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creat36 Ripulita dai pezzi di vetro , la moglie gli tornò a sorridere enigmatica dalla fotografia , con un volto dalla bellezza sapiente , invitante : e il marito tornò a desiderarla nascostamente , arreso e impotente , ancor più ora che lei lo aspettava in una distanza siderale , magneticamente lontana come poi era sempre stata durante la loro vita coniugale , almeno per un lungo periodo , certo per troppo .
creat36 quella sua madre , soprattutto di prima mattina ( e forse quei suoi ricordi mattuttini in cui lui passava in rassegna i familiari vivi e quelli defunti si sarebbero potuti considerare delle specie di litanie rituali fatte in silenzio ) quando gli veniva in mente con quella sua sequela di movimenti che volevano essere ieratici , e che in realtà risultavano ripetitivi ed anche un po' scomposti - talmente grande era il tremore materno al cospetto dell' Innominabile - da farla sembrare una ossuta sacerdotessa isterica , al modo delle prefiche pagate alle cerimonie funebri , una sacerdotessa pallida e dal colore di chi sta per diventare esanime entro breve , bianca sulle lenzuola e il copriletto bianchi , con delle occhiaie bluastre al di sotto degli occhi infossati , come se anche di notte fosse tormentata da domande che esigevano pratiche religiose e santificatrici sempre più pressanti .
creat36 Cosi pensando cercava di mettere in ordine la sua stanzetta , con gesti talmente minuziosi e metodici da sembrare al limite di una casalinghità ossessiva e maniacale , una attività di mansioni sempre uguali a se stesse per dare una parvenza di armonia a ciò che lasciato a se stesso avrebbe ben presto assunto un aspetto caotico e disordinato , e estremamente pericoloso , una trascuratezza dalle conseguenze quanto mai deleterie : ci sarebbe stato un allentamento dei freni inibitori , se la casa e le stanze non fossero state riordinate , ci sarebbe stato certamente , e tutto sarebbe tracimato , non doveva permetterlo no , mai lo avrebbe permesso , certo sarebbe stata la fine per lui .
creat36 Riprese più volte fiato durante l' opera di ricomposizione - forse si poteva benissimo rimettere a posto con poco , avrebbe applicato quella colla speciale che teneva nel mobiletto dove era appoggiato il telefono fisso - paziente e paziente , con le sue mani dalla pelle già secca e tagliuzzata per via dei geloni del freddo inverno montano , non sentiva nessun dolore per via delle minuscole scheggiature procurate dal contatto con quei pezzettini di vetro , nella sua vita - in quella sua vita dove i sentimenti erano recintati ferreamente come nei piccoli recinti domestici degli allevamenti terricoli - nulla gli poteva fare più male .
creat36 Era un uomo dalla corporatura in un certo senso schiacciata verso il basso , come se ci fosse in lui una marchiata attrazione della forza della gravità , una vicinanza del suo baricentro - e delle sue ossa - alla terra , alla pietra .
creat36 Da allora lui però chiamava se stesso l' uomo dal cuore slombato , lui solo lo sapeva , era il suo geloso segreto , qualcosa che non poteva essere nominato in alcun modo , l' auto-confessione in articulo mortis fatta a se stesso .
creat36 Ripulita dai pezzi di vetro , la moglie gli tornò a sorridere enigmatica dalla fotografia , con un volto dalla bellezza sapiente , invitante : e il marito tornò a desiderarla nascostamente , arreso e impotente , ancor più ora che lei lo aspettava in una distanza siderale , magneticamente lontana come poi era sempre stata durante la loro vita coniugale , almeno per un lungo periodo , certo per troppo .
creat36 Nello strascichio sfibrato - altalenante - delle ciabatte , venivano disegnate rotte sempre uguali a se stesse , lungo i corridoi e per ogni stanza di quella sua bella abitazione , lui ormai camminava dove aveva già camminato , i suoi tragitti assomigliavano a quelli del vecchio esponente della Legione straniera nella guerra d' Algeria , il vecchio beone dalle mille screziature violacee su di volto che pareva gommoso ( sembrava la reincarnazione del mitico Popoye dei fumetti , un Popoye invecchiato malamente ) quel vecchio relitto dal giaccone di pelle rivoltato e non della sua misura , che mendicava a chiunque entrasse qualcosa da fumare nella Casa Protetta , là dove lui si recava per la solita medicazione di una piaga da decubito al tallone sinistro ( dovuta alla forzata immobilità dopo la caduta e il conseguente trauma cranico ) : il legionario camminava sempre nella stessa zona - esattamente in prossimità alla macchina produttrice di bevande per gli avventizi e gli ospiti - in quello spazio circoscritto nell' atrio di quella casa di riposo che aveva uno spazio in comune con l' entrata di un servizio
creat36 o almeno lui la ricordava così - una madre che cominciava le sue orazioni quando l' alba non si era neppure preannunciata , ancora distesa nel letto , una figurina leggermente ingobbita in una sorta di palandrana bianca e grezza , e che - appoggiata pallida su dei doppi cuscini rialzati - iniziava le sue giornate con lunghi gesti ammonitori , e oranti , lei che pareva genuflessa e rassegnata perfino lì in quella posizione leggermente sollevata , su quel suo grande letto matrimoniale sormontato da quella che doveva essere una riproduzione a mò di scultura di un gigantesco rosario dalle gocce vetrose di color sberluccicante di lapizlazzolo , un rosario appoggiato di traverso con delle foglie di palma benedetta appuntate al di sopra di una magnifica fotografia di una sua figlioletta morta neonata .
