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Era un brevilineo atticciato ,
dalle
ossa corte e compatte , dalla smorfia volitiva e nel contempo testarda lungo la linea delle labbra , labbra sottili e tirate , ed il naso leggermente adunco .
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Era un brevilineo atticciato , dalle ossa corte e compatte ,
dalla
smorfia volitiva e nel contempo testarda lungo la linea delle labbra , labbra sottili e tirate , ed il naso leggermente adunco .
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L' uomo dormiva naturalmente in quello più stretto e lungo ,
dalla
sovracoperta verdognola , un letto da scapolo , o da asceta .
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Nello strascichio sfibrato - altalenante - delle ciabatte , venivano disegnate rotte sempre uguali a se stesse , lungo i corridoi e per ogni stanza di quella sua bella abitazione , lui ormai camminava dove aveva già camminato , i suoi tragitti assomigliavano a quelli del vecchio esponente della Legione straniera nella guerra d' Algeria , il vecchio beone
dalle
mille screziature violacee su di volto che pareva gommoso ( sembrava la reincarnazione del mitico Popoye dei fumetti , un Popoye invecchiato malamente ) quel vecchio relitto dal giaccone di pelle rivoltato e non della sua misura , che mendicava a chiunque entrasse qualcosa da fumare nella Casa Protetta , là dove lui si recava per la solita medicazione di una piaga da decubito al tallone sinistro ( dovuta alla forzata immobilità dopo la caduta e il conseguente trauma cranico ) : il legionario camminava sempre nella stessa zona - esattamente in prossimità alla macchina produttrice di bevande per gli
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, era così affascinante ai suoi occhi in quella bella fotografia in bianco e nero , lui se ne era rimasto lì in piedi - vicino alla cassapanca che era appartenuta a delle sue zie vecchissime - con la testa piena di pensieri , gli sembrava ancora lì con lui , davanti a lui , aveva indosso un elegante vestito a fiorellini - certo le tonalità erano quelle del verde oliva , e del rosa screziato , era sicuro di ricordare perfettamente - e con una scollatura ovale con al di sotto una specie di guarnizione geometrica di materiale diverso
dal
resto del vestito - certo il vestito l' aveva disegnato lei in proprio , e aveva poi messo quell'applicazione a ingentilire il tutto , a rendere il modello più stiloso , faceva spesso tagliare e poi fare i modelli dei vestiti più eleganti da una sua sarta molto brava nel taglio - se ne era rimasto lì più del solito , quasi in contemplazione , ma alla fine e con fatica si era scosso , doveva fare anche dell' altro , non poteva starsene lì quanto avrebbe voluto .
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quella sua madre , soprattutto di prima mattina ( e forse quei suoi ricordi mattuttini in cui lui passava in rassegna i familiari vivi e quelli defunti si sarebbero potuti considerare delle specie di litanie rituali fatte in silenzio ) quando gli veniva in mente con quella sua sequela di movimenti che volevano essere ieratici , e che in realtà risultavano ripetitivi ed anche un po' scomposti - talmente grande era il tremore materno al cospetto dell' Innominabile - da farla sembrare una ossuta sacerdotessa isterica , al modo delle prefiche pagate alle cerimonie funebri , una sacerdotessa pallida e
dal
colore di chi sta per diventare esanime entro breve , bianca sulle lenzuola e il copriletto bianchi , con delle occhiaie bluastre al di sotto degli occhi infossati , come se anche di notte fosse tormentata da domande che esigevano pratiche religiose e santificatrici sempre più pressanti .
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Ripulita dai pezzi di vetro , la moglie gli tornò a sorridere enigmatica
dalla
fotografia , con un volto dalla bellezza sapiente , invitante : e il marito tornò a desiderarla nascostamente , arreso e impotente , ancor più ora che lei lo aspettava in una distanza siderale , magneticamente lontana come poi era sempre stata durante la loro vita coniugale , almeno per un lungo periodo , certo per troppo .
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Era - quello - lo stridio subito smorzato di un animale alla catena , obbligato ad essere obbediente , a chinare il capo fin
dall'
inizio , da subito e forse per sempre .
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Quella sera , il vecchio tornò a stendersi sul suo lettuccio da scapolo , o da asceta - era lo stesso lettuccio da adolescente trasportato dopo mille traslochi in quella sua casa di campagna-e come sempre come al solito gli sembrò di salire su di un catafalco , o sul ripiano irto di chiodi di un fachiro intento nei suoi esercizi ascetici al limite della crudeltà più sofisticata , esercizi spirituali di espiazione silenziosa fatti notte dopo notte con nelle mani stanche gli invisibili grani levigati
dall'
uso di quel rosario antico che ancora troneggiava desueto al disopra del grande letto matrimoniale della casa genitoriale in via di restaurazione .
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Riprese più volte fiato durante l' opera di ricomposizione - forse si poteva benissimo rimettere a posto con poco , avrebbe applicato quella colla speciale che teneva nel mobiletto dove era appoggiato il telefono fisso - paziente e paziente , con le sue mani
dalla
pelle già secca e tagliuzzata per via dei geloni del freddo inverno montano , non sentiva nessun dolore per via delle minuscole scheggiature procurate dal contatto con quei pezzettini di vetro , nella sua vita - in quella sua vita dove i sentimenti erano recintati ferreamente come nei piccoli recinti domestici degli allevamenti terricoli - nulla gli poteva fare più male .
