliquamente e trasversalmente .
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Perché l' arte , essendo movimento per eccellenza ,
non
si fer ma mai , pronta a operare scavalcamenti o riprese .
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Howtan ha realizzato sequenze d' immagini che si pon gono come una lettura visiva del corpo , nell' in tento
non
soltanto di restituire fedelmente il senso della vita , ma anche per cogliere il senso della forma .
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Dalla Body Art all' azionismo viennese , dal cartoon alla pornografia , dalla moda al film erotico , dal sadomasochismo al voierismo , Howtan , con felice cleptomania , recupera stimoli linguistici da una famiglia di artisti che
non
sono parenti tra loro : Artaud , Kubric , Serrano , Golden , Araki , Abramovich , La Chapelle , Kern .
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Invece Howtan dimostra come l' apparato di registra zione delle cose , la camera monoculare dell' apparecchio foto grafico , passando attraverso il taglio , l' inquadratura e il colore , costituisce
non
tanto un linguaggio parallelo , bensì un alfabeto che parla un' altra lingua rispetto alla forza dialettale del quoti diano .
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