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La fotografia rispetto all' arte tradizionale , pittura o scultura ,
ha
sempre adoperato l' ottica della frontalità , una posizione da fermo per cui ha fronteggiato con il cavalletto un' arte da cavallet to .
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Una lingua che naturalmente non manca di memoria , il riferimento alla realtà di partenza , ma che
ha
la qualità di trasfe rirla dentro la lampante istantaneità di un alfabeto che parla anzi tutto se stesso e si muove secondo regole interne .
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La storia dell' arte ci
ha
abituato a considerare la sua produ zione come una pratica soggettiva dell' occhio che piega a propria immagine e somiglianza il reale mediante gli attrezzi del linguag gio .
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La fotografia rispetto all' arte tradizionale , pittura o scultura , ha sempre adoperato l' ottica della frontalità , una posizione da fermo per cui
ha
fronteggiato con il cavalletto un' arte da cavallet to .
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Il rapporto con la natura e la cultura
ha
trovato nel lavoro fotografico , la possibilità di articolarsi secondo nuovi modi di pensare , di vedere e di sentire .
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Egli
ha
capito che il linguaggio dell' immagine fotografica non si discosta da quello di altre arti , che l' arte in generale è sempre pratica splendente di una ambiguità senza soste , che il linguaggio dell' arte non parla mai direttamente e frontalmente del mondo ma lo coniuga sempre obliquamente e trasversalmente .
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Howtan
ha
compreso che la fotografia lavora nella direzione del ready-made , dell' oggetto bello e fatto , che comunque non resta mai tale dopo il suo spostamento sulla pelle della pellicola .
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Howtan
ha
sempre operato all' interno dello specifico fotografico , riuscendo a calibrare il proprio occhio fisiologico in sintonia con quello obiettivo della camera , oscillando in maniera equilibrata tra capacità di riconoscere il reale e capacità di sorpas sarlo mediante una perizia sensibile , quella di portare il dato nella condizione di segno di un linguaggio astraente rispetto alla realtà fotografata .
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Howtan
ha
realizzato sequenze d' immagini che si pon gono come una lettura visiva del corpo , nell' in tento non soltanto di restituire fedelmente il senso della vita , ma anche per cogliere il senso della forma .
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L' arte di Howtan
ha
attraversato molte prove , anche in rapporto a fenomeni legati e attinenti all' identità , partecipando a elaborare una mentalità diversa e alternativa .
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Insomma Howtan
ha
capito che anche la fotografia , che tradizio nalmente sembrava porsi frontalmente rispetto alle cose come pu ra registrazione , possiede invece un occhio obliquo e laterale che guarda le cose e le riflette modificate di segno , spostate in un altro luogo .
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La fotografia di Howtan invece
ha
introdotto un procedimento anaffet tivo , una mentalità che sembra meglio fare il calcolo delle cose e strappare alla realtà la pelle .
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L' occhio meccanico e obiettivo della macchina fotografica non
ha
alcun automatismo che lo obbliga a coniugare la stessa ottica , ma è aperto a molti stimoli e memorie che gli consentono ormai variazioni e sposta menti .
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La fotografia ormai
ha
varcato il guado e non può più essere considerata un linguaggio subalterno dell' arte .
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