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Man mano che il tempo passava , il naso si faceva sempre più adunco nella sua parte finale , dandogli l' aspetto di un uccello grifagno con una certa bellezza particolare , e le sue mani
dalla
pelle sottilissima lasciavano intravedere ristagni di sangue , e a volte si gonfiavano , per via di una forma di artrite intermittente che lo faceva perfino urlare quando sentiva fitte parossistiche che gli antidolorifici non riuscivano a eliminare .
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La bella moglie
dai
riccioli scomposti sorrideva da una bella cornice di argento , come guardasse proprio lui in quell'esatto momento , seppure anche lei da una siderea distanza , anche lei sotto una teca di vetro .
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Riprese più volte fiato durante l' opera di ricomposizione - forse si poteva benissimo rimettere a posto con poco , avrebbe applicato quella colla speciale che teneva nel mobiletto dove era appoggiato il telefono fisso - paziente e paziente , con le sue mani dalla pelle già secca e tagliuzzata per via dei geloni del freddo inverno montano , non sentiva nessun dolore per via delle minuscole scheggiature procurate
dal
contatto con quei pezzettini di vetro , nella sua vita - in quella sua vita dove i sentimenti erano recintati ferreamente come nei piccoli recinti domestici degli allevamenti terricoli - nulla gli poteva fare più male .
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Nello strascichio sfibrato - altalenante - delle ciabatte , venivano disegnate rotte sempre uguali a se stesse , lungo i corridoi e per ogni stanza di quella sua bella abitazione , lui ormai camminava dove aveva già camminato , i suoi tragitti assomigliavano a quelli del vecchio esponente della Legione straniera nella guerra d' Algeria , il vecchio beone dalle mille screziature violacee su di volto che pareva gommoso ( sembrava la reincarnazione del mitico Popoye dei fumetti , un Popoye invecchiato malamente ) quel vecchio relitto
dal
giaccone di pelle rivoltato e non della sua misura , che mendicava a chiunque entrasse qualcosa da fumare nella Casa Protetta , là dove lui si recava per la solita medicazione di una piaga da decubito al tallone sinistro ( dovuta alla forzata immobilità dopo la caduta e il conseguente trauma cranico ) : il legionario camminava sempre nella stessa zona - esattamente in prossimità alla macchina produttrice di bevande per gli avventizi e gli ospiti - in quello spazio circoscritto nell' atrio di quella casa di riposo che aveva uno spazio in comune con l' entrata di un servizio
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Ripulita
dai
pezzi di vetro , la moglie gli tornò a sorridere enigmatica dalla fotografia , con un volto dalla bellezza sapiente , invitante : e il marito tornò a desiderarla nascostamente , arreso e impotente , ancor più ora che lei lo aspettava in una distanza siderale , magneticamente lontana come poi era sempre stata durante la loro vita coniugale , almeno per un lungo periodo , certo per troppo .
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o almeno lui la ricordava così - una madre che cominciava le sue orazioni quando l' alba non si era neppure preannunciata , ancora distesa nel letto , una figurina leggermente ingobbita in una sorta di palandrana bianca e grezza , e che - appoggiata pallida su dei doppi cuscini rialzati - iniziava le sue giornate con lunghi gesti ammonitori , e oranti , lei che pareva genuflessa e rassegnata perfino lì in quella posizione leggermente sollevata , su quel suo grande letto matrimoniale sormontato da quella che doveva essere una riproduzione a mò di scultura di un gigantesco rosario
dalle
gocce vetrose di color sberluccicante di lapizlazzolo , un rosario appoggiato di traverso con delle foglie di palma benedetta appuntate al di sopra di una magnifica fotografia di una sua figlioletta morta neonata .
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Strascinava lento i suoi passi lungo una precisa linea di demarcazione , un passo dopo l' altro , pedissequamente , e quando il suo sterilizzato equilibrio veniva messo a dura prova , si limitava ad alzare la sua voce fino alle note più acute solo per un lunghissimo istante , e iniziava discorsi colpevolizzanti , quasi lagnosi , senza però mai terminarli , stremato
dalla
stessa vana inconcludenza di qualsivoglia tentativo di reazione possibile come se mai qualcosa di stonato potesse poi crepare il suo omogeneo quieto vivere .
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creat36 |
Cosi pensando cercava di mettere in ordine la sua stanzetta , con gesti talmente minuziosi e metodici da sembrare al limite di una casalinghità ossessiva e maniacale , una attività di mansioni sempre uguali a se stesse per dare una parvenza di armonia a ciò che lasciato a se stesso avrebbe ben presto assunto un aspetto caotico e disordinato , e estremamente pericoloso , una trascuratezza
dalle
conseguenze quanto mai deleterie : ci sarebbe stato un allentamento dei freni inibitori , se la casa e le stanze non fossero state riordinate , ci sarebbe stato certamente , e tutto sarebbe tracimato , non doveva permetterlo no , mai lo avrebbe permesso , certo sarebbe stata la fine per lui .
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Da allora lui però chiamava se stesso l' uomo
dal
cuore slombato , lui solo lo sapeva , era il suo geloso segreto , qualcosa che non poteva essere nominato in alcun modo , l' auto-confessione in articulo mortis fatta a se stesso .
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creat36 |
Era un uomo
dalla
corporatura in un certo senso schiacciata verso il basso , come se ci fosse in lui una marchiata attrazione della forza della gravità , una vicinanza del suo baricentro - e delle sue ossa - alla terra , alla pietra .
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