creat36 Era - quello - lo stridio subito smorzato di un animale alla catena , obbligato ad essere obbediente , a chinare il capo fin dall' inizio , da subito e forse per sempre .
creat36 Ansante , cercò di riunire i mille frammenti , in ognuno dei quali fiammeggiava un particolare minuscolo del sorriso di lei , un volto dai mille aspetti in catarifrangenza molecolare , un volto , in quel momento spezzato e disperso .
creat36 Nello strascichio sfibrato - altalenante - delle ciabatte , venivano disegnate rotte sempre uguali a se stesse , lungo i corridoi e per ogni stanza di quella sua bella abitazione , lui ormai camminava dove aveva già camminato , i suoi tragitti assomigliavano a quelli del vecchio esponente della Legione straniera nella guerra d' Algeria , il vecchio beone dalle mille screziature violacee su di volto che pareva gommoso ( sembrava la reincarnazione del mitico Popoye dei fumetti , un Popoye invecchiato malamente ) quel vecchio relitto dal giaccone di pelle rivoltato e non della sua misura , che mendicava a chiunque entrasse qualcosa da fumare nella Casa Protetta , là dove lui si recava per la solita medicazione di una piaga da decubito al tallone sinistro ( dovuta alla forzata immobilità dopo la caduta e il conseguente trauma cranico ) : il legionario camminava sempre nella stessa zona - esattamente in prossimità alla macchina produttrice di bevande per gli
creat36 Era un brevilineo atticciato , dalle ossa corte e compatte , dalla smorfia volitiva e nel contempo testarda lungo la linea delle labbra , labbra sottili e tirate , ed il naso leggermente adunco .
creat36 Riprese più volte fiato durante l' opera di ricomposizione - forse si poteva benissimo rimettere a posto con poco , avrebbe applicato quella colla speciale che teneva nel mobiletto dove era appoggiato il telefono fisso - paziente e paziente , con le sue mani dalla pelle già secca e tagliuzzata per via dei geloni del freddo inverno montano , non sentiva nessun dolore per via delle minuscole scheggiature procurate dal contatto con quei pezzettini di vetro , nella sua vita - in quella sua vita dove i sentimenti erano recintati ferreamente come nei piccoli recinti domestici degli allevamenti terricoli - nulla gli poteva fare più male .
creat36 Man mano che il tempo passava , il naso si faceva sempre più adunco nella sua parte finale , dandogli l' aspetto di un uccello grifagno con una certa bellezza particolare , e le sue mani dalla pelle sottilissima lasciavano intravedere ristagni di sangue , e a volte si gonfiavano , per via di una forma di artrite intermittente che lo faceva perfino urlare quando sentiva fitte parossistiche che gli antidolorifici non riuscivano a eliminare .
creat36 Ripulita dai pezzi di vetro , la moglie gli tornò a sorridere enigmatica dalla fotografia , con un volto dalla bellezza sapiente , invitante : e il marito tornò a desiderarla nascostamente , arreso e impotente , ancor più ora che lei lo aspettava in una distanza siderale , magneticamente lontana come poi era sempre stata durante la loro vita coniugale , almeno per un lungo periodo , certo per troppo .
creat36 , era così affascinante ai suoi occhi in quella bella fotografia in bianco e nero , lui se ne era rimasto lì in piedi - vicino alla cassapanca che era appartenuta a delle sue zie vecchissime - con la testa piena di pensieri , gli sembrava ancora lì con lui , davanti a lui , aveva indosso un elegante vestito a fiorellini - certo le tonalità erano quelle del verde oliva , e del rosa screziato , era sicuro di ricordare perfettamente - e con una scollatura ovale con al di sotto una specie di guarnizione geometrica di materiale diverso dal resto del vestito - certo il vestito l' aveva disegnato lei in proprio , e aveva poi messo quell'applicazione a ingentilire il tutto , a rendere il modello più stiloso , faceva spesso tagliare e poi fare i modelli dei vestiti più eleganti da una sua sarta molto brava nel taglio - se ne era rimasto lì più del solito , quasi in contemplazione , ma alla fine e con fatica si era scosso , doveva fare anche dell' altro , non poteva starsene lì quanto avrebbe voluto .
creat36 La bella moglie dai riccioli scomposti sorrideva da una bella cornice di argento , come guardasse proprio lui in quell'esatto momento , seppure anche lei da una siderea distanza , anche lei sotto una teca di vetro .
creat36 Era un brevilineo atticciato , dalle ossa corte e compatte , dalla smorfia volitiva e nel contempo testarda lungo la linea delle labbra , labbra sottili e tirate , ed il naso leggermente adunco .
creat36 L' uomo dormiva naturalmente in quello più stretto e lungo , dalla sovracoperta verdognola , un letto da scapolo , o da asceta .
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